Attesa
La luce del sole è riflessa sul palazzo di fronte. Crea giochi con le ombre.
Oggi la giornata è nitida e fredda.
Il cielo è azzurro.
Tra poco inizierò a vagare con gli altri. Le mani coperte dai guanti, il mio cappotto grigio e forse il cappello in testa. E' freddo.
Lucas è a scuola, è partito presto con Carla. Li ho visti andare via ed il mio cuore si è stretto un pò.
Ho acceso la televisione alle 8.00.
C'era un politico che parlava di barche. La gente fuori attende il bus per andare al lavoro. O chi lo sà dove.
I soldi. Quanta gioia ci si potrebbe comperare con i soldi?
Ho fatto colazione con il solito panino ed il solito caffè.
La gente. Qualcuno seduto, la faccia gonfia dalla vecchiaia, gli occhi dietro a chi sa cosa. I soliti discorsi. Tutti filosofi, tutti poeti. Tutti incazzati.
C'è attesa nell'aria. Tutto è più caotico. Poi arriverà natale. Per due giorni non sapremo che cazzo fare. Vedremo parenti. Mangeremo. Andremo al cesso come al solito.
Io partirò con mio figlio.
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