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Visualizzazione dei post con l'etichetta pensieri in libertà

Conversazione con il pittore - 6a parte

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                                                                                                     (A) ri (A) nn (A) - Dreams Mi sono fatto un giro alla GAM. Iniziamo da questo giro? Ho collaborato ad un quadro con una bimba di 4 anni (o 3, non ricordo). La relazione con la GAM e quello di cui parliamo? Che l'arte senza fronzoli è roba per bambini, gli adulti con tutti i loro costrutti e le frasi senza senso per darle un senso sono di troppo. Mi sono fatto un giro nella parte della galleria che ospita alcuni lavori della cosiddetta avanguardia, l'occasione è quella di Artissima che ha permesso l'esposizione di un po...

Conversazione con il pittore - 4a parte

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   Mario Paravano-esercizio n°81 Dvorak Eccoci qua, forse è il momento di passare a questioni più complicate. Introduciamo qualche elemento in più su questo stravolgimento dei canoni dell'arte? Sì, non è semplice. Ma, poiché qua non stiamo facendo una sorta di storia dell'arte dal punto di vista cronologico, possiamo anche permetterci il lusso di spaziare tra le varie correnti saltando da un periodo all'altro. Secondo te qual è il momento che segna in modo netto ed inequivocabile questo passaggio? Intendiamo il momento in cui l'arte trova, anche se a fatica, una sua autonomia nel modo in cui si esprime dal punto di vista dei contenuti, a quello dell'uso dei materiali e al suo posizionarsi in ciò che accade in giro per il mondo. Beh, secondo me non c'è una sorta di taglio netto. E' un progressivo e lento incedere. Abbiamo già detto che l'impressionismo è stato un punto di svolta per quanto riguarda il fissare con uno sguardo nuovo i colori sulla tela. L...

Maurizio Ferrari e la parabola del resistente

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  Maurizio Ferrari è un compagno che ha trascorso diversi decenni nelle patrie galere. Ha occhi azzurri, capelli che sono diventati radi e bianchi ed una barba bianca. Quando lo incontrai, tempo fa, davanti a Palazzo Nuovo per parlare di alcune cose lo trovai immobile nell'unico spicchio di sole disponibile, in quella giornata, a scaldarsi le ossa. Un paio di bermuda, due pedule, uno zainetto ed una maglietta bianca. Mi riportò alla memoria quello che, tanto tempo fa, ascoltavo nei discorsi di uno più vecchio di me : non abbiamo bisogno di molto, l'essenziale te lo porti dentro. Il resto serve a coprirti e riparati dal freddo. L'ultima volta che l'ho ascoltato è stato sotto un tendone in cui si narrava di una giornata di lotta di tanti anni fa qui a Torino. Ci parlò del carcere, di chi ci stava dentro e ci invitò ad andare fin sotto le mura delle Vallette a fare sentire la nostra solidarietà a chi stava lì. Uno che non molla un attimo. Mi sono appuntato questi ricordi q...

Pablo Picasso e l'intervista impossibile.

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  L’incontro Buongiorno Pablo. Buongiorno, perché questa chiacchierata? Non c’è un perché, in realtà ce ne sono tanti. Vorrei ripercorrere con lei un po’ della sua esperienza, giù da noi. E’ vissuto tanto, ha prodotto tanto, si è sempre parlato molto di lei e così ho pensato di indagare meglio su qualche aspetto della sua vita. Indagare è un verbo che mi indispone.  Cosa pensa di aggiungere al tanto che hanno scritto di me. In 90 e passa anni di vita c’è di tutto, come nella vita di tanti. Il punto è che quando sei così visibile la lama della morale è sempre pronta là a tagliuzzarti.  Da morto vorrei essere lasciato in pace. Avete i miei quadri e tutto il resto,  fateveli bastare. Stalin Proprio tutto no. Ad esempio il disegno di Stalin è sparito.  Ah, Stalin. Sa, mi hanno attribuito una frase quando morì. Seppi che quel ritratto non era stato gradito. Si era in pieno clima di guerra fredda e qualcuno scrisse che avrei detto una roba tipo ” mi sono presentato al...

Coubert, l'arte e la comune di Parigi- Le interviste impossibili.

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  -Buongiorno signor Coubert, da cosa iniziamo? Parliamo di rivoluzione e Comune di Parigi o solo di arte? Le due cose secondo lei sono indipendenti? O almeno, lo sono state nel percorso che ho fatto tra le vostre cose terrene? Io non penso. Le mie opere, e tutta la mia vita sono lì a testimoniarlo. E poi, mi scusi, perché viene a scomodare me, un pittore che ormai è solo memoria per qualcuno? Non ci sono personaggi più interessanti da far conoscere a quelli che frequenta lei? –  Lei è particolare signor Coubert. Uno come lei, in questi tempi che noi terreni passiamo quasi in letargo e fuori da contese che avevano l’ambizione di cambiare il mondo, è proprio uno speciale. Facciamo così, non farò domande, si racconti. Insomma, ci dica qualcosa. Le risparmio la parte più biografica, quella roba che ha a che fare con nascita, famiglia, studi e cose così. E’ roba noiosa. Che dire del resto? Ci abbiamo provato ed è andata male. L’arte secondo Coubert -Sì, però qualcosa sulla sua art...

Il vantaggio competitivo e la fine del lavoro, libri e considerazioni.

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Ci stanno libri che ogni tanto dovrebbero essere rispolverati e riletti. Io lo faccio, spesso. Tra gli ultimi della serie, oltre ai volumi del barbuto in edizione economica, un paio che secondo me vanno letti in sincrono. Un giorno leggi un po' dell'uno e quello dopo un po' dell'altro. Dei due ne citerò solo uno. E' la bibbia, o uno dei vangeli, di un qualsiasi padrone. Si intitola "il vantaggio competitivo" ed è stato scritto da tale Porter. Testo del 1985. Un altro parla di fine del lavoro, ed è di un'economista americano. Questo è del 95, ed il tipo piace tanto a gente da "manifesto", un tipico liberal di quelli che dicono tanto ma alla fine non vanno mai alle conclusioni logiche o consequenziali. Si rimane nell'ambito delle belle intenzioni, di come sarebbe bello il mondo se, e di quanto una vita di merda rimane tale anche se, in fondo, si potrebbe sperare altro. In questo ultimo libro ci sta la storia della coca cola che è simpatic...

I poveri e l'economia delle brave persone.

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Qualche giorno fa, durante il giro alla COOP per la spesa, ho beccato quelle della San Vincenzo. Davano una busta e un volantino su cui era scritto : non lasciamoli in mutande. Invitavano ad acquistare biancheria intima per i "poveri". La biancheria per i poveri la COOP l'aveva messa in cestoni in cui veniva offerta a prezzi bassi, tipo 3 euro a mutanda. Mi è venuto in mente, dopo averne acuistate un paio, di lasciarle alla tizia facendo un po' di polemica, tipo : La COOP deve svuotare i magazzini e trova le sinegie con voi e a prezzi modici, facendo stare bene un po' di gente impegnata ad acquistare il superfluo qui dentro, tacitando un po' di coscienze. E' la bellezza del business ipocrita e stronzo". Ho lasciato perdere, non posso rompere il cazzo a tutti. Però sta cosa mi ha fatto venire in mente quando facevo il volontario alla mensa dei poveri, il pane distribuito era quello invenduto del giorno prima. Gentile omaggio dei panificatori. Quelli si...

Anarchici

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Bakunin scriveva di Marx nel 1871 " Come tutti i teorici , Marx è nella prassi un sognatore incorreggibile...". Queste parole suonano un po' fuori contesto se uno guarda al nocciolo di quello che il pensiero anarchico  rappresenta nell'immaginari o comune. Possiamo dividere il "pensiero" anarchico in tre grandi famiglie. Il comune denominatore delle tre è, comunque, la lotta contro il principio di autorità. Inteso questo come stato, norma giuridica o fonte del diritto. Per alcuni la radice dell'anarchismo sta nel pensiero liberale, quello che ha come riferimento l'orizzonte dei "diritti" civili, che come  tali non dovrebbero subire limitazioni. Se ne discosta nel momento in cui  questo normativizza tutti quei rapporti che hanno a che fare con il concetto  di proprietà e di beni economici disponibili, e riconosce nello stato il soggetto delegato a stabilire le norme che regolano i rapporti dei singoli su questi temi. L'idea di "cont...

Brigatisti e bimbiminkia

Due che stanno in carcere dal 2007 (per terrorismo senza terrore) e che scrivono una lettera (comunicato) fanno venire i sudori freddi ad un sacco di gente. leggo ora che addirittura si sta verificando se esistono i presupposti per una den uncia penale

La meglio gioventù è quella che non rompe i coglioni

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Jovanotti: “Crescita,  così cambiamo l’Italia” Questo dice il monaco zen che dispensa belle parole.

Sono ancora qui e vivo

Non ho fatto il conto degli aghi che fino ad oggi mi hanno infilato nelle vene, nelle braccia, nelle gambe, sul costato, sulla pancia.

La Boldrini e la solidarietà di Infoaut

Infoaut non perde occasione per fare il solito articoletto della minchia che, alla fine, non dice niente. ma non "niente", NIENTE in maiuscolo. Lo spunto è l'intervista della Boldrini che dice robe tipo " se mi minacci di morte sul web mi girano i coglioni e ti vorrei vedere in galera". per carità la cosa è disdicevole e non si deve neanche pensare, lei appartiene alla sinistra fighetta e si affid a alle istituzioni, noi li andavamo a prendere sotto casa. I fascisti. 

La società medievale del 2011

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Siamo messi peggio o come nel medioevo, come allora una cerchia ristretta di nobili governa il resto della società, come allora questa cerchia vive di rendita a scapito di chi sopravvive con il suo pezzo di terreno, come allora una cerchia di cortigiani impiegati dello stato protegge quella gente, come allora i preti predicano nelle chiese la virtù della sopportazione per evitare che il popolo si ribelli, come allora i giullari intrattengono i nobili facendoli ridere dei loro paradossi a scapito del popolo. la differenza è che c'è la televisione ed i lobotomizzati ridono insieme ai nobili invece che dare fuoco a tutto.

La crisi economica ed una reazione tranquilla

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Vorrei tanto scrivere qualcosa che commenti quello che sta accadendo nella sfera politica ed economica di questa beneamata nazione. Lo vorrei fare senza scendere nel turpiloquio ma, e questa è la domanda, come cazzo posso fare?

Tra rivoluzione e lobotomizzati

Vivo in un posto in cui un tizio si dimette per uno scandalo che ha a che fare con mazzette e lo mandano a casa con 5 milioni di euro di buona uscita, il tutto dopo che ha gestito per anni una società che ne controlla un'altra in cui ha piazzato sua moglie che lì fa l'amministratore delegato. Di mestiere, tra le altre cose, fanno armi che ammazzano gente in giro per il mondo. In un'altra un tomo  che una volta faceva il sindacalista oggi fa l'amministratore delegato delle ferrovie dello stato che, per incentivare l'alta velocità, manda a casa 800 lavoratori.Un tizio che guadagna 6 milioni di euro all'anno e non riesce a vendere macchine perché fanno cacare se la prende con gli operai che gli rompono i coglioni dopo aver chiuso un paio di fabbriche, ricattato qualche decina di migliaia di lavoratori e messo in cassa integrazione tutti gli altri.In tutto questo sembra che il problema di questo paese siano i padri che rubano il futuro ai figli. E, stando alla p...

Sacrifici per poveri e ricchi.

Sono proprio contento, Veltroni ha rinunciato definitivamente ad andare in Africa, ha estinto il mutuo del loft acquistato a New york per la figlia e ha cambiato l'arredamento della casa acquistata da quell'ente previdenziale che invece che darla a gente sfrattata l'ha data a lui. L'ho rivisto con piacere ieri che mi diceva che devo fare sacrifici, che saranno però giusti per ricchi e poveri. Sono proprio contento.

Parolai e dittature

Cose strane: una scrive "c'è una dittatura finanziaria etc.etc." uno pensa: ma se c'è una dittatura e tu sei una creaturina sensibile ed attenta te tocca pija 'l mitra e sollevarte, o no? Quella dice" e non scomodiamo Habermas etc.etc." uno pensa: "il Che aveva ragione, gli intellettuali sono dei paraculi. Si guardano davanti allo specchio e parlano...parlano...." ma vaffanculo!!

Che Guevara

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Il fiato leggero che esce dai polmoni si condensa nell'aria, fa freddo e sei su un sentiero Salita ripida volti colore oliva ti osservano nascosti sei solo ora Ti guarda negli occhi ed abbassa i suoi mira al petto e lo osservi nella sua vergogna ti sta per donare la morte, Che e tu sorridi. 9 ottobre 1967

Prove di lotta in attesa del lungo autunno

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Incontri quello che cerchi. Strinsero i ranghi. La gente era tanta, le bandiere con i mille simboli di un popolo che si muoveva in modo caotico cercando di cogliere lo stesso obiettivo. Dare una speranza ed un'orizzonte diverso a chi sarebbe venuto dopo di loro. Torino splendida nella giornata di sole che rendeva le montagne al fondo la giusta cornice per quel fiume di persone.

Donne di cartavetrata

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Ieri ho visto una foto di Sinead O'Connor dopo anni. Rispetto alla donna che turbava i miei sogni il cambiamento è evidentissimo, e non si tratta solo del passare del tempo.