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Visualizzazione dei post con l'etichetta Marx

Moravia, la rivoluzione culturale e quelli di mò

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Nel 73 garzanti pubblicò un libro di Moravia intitolato "la rivoluzione culturale in Cina". Mi costò 1.200 lire e avevo 16 anni. Non lo lessi subito e non so neanche perché lo comprai. Mi servì in seguito, in particolare quando assistevo a quei dibattiti scannacompagni che andavano tanto per la maggiore. Ostinatamente ci si menava tra stalinisti e anti-stalinisti, anarchici e comunisti (tutti), leninisti marxisti e maoisti stalinisti marxisti e via discorrendo. Non parliamo poi del periodo autonomia sì e autonomia no, lottacontinua modello servizio d'ordine e lotta continua modello "famose 'na canna, io sono mia".Sembra che tra i residuati bellici odierni, i ventenni di mo, questa dialettica continua a non mancare. C'è ancora gente che va in giro con la frasetta scritta su un pezzo di carta buona per tutte le stagioni, tipo " Lenin nel 17 disse che..." e l'altro che risponde " sì, però ha anche detto che..." Bene, ci sta un intere...

Anarchici

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Bakunin scriveva di Marx nel 1871 " Come tutti i teorici , Marx è nella prassi un sognatore incorreggibile...". Queste parole suonano un po' fuori contesto se uno guarda al nocciolo di quello che il pensiero anarchico  rappresenta nell'immaginari o comune. Possiamo dividere il "pensiero" anarchico in tre grandi famiglie. Il comune denominatore delle tre è, comunque, la lotta contro il principio di autorità. Inteso questo come stato, norma giuridica o fonte del diritto. Per alcuni la radice dell'anarchismo sta nel pensiero liberale, quello che ha come riferimento l'orizzonte dei "diritti" civili, che come  tali non dovrebbero subire limitazioni. Se ne discosta nel momento in cui  questo normativizza tutti quei rapporti che hanno a che fare con il concetto  di proprietà e di beni economici disponibili, e riconosce nello stato il soggetto delegato a stabilire le norme che regolano i rapporti dei singoli su questi temi. L'idea di "cont...

Rivolta o rivoluzione. Appunti su quello che accade negli USA

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Naturalmente i guerriglieri de casa si sono subito eccitati ad osservare quello che accade di là dalle parti dell'impero a stelle e strisce. Senza entrare nel merito un paio di osservazioni "storiche", a esplosioni di questo tipo gli ameritonti sono abituati da una vita:esempio Harlem nel 1935. Io ho ancora memoria delle immagini in bianco e nero della rivolta di Watts con 34 morti e centinaia tra feriti e arrestati, nel 67 a Detroit con 43 morti , dopo l'assassinio di Martin Luther King, Los Angeles nel 1992, Cincinnati nel 2001 etc.etc.etc. La componente razziale è predominate. Eppure nonostante tutto questo di rivoluzione e cambiamenti sostanziali nisba. Oggi sembra esserci in più un elemento di classe che ha colpito indifferentemente bianchi e neri e vedremo se darà i suoi frutti: un livello di disoccupazione e precarietà che non ha precedenti nella storia se non durante la crisi del 1929. Nel 1849 Andreas Gottschalk scrisse una lettera nella quale diceva peste ...

L'essenza del capitalismo per Totò

In questo video di Totò troviamo quella che è l'essenza del capitalismo con annessa la sua soluzione: adeguarsi. Di seguito una "dotta" citazione di Marx sull'accumulazione originaria. Nell'economia politica quest'accumulazione originaria fa all'incirca la stessa parte del peccato originale nella teologia: Adamo dette un morso alla mela e con ciò il peccato colpi il genere umano. Se ne spiega l'origine raccontandola come aneddoto del passato. C'era una volta, in una età da lungo tempo trascorsa, da una parte una élite diligente, . intelligente e soprattutto risparmiatrice, e dall'altra c'erano degli sciagurati oziosi che sperperavano tutto il proprio e anche più. Però la leggenda del peccato originale teologico ci racconta come l'uomo sia stato condannato a mangiare il suo pane nel sudore della fronte; invece la storia del peccato originale economico ci rivela come mai vi sia della gente che non...

Egemonia culturale secondo Gramsci- parte 1

Nota a cura di Diego Fusaro LA QUESTIONE DEGLI INTELLETTUALI : il ruolo riservato da Gramsci agli intellettuali è quello di elaboratori e mediatori delle ideologie ed è fondamentale per la conquista e per l'esercizio dell'egemonia culturale da parte di ogni classe sociale che miri a diventare dominante.

Differenze tra destra e sinistra

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Cosa rispondi a chi dice, come Norberto Bobbio, che esiste pur sempre una differenza fra Sinistra e Destra sul tema dell’eguaglianza, ed a chi dice, come molti tuoi compagni anti-imperialisti con cui collabori, che da tempo D’Alema (ed anche Bertinotti) non sono più “veramente” di sinistra, e che il problema è di fare allora finalmente una “vera”, “autentica” sinistra? Risposta di Costanzo Preve: Per quanto concerne Norberto Bobbio, è noto che questo studioso ha scritto un libro sulla dicotomia Sinistra /Destra che ha avuto un successo internazionale e traduzioni in quasi tutte le lingue del mondo. Questo successo è dovuto non tanto alla forza di questo libro, quanto proprio alla sua debolezza, in quanto la sua impostazione ideal-tipica e formalistica, per cui la Sinistra sarebbe costituita trascendentalmente dall’ideal-tipo dell’Eguaglianza, consente di sorvolare sulla realtà politica ed economica di oggi. Esaminare questa realtà consentirebbe di constatare che oggi la cosiddetta “si...

Cosa è il capitalismo?

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Nel titolo di questo studio appare il concetto, che suona un po' pretenzioso, di «spirito del capitalismo». Che cosa si deve intendere sotto questa espressione? Nel tentativo di darne una definizione, si palesano subito talune difficoltà che sono inerenti allo scopo stesso della nostra indagine. Se si può trovare un oggetto, per cui l'impiego di quella espressione abbia un senso qualsiasi, esso può essere soltanto un'individualità storica; cioè un complesso di relazioni nella realtà storica, che noi dal punto di vista della sua importanza per la storia e per la civiltà, riuniamo in un unico concetto. Ma un tale concetto storico, poiché per il suo contenuto si riferisce ad un fenomeno importantissimo nel suo carattere individuale, non può essere definito e limitato secondo lo schema, genus proximum, differentia specifica, ma deve essere costruito a poco a poco dalle parti che lo compongono e che vanno tolte dalla realtà storica. La perfetta definizione concettuale non può pe...

Brancaccio, Latouche e Roegen

Pubblico un vecchio articolo di Brancaccio dove si criticano le "farneticazioni" di Latouche e si dà una "botta" Roegen. Vedremo più avanti di fare una sintesi di questo percorso, al momento accontentatevi. Negli ultimi anni, all'interno di molte formazioni politiche della cosiddetta sinistra radicale europea, è prevalsa una concezione perniciosamente "multiculturalista" della teoria e della prassi politica. Secondo questa concezione, il successo di un partito non dipenderebbe più dalla capacità di sviluppare una ferrea dialettica tra le varie posizioni in campo e di derivare, da essa, una sintesi superiore che possa guidare l'azione politica. Al contrario, il consenso si misurerebbe in base alla capacità di giustapporre visioni anche contraddittorie tra loro e di lasciare che tutte sopravvivano - ognuna depositaria di una propria verità parziale - grazie ad una sostanziale neutralizzazione dello scontro dialettico interno. La polemica ambientalis...

Da Marx alla decrescita passando da Roegen

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La trattazione dell'argomento dal marxismo antropologico a Latouche ci ha portato a scrivere, in modo sintetico, di una contrapposizione tra una visione marxista dello sviluppo della società ed una che, partendo dal marxismo antropologico, individua nelle teorie della decrescita modelli antitetici a quelli che ci vengono proposti dall'economia "capitalista". La categoria decrescita somma una serie di variabili che in vario modo sviluppano questa corrente di pensiero. Si mischiano visioni "comunitariste" ed anarco primitive con declinazioni del pensiero meno estreme. Un mondo variegato che sviluppa il suo pensiero intorno al concetto della sostenibilità della "crescita" in relazione alle risorse utilizzate ed alla loro dipsonibilità. Un teorico richiamato nei post precedenti è Geogescu-Roegen di questo vi fornisco: -una scheda che tratta del suo pensiero, -un link che lo sviluppa con un riferimento alla critica che gli viene mossa, i -un link al t...

Althusser ed il marxismo ortodosso

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Nel pos t dedicato all'antropologia economica (corrente di pensiero Marxista) ed a Latouche, che spiega come è arrivato a definire le sue teorie sulla decrescita, abbiamo proposto un documento che traccia il percorso in quella direzione; vi sono citati una serie di economisti e filosofi tra cui Althusser. Vi propongo una intervista fatta a Maria Turchetto in cui parlando proprio della lettura che questi dà dell'opera di Marx fornisce un definizione di Marxismo ortodosso e del Marx economicista. "Sono il capo spirituale dei materialisti". Al telefono Maria Turchetto, filosofa esperta di Louis Althusser, con studi alla Normale di Pisa e un insegnamento di Storia del pensiero economico a Venezia, ride. Conferma di essere la direttrice dell'"Ateo", il periodico dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, ma non nasconde la lunga collaborazione con il Vernacoliere. "Ho raccolto- aggiunge con voce squillante e un accento veneto spicc...

Dall'antropologia economica come corrente marxista a Latouche

Operando un salto, tempo/spazio, rispetto alla definizione data di "economia della sussistenza" abbiamo cercato qualcosa che definisse in modo sintetico gli elementi di quella che conosciamo come "antropologia Marxista", dopo di che colleghiamo questo ad un'intervista fatta a Latouche nel 2008 in cui ci spiega come ha operato il suo viaggio a Damasco (come lo definisce lui) che lo ha portato a definire la sua teoria sulla decrescita. L'obiettivo? Provare a vedere in che modo si sviluppa il dibattito intorno a due visioni (ortodossia marxista vs. antropologia e tesi di Latouche) che valutano in modo diverso ciò che significa sviluppo.Visioni che si intersecano e si contrappongono nel momento in cui si pone il problema dei modelli di sviluppo e della crescita economica in senso lato . Da una parte la corrente Marxista ortodossa incline a valutare lo sviluppo della società e delle sue condizioni materiali come prodotto della crescita economica e delle s...