Volare
Ho ricevuto una mail che vi metto qui, in questo spazio dell'universo virtuale, che mi ha dato qualche brivido.
Leggetela.
Leggetela.
cara carletta
sono contenta di avere tue notizie
non ho cambiato idea riguardo alla mia missione qui a kabul anch se ci sono
giorni in cui mi sento sfinita e sfiduciata: qunado sono arrivata
l'anestesista che c'era prima di me mi ha dato in mano la rianimazione di
sei letti dicendomi poche cose e lasciandomi per un mese una specializzanda
di monza che ovviamente ha fatto di tutto per mettermi in difficoltà ora
sono sola da tre settimane ed incomincio a carburare ma purtroppo sono
sempre in call con questa maledetta radio e il venerdì per me non è mai
festa! qui siamo in undici tra medici e infermieri internazionali il
personale è locale ci sono anche medici afgani l'ospedale è molto ben
organizzato : è un vecchio asili dove sono morti i bambini colpiti da un
rocket è formato da piccoli edifici attraversati da vialetti in mezzo a
giardini è molto curato e pulito anche se la città è poloverosa e piena di
traffico assurdo la nostra casa è di fronte è un bell'edificio con giardino
ed abbiamo camere singole la mia è nella dependence e dà sul giardino: è
piccola ma accogliente i servizi sono in comune ma discrete le docce
abbiamo anche una sauna ed una piccola palestra il lavoro è faticosissimo ed
io non ho più ventanni ma qui vedo più traumi in un giorno che a torino in
un anno arriva di tutto: mine injury (bambini e adulti) traumi della strada,
fall from hight = bambini che cadono dai tetti, bullet injury, knif injury :
qui si sparano e si accoltellano tutti i giorni e in più quando ci sono i
suicide bomber arrivano venti feriti da scoppio dilaniati tutti insieme=
mass casuality io sono impegnata sia in pronto che in ICU dove ricovero i
traumi bimbi ed adulti e in più due sale operatorie dove ci sono i tecnici
di anestesia che sono fortunatamente bravi ed autonomi ma quando ci sono i
grandi sanguinanti i chirurghi mi chioamano come vedi non c'e mai pace e
spesso non c'è tempo per pensare alle motivazioni che mi hanno spinto qui il
lato positivo è che sono costretta a parlare sempre inglese ed ora va meglio
anche per radio, riesco a capire quasi tutto anche quando parlano le
infermiere inglesi o neozelandesi muoiono tanti bambini ma quando riesco a
tirarne fuori qualcuno dopo giorni di rianimazione sono felice e dimentico
la stanchezza che è tanta ti assicuro! all'inizio mi sembrava di non
riuscire a fare bene il mio lavoro e mi sentivo giudicata ogni volta che mi
moriva un paziente ora i rapporti con i chirurghi sono migliorati c'era
anche un'ortopedico donna americana della mia età era bravissima e lavorava
come un mulo cioè come me ma ora è ripartita e purtroppo ne arriverà uno
italiano qui non si può uscire a fare schopping e certo la mia amica
patrizia non si troverebbe bene! sono stata due giorni in Panshir circa un
mese fa quando c'era ancora l'altra anestesita là c'è un nostro ospedale
come nel sud a lascargha è stata una bella esperienza vedere un pò di
afganistan e le montagne della valle ora sono quasi le undici e crollo dal
sonno devo dormire un pò perchè di notte mi chiamano sempre o in pronto o in
ICU domani è venerdì spero di riuscire a riposare forse devo andare a
prendere dei pazienti ustionati all'aeroporto così vedo un pò di città
questa è la mia vita qui a kabul salutami il futuro campione e tuo marito un
bacio a tutti a risentirci presto
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