Zingari e politica dei valori a Borgaro Torinese

Ieri ho letto, sulla cronaca di Torino, due articoli su una vicenda che è in corso e che ha come protagonisti Zingari, giunta e sindaco di Borgaro, interessi economici, preti e volontari.

Per un’emergenza circa 100 persone (compresi donne e bambini), sono “ospiti”temporanei di una tendopoli fatta su un terreno destinato ad altro. Su queste persone si è prodigata l’azione di volontari e preti per rendere possibile che i bambini (18) frequentassero la scuola e le donne i consultori. Meno piccoli a chiedere l’elemosina e più donne coscienti. A fine anno queste persone devono sgomberare. Ad oggi non è stata trovata una soluzione che consenta di non perdere quanto, faticosamente, si è conquistato. Le soluzioni proposte sono state rifiutate perché qualche genio (che ha nome e cognome) pensava di poterli destinare ad un’area che costeggia la tangenziale di Torino, è senza vie di accesso ed è molto pericolosa per i bambini. La giunta ,ed il suo illustre “capo” , se ne vuole lavare le mani.

Questo tipo di politici è un po’ la rappresentazione del paese, recentemente lo stesso sindaco ( così scrive il giornalista ) ha firmato una delibera che accetta che una società ( all’interno della quale siedono i figli del suo tutor politico- un ex senatore della repubblica) si occupi della costruzione del termo valorizzatore. L’articolo si dilunga su altri aspetti curiosi della vicenda (tipo che lo stesso sindaco è stato amministratore delegato della società che si occupa della raccolta rifiuti dell’area Nord, una sorta di filiera di interessi intorno alla spazzatura). Certo nulla di male e siamo certi che costui si è comportato seguendo le procedure (per il termo valorizzatore) e da buon paladino della legalità (per quanto riguarda gli zingari). Abbiamo un po’ i brividi a stare in compagnia di lor signori ma, sappiamo bene, interpretano quel sentimento caro ai più: non perdiamo tempo con le cazzate e pensiamo al business. Rimangono i preti, quei ragazzi di Acmos-terra del fuoco e gli zingari ed io che idealmente sto con loro (in buona compagnia di un consigliere dei DS e di altri). Quello che mi solletica la mente è questo: girano per il suolo patrio, fior di soggetti che sanno bene come valorizzare investimenti e soldi faticosamente accantonati. Sempre più spesso capita di notare che ci sono relazioni tra cordate di imprenditori, politici e loro parenti che, magicamente, vanno a creare società o fanno business, proprio su quelle aree o su quei servizi e mercati di sicuro sviluppo. Mi ricorda un po’ la storia di quel banchiere che fece una fortuna perché, tramite i piccioni viaggiatori, riceveva notizie esclusive su campagne militari ed altro che andavano ad influenzare l’andamento dei vari mercati borsistici. Senza sforzo lui metteva i suoi soldi lì. Non so voi, ma vorrei amministratori più attenti alla carne ed alla sorte di quegli uomini, donne e bambini che ai consigli di amministrazione di quelle società piene di amici e conoscenti. Mi farebbe stare meglio vicino al Natale

Commenti

Anonimo ha detto…
Capisco il tuo stato d'animo. Ma purtroppo gli interessi economici prevalgono pure sulla carne delle persone e come se non bastasse si comportano in modo spregevole (da buoni cattolici praticanti) anche nel periodo natalizio. Io farò il possibile per sensibilizzare la gente. Non è possibile che il Natale viene considerato solo dal punto di vista consumistico. Ciao e a presto.

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