Censura nel nostro orticello, liberalizzazioni ed Afghanistan


Prima di parlare di cose serie e della riunione tenuta con il Cippa sulle liberalizzazioni, vi farò una domanda sondaggio:
1-siete d' accordo
con chi dice che è sufficiente essere in maggioranza in una redazione
per decidere che è giusto fare cesura su una vignetta che non ci piace?
Le risposte possono essere solo due:
SI
NO
Se
rispondete si, dovete anche spiegare perché vi definite liberali, pluto
democratici, studiosi ed esperti di comunicazione nonché amanti del
libero mercato ed anche del libero scambio (sesso compreso).
Se rispondete No vi risparmiamo le spiegazioni perché in fondo non ci interessa un belino.Siete democratici a prescindere.
Questione intrigante vero? Un po' acida perché è molto semplice dire che quel cazzone del Sanguinetti
( il sommo poeta)è uno stalinista reazionario per le sue dichiarazioni
sulla cina e poi dimenticare che il nostro sommo capo (il Romano), con
un codazzo di gente benpensante e bollino blu da democratico, si genufletteva, qualche mese fa, di fronte a quella congrega di criminali che è si favorevole al mercato (perché business is business) ma nello stesso tempo rispolvera la lupara se qualche studentello pensa che il concetto di libertà oltre che al mercato si estende anche alla possibilità di dire un pò il cazzo che vogliamo.
Torniamo al Cippa.
La discussione sulla questione è stata veloce ed in fondo facile.
Siamo d' accordo su:
andare dal barbiere di lunedì
non pagare la ricarica (la tassa delle compagnie telefoniche)
aprire una pompa di benzina dove cazzo vogliamo
aprire un' impresa dichiarando solo numero civico e tipo di merce venduta
poter vendere i giornali anche nel condominio
etc.etc.etc.
Quello
che aspettiamo di capire è se, in mezzo a questo casino, l' acqua che
scende dal rubinetto lo farà griffata e quindi di proprietà dei vari
amici vostri oppure no.
Nel 1° caso ci incazzeremo. E di molto.
Il dissenso pieno c'è sulla questione Afghanistan. Non ci piace proprio essere lì.Dopo le dichiarazioni del signor Volker che ci incita a dare più soldati contro i Talebani.
Evidentemente, a dispetto di quello che pensa il D'Alema,
sembra che ci sia una guerra in corso. Sono convinto che alla prossima
mattanza di militari italiani vi farete venire le convulsioni e le
macchie rosse sul viso, piangerete mordendovi la lingua e guardando i
volti di quei ragazzi, belli in vita, ma brutti con le budella per
terra o i pezzi di cranio sparpagliati in giro.
Sarà troppo tardi allora, e scommetto che la discussione sarà sulla necessità di mandare nuove truppe.In fondo un po'
di politica coloniale ci manca dai tempi del Duce e della guerra di
Libia. Ci avevamo perso il gusto. Però tranquilli, lo stiamo ritrovando
ed insieme a quello la saggezza dellarealpolitik. In fondo siamo censori per maggioranza mica per nulla.

Commenti

meinong ha detto…
Bravo mario.

Pensatoio

Quanto ad Hegel, capisco il Cippa, ma vale la pena studiarlo.
Poi magari al Cippa lo spieghiamo. Bevendo birra Moretti

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