La morale e la censura.Dove? Tra di noi amici, in questo bellissimo spazio.

Siamo liberi d'incazzarci e di rispondere in modo adeguato se qualcosa non ci piace.
Siamo liberi di scrivere cazzate in un mondo di gente molto seria e che si prende terribilmente sul serio.
Siamo liberi di leggere reprimende sul fatto che siamo dei fannulloni da gente che con tutta probabilità non si è mai alzata una volta, in vita sua, per andare a lavorare.
Con pazienza prendiamo lavate di capo perchè a farci licenziare magari non ci stiamo senza dire la nostra e di economia e massimi sistemi non ci capiamo una cippa lippa.
Siamo anche liberi di fare una sonora pernacchia a tutto questo.

All'improvviso però c'è sempre qualcuno che decide fino a che punto puoi arrivare quando ti esprimi.
Pensi avrò fatto qualcosa di tremendo. No amico e che quella vignetta non ci piace proprio.Lede gravemente etc.etc.
Mamma mia quanti preti da santa inquisizione mancati, pronti a scandalizzarsi se non gli danno la possibilità di andare dal barbiere al Lunedì (in questo mercato illiberale)e contro i Talebani di tutto il mondo che vietano l'ironia su Maometto.
Pronti a strabuzzare gli occhi e a farsi gonfiare le vene del collo se qualcosa li tocca.
Mi ricordano il vecchio D'Alema.Quello se lo prendi un pò per il culo con un disegnino ti manda i carabinieri.
Sarà forse questa la nuova classe dirigente del PD?

Commenti

Anonimo ha detto…
Forse ho capito a cosa ti riferisci. Ti dirò anche che personalmente ho riso di gusto. Ho trovato la vignetta divertente. Ma ho provato per un attimo a mettermi nei panni di chi la subiva e ho pensato che forse a questa persona non avrebbe fatto piacere. Tra le altre cose io sono contraria alle vignette contro l'Islam e non sono una libertaria. Ho sempre pensato che c'è un limite che non bisogna scavalcare, e questo limite è il volto dell'altro. Però ripeto,quelle vignette mi hanno divertita e poi la censura, se così vogliamo definirla è stata più producente che mai... anche per l'autore ;-)
mario ha detto…
Con tutto il rispetto mi sembra un commento un pò ipocrita.
Secondo questa tesi, ai vari Forattini e compagni bisogna innibire la professione.
Io credo che ognuno di noi debba sentirsi libero di esprimersi come vuole.
Pensa che la Chiesa ha tolto il divieto di leggere libri di Calvino ed altri (che risale ai tempi dell'inquisizione) non più tardi del 1966.
Adesso si occupano di altro (come vedi).
Mi riferisco, per inciso, alla vicenda di Korvorosso e di quel signore della Margherita.
P.S.
Cosa vuol dire non essere libertari?
Anonimo ha detto…
Mario, cerca di metterti nei panni della redazione, e immagina che a noi arrivano lamentele da tutte le parti richieste di censure più o meno velate e noi dobbiamo cercare di essere super partes. Dobbiamo di far convivere anime opposte della sinistra e dobbiamo intervenire per sedare liti furiose che danneggerebbero il futuro di Kilombo. Io non voglio giustificare la decisione della redazione, ma vorrei far capire che non facciamo niente con leggerezza. Personalmente io sono in difficoltà perché non condivido la linea politica di Valerio, sono più vicina a Korvo Rosso, per questo ho cercato di seguire la linea della maggioranza: non voglio fare favoritismi.
Non sono ipocrita, sto parlando con il cuore in mano per il bene di Kilombo. Dovremmo tutti porci dei limiti. Pensa che un blogger aderente mi ha accusata a più riprese di utilizzare Kilombo per specularci anche economicamente. Io non ho mai chiesto la sua testa. Si è pure candidato come redattore, ed io non mi sono mai opposta. Una sola volta, per sensibilità mie personali, ho chiesto ed ottenuto la rimozione di un post offensivo nei confronti dei diversamente abili. Lì ho fatto una battaglia. Quindi quando comprendo che qualcosa può ferire la sensibilità di qualcuno evito di fare del male... Tutto qua! Nessuna ipocrisia
Mi sono pure lieggermente indignata perché KorvoRosso non era stato avvisato tempestivamente. Siamo esseri umani e abbiamo dei difetti: possiamo sbagliare. Ma di sicuro la redazione non fa favoritismi e non si schiera. Almeno fino ad ora!
Le lamentele ci arrivano da altri UTENTI di Kilombo!
Anonimo ha detto…
Un'ultima cosa. Approfitto del tuo spazio per dire a tutti di smetterLa di fare gli ITALIANI. E' inutile LAMENTARSI e gridare alla CENSURA. Questa redazione (a parte me e qualcun altro) l'avete VOTATA VOI. Allora alle prossime elezioni, candidatevi, votate per chi riteneto NON CENSORE ed evitate di lamentarvi dopo. Kilombo è un esperimento democratico nel web. Siete voi con i vostri voti che decidete. Non potete prendervela con nessuno, se non con VOI stessi.
Invece di lamentarvi PARTECIPATE, Candidatevi, VOTATE! perché abbiamo registrato an'affluenza RIDICOLA.
Non vi lamentate e assumetevi le vostre responsabilità democratiche... solo così avrete diritto ad esprimervi
mario ha detto…
Tisbe diciamo che la redazione invece che occuparsi di iniziative, promuovere il blog e dare la sensazione di un soggetto che non entra nel merito della forma nè della sostanza di quello che viene scritto decide di fare da filtro.
Io credo che il filtro sia nella dialettica e nella capacità di suscitare consenso od interesse.Puoi anche non essere d'accordo ma ARGOMENTI.
Io ho 50 anni e vedo uno stuolo di ragazzini che hanno perso il senso della misura (diciamo tolleranza).
Questo tipo di approccio è in linea con questa situazione.
Invece che stimolare le idee, confrontarsi duramente etc. prendiamo la scorciatoia e decidiamo di toglierci dalle scatole quello che non ci piace.
Troppo facile.
Se la redazione non si schiera lasci che siano i singoli soggetti a confrontarsi.
non credo che questo faccia di Kilombo un'arena di gente che ha voglia solo di menare le mani.
Per il resto è tutto molto ridicolo.
Tra un pò avremo una legge che ti mette in galera se non riconosci un automatismo tra persecuzione raziale e stato d'Israele.
La prossima volta forse contro chi non è tanto d'accordo sul libero mercato.
Sono i tempi.
Io non mi adeguo e finchè potrò romperò le palle. Anche se non piace.
Un saluto. Con un pò di affetto.
mario ha detto…
L'ultima cosa anch'io.
Io ho votato e se posso partecipo.
Detto questo non è che la libertà di opinione è legata alla libertà di voto. Sono liberi per quello.
Anonimo ha detto…
mmm Come si fa a lavarsi le mani, non scegliere, far lavorare gli altri, e poi intervenire solo per criticare ? ;-)
Questo intendevo dire sulla questione del voto...
Certo che ci si può esprimere ma non trovo giusto criticare che "non si lava le mani" e comunque, giusto o sbagliato si assume la responsabilità di scegliere
E' facile stare a guardare e limitarsi a criticare (ma sto generalizzando)
meinong ha detto…
Una delle cose che il mio vecchio ed amato padre mi ha spesso evidenziato è che a Napoli molti si dilettano a sostare nei punti di passaggio o di svincolo. E a te tocca sempre di chiedere permesso e/o di smadonnare.
Il desiderio del potere è essenzialmente il desiderio di essere un ittero.

Pensatoio
meinong ha detto…
Ogni ostacolo può essere una dogana.
A Napoli si dice pure "te si mess' annanz' o cazz' "

sempre Pensatoio
mario ha detto…
Caro pensatotio ho abitato a napoli circa 6 anni.
Anni meravigliosi della mia adolescenza.
Ricordo due episodi
1°-Cercavamo di convincere le donne della Sanità di autoridursi le bollette (pagarne la metà)
Una di loro ci disse"guagliò ma tu me vò fa pagà"
2°-mensa dei proletari gestita da LC
Un bambino si avvicina ad una compagna e chiede
"signurì ma anche qui la rivoluzione chiude a giugno?"
con affetto
Anonimo ha detto…
Cara Tisbe apprezzo la tua sensibilità e sono convintissimo della tua assoluta buona fede e capisco le rogne che comporta essere redattrice. Ma voglio fare qualche precisazione. Lo scopo della mia vignetta non era offedere la PERSONA Valerio Pieroni, bensì mettere in ridicolo l'ipocrisia, l'offensività e la contraddittorietà di molte sue affermazioni. Cosa c'è di offensivo per la sua dignita? IL fatto che gli ho disegnato il naso a forma di pistolino? Ma quella non è neanche farina del mio sacco, è il modo che aveva di disegnare i nasi un disegnatore satirico francese, di cui non mi ricordo il nome, che scriveva su Charli Hebdo. Io non mi offederei affatto se l'amico Valerio facesse vignette altrettanto forti su di me, anzi mi divertirei un mondo. No credi sarebbe anche un modo originale e alternativo di confronto politico? Il punto è un altro. Sul bog di Valerio trovo affermazioni del tipo "In fondo durante il regime fascista si sono eseguite poche condanne a morte" e "la rivoluzione fascista è stata tutto sommato abbastanza incruenta". Ora io posso sopportare i soliti insulti scontati verso il comunismo, ormai sono luoghi comuni, sopporto anche di più eventali insulti contro di me,insulti che ben inteso non mi sono stati rivolti. Ma preferirei 1000 isulti contro KorvoRosso che alla fine non conta un bel niente, piuttosto che quel doloroso insulto che rappresentano quelle frasi, perdipiù trovandole scritte in un blog che si definisce di sinistra.
Per non parlare dell'innegabile pregiudizio contro gli "estremisti" che ormai sui blog più moderati è la norma.

>Mario: finchè c'è dentro gente come te, Kilombo si salva;-)
Anonimo ha detto…
@korvorosso, Purtroppo non leggo Valerio ;-)
Mi consigli di farlo?
Fra poco sarò fuori dalla redazione e potrò schierarmi con più libertà:)
Altrimenti devo stare a ripetere sempre Parlo per me e non a nome della redazione
Se ho un pregio è quello dell'estrema correttezza.
Anonimo ha detto…
@Tisbe: Assolutamente no! Non è stato ancora elaborato il vaccino! (abbi pazienza, è più forte di me)
Scherzi a parte, è bene che ci sia Valerio e che continui a scrivere tutto ciò che gli pare: E' un'ottimo attrezzo ginnico per la tolleranza, la pazienza e la resistenza. Ed è pure gratis;-)

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