La guera tra tamarri e cabinotti a Torino, passando dai cattivi maestri
Dicono che la città in cui vivo sia una sorta di laboratorio sociale.
Questo perché é un luogo in cui il tessuto industriale é ancora dominato dalla produzione di oggetti in "ferro".L'economia "pesante" la fa da padrona nonostante i tentativi di riposizionamento avvenuti in questi anni.
Torino è una città cosmopolita, con un tessuto sociale fortemente polarizzato tra chi ha molto e chi non abbastanza. E' una città piena di "vecchi", con molti luoghi grigi ed altrettanti verdi e luminosi.E' un posto in cui se vuoi berti una birra ai Murazzi, devi mettere in conto una possibile rissa o un'aggressione perché non comperi del fumo.In questo luogo, in piazza Bodoni, i carabinieri hanno denunciato 14 ragazzi che, nel corso degli ultimi mesi, hanno rapinato un numero imprecisato di loro coetanei.Il bottino è costituito da vari giacconi (valore 400€), scarpe griffate (279€), 1 rolex da 8.000 € e forse un pò di mutande di quelle che sporgono con il logo dell'azienda che le produce.64 ragazzi sono stati filmati per capire se sono coinvolti negli episodi.
La guerra che si è scatenata è tra due gruppi che sono chiamati i "tamarri" (quelli che rubano e che arrivano con buona probabilità da Mirafiori Sud) ed i "cabinotti" (gente "bene e ben educata").
Nello stesso tempo, in città, c'è polemica tra il centro sociale "Askatasuma" ed il sindaco perchè è prevista la partecipazione di Scalzone ad un incontro sul 77.La morale è che i " cattivi maestri" dovrebbero starsene a casa e non indottrinare i giovani (che sono previsti numerosi all'incontro).
Non voglio entrare nel dettaglio di questa cosa perchè non è la questione che mi interessa. Quello che segnalo è questa sorta di asimmetria tra "azioni"di "esproprio" o rapina, per le quali non cappisco a chi si possa attribuire la definizione di "cattivo maestro", ed un incontro su un periodo come il 77.
Non c'è nessuno che se la prenda con tutto quello che bombarda la testa e gli occhi di quei ragazzi.Per loro, che non hanno e che non vogliono perdere del tempo a farsi il culo per 800€ al mese, non c'è un papà cattivo.Quella è gente che vuole tutto e subito (un pò come gli operai nel 68)ma che,se gli fai un discorso sulla coscienza di classe e sulla loro condizione, ti prende a calci nel culo.Non c'è ideologia in loro.Contano i simboli e basta. Gli altri non è che stiano tanto meglio. Ve lo immaginate uno di 16 anni, in piazza e con il motorino, che ti dice l'ora guardando un rolex da 8.000€?
C'è qualcuno che solidarizza con la vittima? Io non ce la faccio. Figlio dei tempi l'episodio (e la guerra continua).Un consiglio alle due gang, ascoltate bene la favoletta della gazzella e del leone ed imparate a correre. Conviene.
Commenti
sei proprio politicamente scorretto...
:-))
Ho cercato di risponderti
Ma vedo dalla data dell'ultimo post
che hai da fare cose più importanti
un abbraccio
Italo
Molto belle.
Italo