Perchè siamo in Afghanistan?


Sulla Stampa ci sono due interventi sulla situazione in Afghanistan. I protagonisti sono due generali.Il primo è un articolo di fondo scritto dal gen. Carlo Jean.Questo signore spiega, senza mezzi termini, i motivi della nostra presenza in Afghanistan
In sintesi:
1- L'Italia non può comportarsi da free rider se vuole contare qualcosa nel mondo.
2- In caso di ritiro internazionale, L'Afghanistan diverrebbe terreno di contesa tra Pakistan ed India
3- Un deterioramento di questi rapporti è pericoloso
4- Il Pakistan non può dare l'ordine di distruggere i santuari di armi dei Talebani fino a che la Nato non vince la prossima offensiva di primavera.
5- E' velleitario pensare di riconvertire l'utilizzo dei campi di papavero perchè la popolazione si rivolterebbe contro (motivi di resa economica delle coltivazioni-l'oppio a fini terapeutici viene pagato 25$ al chilo contro i 130 del mercato illegale)
6- Le condizioni affinché il Pakistan limiti l'influenza dei talebani sono:
a) che vengano riconosciuti i suoi interessi a Kabul
b) che diminuisca l'influenza indiana
c) che gli USA continuino a garantire sostegno

Un primo commento (mio) è :
1- chi lo ha detto che non si può essere free rider? ci sono decine di stati, nel mondo, che hanno un profilo diverso in fatto di politica estera. Che il Brasile o la Svezia contino un cazzo perché non sono in Afghanistan?
2- pensavo che le motivazioni fossero quelle di una guerra al fondamentalismo islamico ed ai terroristi che hanno fatto crollare le torri gemelle. Scopro (ingenuo) che si parla di altro
3- India e Pakistan non sono alleati affidabili della massima espressione delle superpotenze. Gli USA?
4- non dovevamo, solo, costruire ponticelli?
5- non è che qualcuno ha interesse a drogare i propri consumi ed il proprio pil con l'espansione degli investimenti in armamenti e sicurezza?

L'altra intervista è al gen.Giulio Fraticelli (ex capo di stato maggiore dell'esercito). Questo signore ci dice che " C'è da tremare la popolazione è sempre più ostile".Le ragioni? Non avvertono cambiamenti se non nel colore delle divise.La sua intervista la conclude con queste parole" Adesso c'è da stare molto attenti.Speriamo solo che arrivino i rinforzi in tempo."
Proprio come John Waine in Fort Alamo.

Commenti

Bel ragionamento: la popolazione è più ostile?
Bene: mandiamo più soldati!
Andiamo bene...
Anonimo ha detto…
Sulla presenza militare americana ed occidentale in Afghanistan, e più in generale sulle cause geopolitiche ed economico-finanziarie delle guerre, suggerisco la lettura di "Escalation- Anatomia della guerra infinita", di Giacchè-Dinucci-Burgio, edizioni DeriveApprodi. Libro ben scritto, coinvolgente, illuminante, dice cose che mai i TG e la stampa si sognerebbero di dire su quelle che invece vengono spacciate per "missioni di pace".
Bel blog questo, ci passo spesso e ogni volta trovo spunti per riflettere. Mi piacciono molto i post di memoria storica. Bravo.
mario ha detto…
Grazie ad Ed che mi ha fatto ritrovare la voglia di guardare al mondo con un pò d'ironia.
Grazie UMADER per il consiglio.Dimmi qual'é il tuo blog
Anonimo ha detto…
Il mio blog è Umanità alla deriva, www.umader.splinder.com (ma non compare il link sul commento?...). Lì faccio anche una recensione del libro citato.
Un saluto

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