Sinistra cagasotto, destra super uomini
Un sondaggio, apparso sul sito di repubblica, ci dice che il 70% degli italiani vuole che si rimanga a Kabul.A guardare nel pelo il sondaggio ci dice che la metà di questo 70% lo vuole senza se e senza ma, gli altri solo per un anno (!?).Un paio di settimane fa lo stesso sito, e la stessa società di sondaggi, ci raccontava che la maggior parte degli italiani non vuole:
a) una riforma delle pensioni
b) che si rimanga in Afghanistan
Secondo me lo scioglimento dei ghiacci in Antartide inizia a produrre i primi segni nefasti sulla salute e l'equilibrio mentale di tanta gente.
Non ho idea di quale sia il valore scientifico di un sondaggio di quel tipo.Mi chiedo se introducendo variabili, ad esempio foto di civili fatti a pezzi dalle bombe, qualcosa cambierebbe nei risultati (immagino di si).Però rimango affascinato dal risultato.
Continua intanto il dibattito sul rifinanziamento della missione in Afghanistan. Il meglio (o il peggio) sono le dichiarazioni dei signori dell'opposizione (ex polo, ex CDL).Tutti a dire: "quelli della sinistra sono dei cagasotto.Ci fossimo noi manderemo più soldati (con quali soldi?) e daremo nuove regole d'ingaggio.E poi il mondo intero ci prende per il culo per la nostra vigliaccheria".
Apriti cielo!Intanto posso testimoniare che all'intero Sud America non interessa una cippa di niente di quello che vogliamo fare in Afghanistan.Forse lo stesso lo possiamo affermare per Finlandia, Svezia e Principato di Monaco.Già questo mette in crisi la tesi. Se caliamo l'asso di briscola della Cina, vinciamo anche la mano della maggioranza della popolazione mondiale(ci metto anche il Nord Africa per dispetto).
Ma veniamo al punto sui cagasotto. A chi, di grazia?
Mio nonno mi raccontava che i primi che presero borse e valigie per darsi al fugone a Gondar(quando nel 38 tentava di civilizzare le genti africane) furono proprio i gerarchi del fascio.Lui lì si fece 10 anni di prigionia in compagnia degli inglesi.
Per tacere poi della figura che fece Benito travestito sul suo carrettino che lo doveva portare verso la Svizzera.Quello degli otto milioni di baionette e degli Alpini con le divise estive in Russia.
Vogliamo parlare del coraggio dei prelati che, per carità e coerenza cristiana, nulla dissero sulle leggi razziali del fascio?
Oppure, più vicini ai giorni nostri, la classe con cui un'intera generazione di politici si comportò di fronte a qualche magistrato con la toga?
Ed il fiume di parole dopo qualche giorno di galera?
Comprendo di prenderla alla larga. Ma quella, per il solo fatto che militari in guerra non ne vogliamo, è un'accusa che mi fa irritare.
Non ce la facciamo nei pantaloni.Diamine, siamo civili ed usiamo il WC. Però tutto questo furore guerresco mi diverte. Lo vedrei bene il Casini o il Fini lì su per i monti, dove l'aria è rarefatta e ti toglie il respiro, inseguire il mullah Omar. Stretti nei loro giubbini mimetici e firmati, con un filo di abbronzatura ad illuminargli il viso.No è un sogno assurdo.La guerra non è per loro, è per quelli che devono pagare l'affitto e sperano così di arrotondare.
Commenti