La sicurezza della società opulenta

"Una certa libertà ed una certa uguaglianza svanirono dalla vita umana, quando gli uomini abbandonarono il nomadismo.Gli uomini pagarono con la libertà e con la fatica la sicurezza,il rifugio e i pasti regolari(....)Con l'estendersi della civiltà, si ebbe un processo di riduzione in schiavitù;i capi ed i sottocapi acquistarono sempre più potere ed autorità, mentre l'uomo comune non riuscì a tenere il loro passo."
H.G.Wells-Outline of History



In un bel articolo, Antonio Scurati, affronta il tema della sicurezza e la percezione che di questa hanno le persone comuni.
Scurati inizia il suo pezzo con una massima di Hobbes, il filosofo dello Stato assoluto:" La sola grande passione della mia vita è stata la paura"
Nell'articolo, si descrive come inutile ogni tentativo di rendere razionale la percezione di insicurezza che orienta il pensare della gente comune.
Il fattore sicurezza è sempre stato un elemento sbandierato dalla destra nei paesei occidentali.La sua definizione ha avuto come simbologia rappresentativa il comunismo (fattore K)nel periodo della guerra fredda, oggi l'immigrazione e (aggiungo io) l'islamismo.
Nel descrivere il fenomeno, l'articolista ricorda come molti orientamenti del pensiero delle persone dipendano più da quello che i sociologi indicano come "costrutto sociale" ( la rappresentazione collettiva di un'emergenza indipendente da elementi oggettivi della stessa), che da fattori che tendano a spiegare e misurare i fenomeni.
Il pericolo percepito è prevalente sul pericolo reale.
Su questo piano, un elemento fondamentale sono i mass media.Al di là dell'orientamento e della qualità professionale di giornalisti, i media giocano un ruolo fondamentale a favore della destra.
La minore capacità analitica, per il corpo elettorale, è vista come un vantaggio e le ricette che ne conseguono sono identificate come le più appropriate.
Il paradosso di questa situazione è, per l'autore, il fatto che l'unica strategia possibile, per la sinistra, sarebbe quella che adottò il fascismo nel periodo del suo governo:
PROIBIRE LA CRONACA NERA

Commenti

Anonimo ha detto…
Proibire la cronaca nera mi pare abbastanza ingiusto, poichè va contro la libertà di chi la scrive e di chi la legge. Piuttosto bisognerebbe impegnarsi ad aumentare le capacità culturali e di analisi dei cittadini, di modo che possano imparare a capire quali sono i pericoli reali e quelli costruiti dai media sensazionalistici.
Red
mario ha detto…
Questo è quello che facciamo (o proviamo a fare).L'articolo gioca sul paradosso.
L'altra chiave di lettura è che la destra non ha ricette (oltre la repressione) e l'unica cosa che sa fare è cancellare il problema non rendendolo visibile.
Durante il periodo del berlusca quanto tempo era dedicato all'insicurezza?
Molto poco rispetto a quello che si prendono oggi

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