La tolleranza
"Il primo che recinse un terreno e dichiarò questo è mio e trovò persone tanto ingenue da dargli retta, fu il vero fondatore della società ineguale.Quante guerre, assassinii, miserie e orrori avrebbe risparmiato al genere umano colui che, strappando i pioli, avesse gridato ai suoi simili: non ascoltate questo impostore; se dimenticate che i frutti sono di tutti e la terra di nessuno siete perduti!"
Rousseau-il contratto sociale (1762)n>
Quanto è sovversiva una frase di questo genere? E a quanta censura può dare luogo se, con il bilancino e la lama di un bisturi ideologico, fosse pesata e tagliuzzata a cercane nella disposizione delle parole il reale messaggio che vuole dare?data in pasto ad un popolo di pance vuote che effetto avrebbe? Che tipo di azione violenta sottintende affinchè la si realizzi per il suo fine?
Io credo che il censore attento, risolto il problema della forma e della liceità del linguaggio, su questi aspetti allargherebbe il suo raggio d'azione per cassarla definitivamente dai libri di scuola.Cosa già fatta in periodi storici neanche tanto lontani.
Quello che mi spaventa, in una comunità di persone che si dicono pronte a dialogare, è la ragionevole e razionale lucidità dei più, che potrebbe portarle a pensare che di quel pensiero sovversivo non c'è bisogno.
George Orwell ha scritto " Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato"
Quanto riusciremo ancora a conservare di quel modo di leggere il passato ed il presente che ci preservi dal controllo totalizzante di una società non disposta a far circolare le idee. Anche le più estreme?
Rousseau-il contratto sociale (1762)n>
Quanto è sovversiva una frase di questo genere? E a quanta censura può dare luogo se, con il bilancino e la lama di un bisturi ideologico, fosse pesata e tagliuzzata a cercane nella disposizione delle parole il reale messaggio che vuole dare?data in pasto ad un popolo di pance vuote che effetto avrebbe? Che tipo di azione violenta sottintende affinchè la si realizzi per il suo fine?
Io credo che il censore attento, risolto il problema della forma e della liceità del linguaggio, su questi aspetti allargherebbe il suo raggio d'azione per cassarla definitivamente dai libri di scuola.Cosa già fatta in periodi storici neanche tanto lontani.
Quello che mi spaventa, in una comunità di persone che si dicono pronte a dialogare, è la ragionevole e razionale lucidità dei più, che potrebbe portarle a pensare che di quel pensiero sovversivo non c'è bisogno.
George Orwell ha scritto " Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato"
Quanto riusciremo ancora a conservare di quel modo di leggere il passato ed il presente che ci preservi dal controllo totalizzante di una società non disposta a far circolare le idee. Anche le più estreme?
Commenti
Il controllo del presente, del passato e del futuro è possibile solo in presenza di profonda ignoranza e malafede.
Per questo dico viva la libera circolazione delle idee e la libertà di insegnamento. Chi non ha paura della libera circolazione delle idee non ha nemmeno paura della pluralita dei soggetti preposti all'insegnamento di tali idee, pubblici e privati.
Ma non è andata così: la società è nata ineguale e oggi, complessa come è rimane ineguale. E' buona cosa lottare per una società uguale e giusta, ma sarà un traguardo destinato a non essere mai raggiunto. E guardatevi da chi, fingendo di togliere i paletti messi dagli altri, tenta di mettere un'unica grande recinzione dentro la quale ingabbiare tutta la società per porla sotto il suo controllo, diventando l'unico grande proprietario.
Nel mondo sovietico i partiti comunisti hanno fatto proprio questo.
non ho capito chi è l'ignorante.Il tuo commento è un pò confuso su questo punto.Non credo lo si possa dire di Rousseau e tanto meno di Orwell.Uno può anche non essere d'accordo ma da lì a dargli dell'ignorante.
@Red,
insieme all'unione sovietica citerei l'Italia fascista, la Germania Nazista, la Francia napoleonica (anche quella di prima era messa bene), la chiesa cattolica e la santa inquisizione.
Non sono stati mirabili esempio di democrazia e libera circolazione delle idee le nostre democrazie quando andavano in giro per il pianeta a fare i colonizzatori.
La storia degli USA non è tanto mirabile.
Come vedi gente da cui guardarsi ne abbiamo in abbondanza.
p.s.
ho provato a linkare su red e non vado da nessuna parte.E' un problema tecnico o un modo per non fare circolare le idee?
Riguardo al tuo commento sono d'accordissimo: fascismi, nazismi, colonialismo occidentale, inquisizione: tutti i poteri pubblici o privati che impattano con prepotenza nella vita delle persone hanno combinato guai. Tutti a irregimentare le persone, finchè in passato la misura diveniva colma e si prendevano i fucili (per poi magari ritrovarsi nelle mani di gente ancora peggiore, talvolta)...oggi magari con la democrazia abbiamo questa bella possibilità in più che è quella di cambiare le cose in maniera pacifica. Con manifestazioni, voti, idee, associazioni...
Però quell'uguaglianza originaria assoluta, quell'assenza di paletti, oggi, in una società complessa, non è più possibile, e ti dirò, nemmeno più giusta. Mirarvi però, cone ideale di riferimento è giustissimo.
Sono fondamentalmente d'accordo con te, Red. Non condivido la visione da "epoca d'oro" dell'uomo primitivo che mi sembra in qualche modo traspaia da quello che scrivi. Vivere a malapena trent'anni, decimati da malattie, fiere o da qualche scontro tribale (le guerre non le ha mica inventate la società moderna). Vita animale certo, tanta violenza, sofferenza, felicità poca.
@Mario
A me sembra chiaro a chi si riferisce l'ignoranza: a chi non è in grado di arrivare alle semplici conclusioni di Red, ignora i meccanismi semplici che reggono le relazioni tra individui, gli altri, sono in malafede. Senza i paletti non sarebbe esistita l'agricoltura e l'allevamento, mi sembra assolutamente elementare, o lo si ignora o si fa finta di ignorarlo.
Ciao Andrea
Secondo me l'agricoltura non ha avuto bisogno di quello ma di aratri e sementi.
In ogni caso il post parla di libertà di esporre le proprie idee e della intolleranza di chi pesa le parole per impedire che questo avvenga.
Un saluto
Libertà di esporre le proprie idee, che bella frase, peccato che poi venga applicata così poco. Ci sono alcuni prelati che avrebbero qualcosa da dire in merito. "Una società non disposta a far circolare le idee" hai proprio ragione sai, io vorrei avere la libertà di mandare a scuola mio figlio dove mi aggrada, ma mi obbligano a pagarla due volte. Bella libertà.
Un po di autocritica non farebbe male.