due lettere dal segretario dei giovani coraggiosi
Circolo culturale Giovani coraggiosi a favore del manifesto dei coraggiosi -
Questo il testo di un pessimo articolo che ho letto sulla Repubblica
Lettera indirizzata agli ambasciatori di Polonia e paesi dell'est più Cina
Si aggira nei paesi dell'Est uno spettro terribile.I sindacati chiedono di raddoppiare lo stipendio di quelli che producono le macchine che oggi vanno tanto di moda.
Questi si devono essere persi le ultime nostre vicende e dimostrano di non aver capito niente.
Così facendo si assumono una terribile responsabilità, rischiano di impedire il rinnovamento della società italiana.Quella società troppo legata a rendite di posizione e a garantire pensioni e salari che non ci possiamo permettere.Una società che ha bisogno di rinnovarsi e di innovare.Che vede, purtroppo, i figli sfruttati dai padri.E' già stato necessario delegare ad altri la cucitura dei nostri palloni di calcio per ovvi motivi di compatibilità economica.Abbiamo dovuto, con rammarico, terziarizzare e delocalizzare qualche industria che inquina in quanto non ci possiamo permettere che ci vengano a chiedere i danni i parenti di tutti quelli che crepano, dicono, a causa del cancro. Tra un pò toccherà anche ai call center, perchè non hanno capito che anche in Romania ed Albania riescono a parlare un discreto italiano, costano poco e non rompono tanto le palle.
Per questo motivo, ora, al popolo italiano è richiesto uno scatto d'orgoglio.Un colpo di reni che consenta di trasmettere anche fuori dai nostri confini un messaggio chiaro e privo di ogni retorica:
Fermatevi finchè siete in tempo! Non fate come noi, non riducete tutto ad una questione banale e di poco conto come è quella del reddito e della ricchezza. Rischiate di tornare ai fantasmi del passato e per ex comunisti come voi questo è un rischio.
Non esistono più figure e categorie ottocentesche come padroni e proletari, classi sociali e sfruttati.
Fidatevi, stiamo lavorando per portare il tutto nel suo naturale corso.
Non sentirete più parlare delle differenze tra noi e voi per quanto riguarda stipendi e pensioni.dateci solo un pò di tempo. E NON ROMPETE ER CAZZO!
Firmato
i giovani aderenti al maniNfesto dei coraggiosi
Valpier segretario particolare.
La questione cattolica negli usa
Gentile dott. Bush,
apprendo con rammarico la nuova richiesta di (600 milioni di dollari-stì cazzi!!) giunta nelle sacre stanze di sua santità.
Le esprimo il mio disagio e le ricordo che così siamo arrivati a quota 1miliardo e 600 milioni (stì-ricazzi!!).
Si stanno vendendo le chiese e quanto è necessario per pagare la colpa di qualche fratello accusato, a ragione?, di qualche abuso su qualche giovincello che si ostinava ad andare in giro con jeans attillati ed il pancino scoperto.
Come lei comprende (?) c'è un limite a tutto!
Non possiamo che esprimerle il nostro disagio in un momento nel quale le nostre forze dovrebbero essere unite contro il musulmano invasore.
A questo si aggiunge una questione pratica:
A GEORGE, CHI CAZZO TE LE BENEDICE LE BANDIERE DEI MARINES PER ANDARE A ROMPERE IL CULO A QUEI MAROCCHINI DI MERDA, SE CI INGABBI TUTTI LI PRETI????!!!
Firmato
i giovani aderenti al meLOMENOInifesto dei coraggiosi
Valpier
segretario (molto) particolare
Questo il testo di un pessimo articolo che ho letto sulla Repubblica
Le signore bene, da noi, le comprano piene di accessori, senza neanche guardare troppo il prezzo (sono utilitarie). Ma nell'Europa dell'Est, dove vengono fabbricate, gli operai ricevono stipendi da fame. Ossia 380 euro al mese per i polacchi che costruiscono una Fiat 500, 270 per gli slovacchi che assembrano Toyota Aygò, Peugeot 107, Citroen C1 o la nuova Renault Twingo, appena 166 euro per gli ungheresi che fanno nascere la Opel Agila e la Suzuki Splash e - se possibile - ancora meno (appena 100 euro) per i brasiliani che fabbricano la Volkswagen Fox. Ma questo è un altro discorso.
In Europa, invece, il basso salario degli operai che fabbricano Fiat 500, Toyota Aygò e soci è stato alla base di tutta la strategia di lancio di queste vetture che non a caso vengono fabbricate solo in quei paesi e poi distribuite in mezzo mondo.
Certo, il concetto di "stipendi da fame" è relativo: non è che Fiat, Opel e tutti gli altri colossi industriali europei sfruttino gli operai. Questi stipendi, nei rispettivi paesi, sono dignitosi. Anzi: le cifre che riportiamo in questa inchiesta rappresentano solo la base del salario (che poi cresce un po' con gli straordinari e con il lavoro notturno), ma come ci ha raccontato un sindacalista di un paese dell'Est che preferisce rimanere nell'anonimato, "le nostre fabbriche non sono in Cina, fuori dal mondo. Noi siamo collegati a Internet, vediamo i vostri programmi televisivi e in mezza giornata di macchina possiamo arrivare nei paesi europei più ricchi. Ma con i nostri salari siamo tagliati fuori da tutto. E questo condurrà inevitabilmente a forti tensioni sociali".
Tensioni che portano - come già successo in molte fabbriche automobilistiche dei Paesi dell'Est a una richiesta semplice ma - per certi versi - pazzesca: raddoppiare la paga degli operai. Una cosa che ovviamente potrebbe destabilizzare i conti economici di molte aziende ma che vede lavoratori e sindacati molto compatti. Non va dimenticato che, anche a loro, scorrono continuamente sotto gli occhi le immagini dei successi commerciali, dei fatturati record e dei trionfi di queste macchinine sulla scena internazionale.
Insomma, un cinese che lavora nella fabbrica della Apple e che per l'equivalente di 40 euro al mese fabbrica gli iPod alla fine sta meglio di un polacco che lavora alla linea di montaggio della Fiat 500 o di uno Slovacco che fa i turni alla fabbrica Toyota-Peugeot-Citroen: per il cinese non ci sono possibili confronti di salari con Paesi confinanti. Il suo stipendio ha un solo raffronto: quello con i suoi cittadini.
Ma c'è dell'altro: in Slovacchia, Polonia e in tutti i Paesi dell'Est, invece, le modernissime city car sono regolarmente a listino, anche se ovviamente a prezzi impossibili per i poveri operai. I calcoli sono impressionanti: il costo di una 500 equivale a due anni e mezzo di lavoro di un operaio che la costruisce, quello di una Toyota Aygò a più di tre e via via per le altre.
(16 luglio 2007)
Vincenzo BorgomeoIn Europa, invece, il basso salario degli operai che fabbricano Fiat 500, Toyota Aygò e soci è stato alla base di tutta la strategia di lancio di queste vetture che non a caso vengono fabbricate solo in quei paesi e poi distribuite in mezzo mondo.
Certo, il concetto di "stipendi da fame" è relativo: non è che Fiat, Opel e tutti gli altri colossi industriali europei sfruttino gli operai. Questi stipendi, nei rispettivi paesi, sono dignitosi. Anzi: le cifre che riportiamo in questa inchiesta rappresentano solo la base del salario (che poi cresce un po' con gli straordinari e con il lavoro notturno), ma come ci ha raccontato un sindacalista di un paese dell'Est che preferisce rimanere nell'anonimato, "le nostre fabbriche non sono in Cina, fuori dal mondo. Noi siamo collegati a Internet, vediamo i vostri programmi televisivi e in mezza giornata di macchina possiamo arrivare nei paesi europei più ricchi. Ma con i nostri salari siamo tagliati fuori da tutto. E questo condurrà inevitabilmente a forti tensioni sociali".
Tensioni che portano - come già successo in molte fabbriche automobilistiche dei Paesi dell'Est a una richiesta semplice ma - per certi versi - pazzesca: raddoppiare la paga degli operai. Una cosa che ovviamente potrebbe destabilizzare i conti economici di molte aziende ma che vede lavoratori e sindacati molto compatti. Non va dimenticato che, anche a loro, scorrono continuamente sotto gli occhi le immagini dei successi commerciali, dei fatturati record e dei trionfi di queste macchinine sulla scena internazionale.
Insomma, un cinese che lavora nella fabbrica della Apple e che per l'equivalente di 40 euro al mese fabbrica gli iPod alla fine sta meglio di un polacco che lavora alla linea di montaggio della Fiat 500 o di uno Slovacco che fa i turni alla fabbrica Toyota-Peugeot-Citroen: per il cinese non ci sono possibili confronti di salari con Paesi confinanti. Il suo stipendio ha un solo raffronto: quello con i suoi cittadini.
Ma c'è dell'altro: in Slovacchia, Polonia e in tutti i Paesi dell'Est, invece, le modernissime city car sono regolarmente a listino, anche se ovviamente a prezzi impossibili per i poveri operai. I calcoli sono impressionanti: il costo di una 500 equivale a due anni e mezzo di lavoro di un operaio che la costruisce, quello di una Toyota Aygò a più di tre e via via per le altre.
(16 luglio 2007)
Lettera indirizzata agli ambasciatori di Polonia e paesi dell'est più Cina
Si aggira nei paesi dell'Est uno spettro terribile.I sindacati chiedono di raddoppiare lo stipendio di quelli che producono le macchine che oggi vanno tanto di moda.
Questi si devono essere persi le ultime nostre vicende e dimostrano di non aver capito niente.
Così facendo si assumono una terribile responsabilità, rischiano di impedire il rinnovamento della società italiana.Quella società troppo legata a rendite di posizione e a garantire pensioni e salari che non ci possiamo permettere.Una società che ha bisogno di rinnovarsi e di innovare.Che vede, purtroppo, i figli sfruttati dai padri.E' già stato necessario delegare ad altri la cucitura dei nostri palloni di calcio per ovvi motivi di compatibilità economica.Abbiamo dovuto, con rammarico, terziarizzare e delocalizzare qualche industria che inquina in quanto non ci possiamo permettere che ci vengano a chiedere i danni i parenti di tutti quelli che crepano, dicono, a causa del cancro. Tra un pò toccherà anche ai call center, perchè non hanno capito che anche in Romania ed Albania riescono a parlare un discreto italiano, costano poco e non rompono tanto le palle.
Per questo motivo, ora, al popolo italiano è richiesto uno scatto d'orgoglio.Un colpo di reni che consenta di trasmettere anche fuori dai nostri confini un messaggio chiaro e privo di ogni retorica:
Fermatevi finchè siete in tempo! Non fate come noi, non riducete tutto ad una questione banale e di poco conto come è quella del reddito e della ricchezza. Rischiate di tornare ai fantasmi del passato e per ex comunisti come voi questo è un rischio.
Non esistono più figure e categorie ottocentesche come padroni e proletari, classi sociali e sfruttati.
Fidatevi, stiamo lavorando per portare il tutto nel suo naturale corso.
Non sentirete più parlare delle differenze tra noi e voi per quanto riguarda stipendi e pensioni.dateci solo un pò di tempo. E NON ROMPETE ER CAZZO!
Firmato
i giovani aderenti al maniNfesto dei coraggiosi
Valpier segretario particolare.
La questione cattolica negli usa
Gentile dott. Bush,
apprendo con rammarico la nuova richiesta di (600 milioni di dollari-stì cazzi!!) giunta nelle sacre stanze di sua santità.
Le esprimo il mio disagio e le ricordo che così siamo arrivati a quota 1miliardo e 600 milioni (stì-ricazzi!!).
Si stanno vendendo le chiese e quanto è necessario per pagare la colpa di qualche fratello accusato, a ragione?, di qualche abuso su qualche giovincello che si ostinava ad andare in giro con jeans attillati ed il pancino scoperto.
Come lei comprende (?) c'è un limite a tutto!
Non possiamo che esprimerle il nostro disagio in un momento nel quale le nostre forze dovrebbero essere unite contro il musulmano invasore.
A questo si aggiunge una questione pratica:
A GEORGE, CHI CAZZO TE LE BENEDICE LE BANDIERE DEI MARINES PER ANDARE A ROMPERE IL CULO A QUEI MAROCCHINI DI MERDA, SE CI INGABBI TUTTI LI PRETI????!!!
Firmato
i giovani aderenti al meLOMENOInifesto dei coraggiosi
Valpier
segretario (molto) particolare
Commenti
Uno spettro...?
-invece, auguri..di cuore!-
@korvo... che ti ridi tu? Era il turno di Pieroni, tu, blogger in malafede!!! :-D
un abbraccio