La censura e le regole di xxxxxx
Io direi che vale la pena, vista l'aria che tira, sentire cosa disse all'epoca uno che si intende di queste cose.
All'epoca eravamo tutti (?) lì ad applaudire e a fare girotondi.
Adesso che siamo cresciuti e "governiamo" è un'altra storia.
Aspettiamo di tornare all'opposizione per essere liberi di scrivere quello che vogliamo?
All'epoca eravamo tutti (?) lì ad applaudire e a fare girotondi.
Adesso che siamo cresciuti e "governiamo" è un'altra storia.
Aspettiamo di tornare all'opposizione per essere liberi di scrivere quello che vogliamo?
Commenti
Mi spiego meglio...in nome della libertà di espressione si può costruire una satira intelligente e graffiante come quella di luttazzi oppure accanirsi gli uni contro gli altri in modo assolutamente gratuito e aggressivo. Allora, mi chiedo...essere di sinistra significa tollerare , scrivere o dire qualsiasi cosa...strillare alla censura ad ogni provvedimento che si rende necessario...imporre le proprie opinioni, le idee (e anche le emozioni!)con l'arroganza di chi crede di avere sempre e comunque ragione?
Non lo credo...essere di sinistra è avere consapevolezza delle proprie idde e rispetto di quelle altrui, saper difendere le proprie opinioni senza voler annullare quelle degli altri, saper compiere delle scelte per il bene comune.
Chiaramente la mente corre a kilombo e ai recenti fatti di sospensione dei post, sui quali ci troviamo in disaccordo. Quella che chiami censura io lo indico come provvedimento necessario dettato dall'osservanza dei principi dettati dalla carta di kilombo. Allora...chi ha ragione e chi ha torto? Se prendiamo come punto di riferimento la carta, gli articoli che abbiamo accettato parlano chiaro; se assumiamo come punto di vista il principio della libertà personale potresti avere ragione tu, finquando non si trascende nell'insulto gratuito.
Abbiamo un modo democratico per disuterne...i singoli post oppure il forum di kilombo...ragioniamoci...se la carta la invochiamo per difenderci e poi diventa carta straccia all'occorrenza, c'è qualcosa che non quadra...discutiamo e cambiamola. E' il senso di quella iniziativa di Korvo & company...ma forse sarebbe opportuno sviscerare il problema nei suoi aspetti etici e anche legali se permetti...che quando una persona sis ente dileggiata e te ne chiede conto, cattano anche delle responsabilità che non possono essere eluse!
"Se prendiamo come punto di riferimento la carta, gli articoli che abbiamo accettato parlano chiaro; se assumiamo come punto di vista il principio della libertà personale potresti avere ragione tu ...."
direi che il principio delle libertà personali è prevalente sulle regole.
Credo opportuno capire anche in che "mondo" siamo e poichè parliamo di Kilombo un approccio rigido sulla questione, ad oggi, non ha fatto altro che produrre conflitto.
Il conflitto "dialettico" c'è, lasciamo all'intelligenza delle persone decidere sulle questioni sollevate dai singoli.
;-)
Mario
p.s.
berlusconi come regola aveva quella della maggioranza degli italiani e l'ha usata.
Riusciamo ad elevarci?