Frattini ed i poveri
L'ex ministro Frattini offre alcuni suggerimenti al governo italiano sulla questione "poveri", zingari ed accattoni.Fa riferimento ad una recente norma europea che dal suo punto di vista dovrebbe evitae quello che in gergo oxfordiano viene chiamato " country shopping".In pratica, secondo il nostro, " Il concetto di country shopping è facile:sono senza arte nè parte e mi scelgo il paese che mi pare.Eh no!Devi dimostrare di poterti mantenere"
Questo un primo contributo, prosegue sempre più infervorato ricordando la Francia che, recentemente," ha smantellato interi campi Rom" . Alla fine cala quello che in gergo si chiama 2 di briscola" Chi guadagna meno di quella soglia, e insomma rientra nella sfera della povertà, secondo me andrebbe rimpatriato". In questo ultimo punto si riferisce al fatto di stabilire una soglia di reddito, per l'immigrato, sotto il quale (essendo povero) si deve togliere dai coglioni.Anche perché tra un po', visti i chiari di luna, avremo bisogno di spazio per i nostri poveri "originali" e made in Italy.
Io penso che questo modo di argomentare, forbito e pieni di buoni propositi per i cittadini italiani, sia l'anticamera di una riproposizione di logiche di esclusione tipiche di un certo ambiente "borghese" che ha avuto i suoi epigoni negli Usa agli inizi del 900 e nella solcialdemocrazia dei paesi nordici tra gli anni 30 e 50.In molti di quegli ambienti si svilupparono correnti di pensiero che mischiarono l'esigenza di preservare il pedigree, con il problema di assicurare un welfare sostenibile per i propri cittadini .
Tra i membri del B&C (associazione conservazionistica d'America) c'era Theodore Roosevelt.Come scrive Gianni Moriani, questi era sempre più preoccupato del suicidio della razza provocato da un torrente di degenerazioni che, portato dai diversi gruppi razziali d'immigrazione, contaminava la purezza dello stock razziale americano.Queste sue preoccupazioni potevano essere state suscitate da un suo amico e membro del B&C, Madison Grant al quale Hitler espresse sincera ammirazione per le sue teorie razziali.
Preoccupazioni non molto dissimili furono quelle che produssero le leggi sulla sterilizzazione in Svezia e negli altri paesi scandinavi.
Dal 1934 al 1976 40 mila norvegesi, 6 mila danesi e 60 mila svedesi furono sterilizzati, il 90% erano donne. L'obiettivo era quello di limitare la formazione di famiglie numerose.
Le sterilizzazioni vennero considerate necessarie alla realizzazione di alcune riforme.Esemplare il dibattito che si svolse in Svezia (dal 1944) relativamente agli assegni familiari.
Gunnar Myrdal temette che il sussidio favorisse le nascite presso gli elementi inferiori della popolazione da un punto di vista ereditario.
Si tramanda che povero è sinonimo di "soggetto sessualmente molto impegnato perchè non dedito ad altre attività", quindi non è un caso che quei cazzo di straccioni si ostinino a fare figli.
Quanto vogliamo scommettere che, dopo le brillanti idee dell'ex ministro, salta fuori qualcuno con il chiribizzo di verificare la dichiarazione dei redditi per consentire non solo la cittadinanza ma anche la residenza in un comune alle famiglie numerose (extracomunitarie, romene e meridionali)?
Questo un primo contributo, prosegue sempre più infervorato ricordando la Francia che, recentemente," ha smantellato interi campi Rom" . Alla fine cala quello che in gergo si chiama 2 di briscola" Chi guadagna meno di quella soglia, e insomma rientra nella sfera della povertà, secondo me andrebbe rimpatriato". In questo ultimo punto si riferisce al fatto di stabilire una soglia di reddito, per l'immigrato, sotto il quale (essendo povero) si deve togliere dai coglioni.Anche perché tra un po', visti i chiari di luna, avremo bisogno di spazio per i nostri poveri "originali" e made in Italy.
Io penso che questo modo di argomentare, forbito e pieni di buoni propositi per i cittadini italiani, sia l'anticamera di una riproposizione di logiche di esclusione tipiche di un certo ambiente "borghese" che ha avuto i suoi epigoni negli Usa agli inizi del 900 e nella solcialdemocrazia dei paesi nordici tra gli anni 30 e 50.In molti di quegli ambienti si svilupparono correnti di pensiero che mischiarono l'esigenza di preservare il pedigree, con il problema di assicurare un welfare sostenibile per i propri cittadini .
Tra i membri del B&C (associazione conservazionistica d'America) c'era Theodore Roosevelt.Come scrive Gianni Moriani, questi era sempre più preoccupato del suicidio della razza provocato da un torrente di degenerazioni che, portato dai diversi gruppi razziali d'immigrazione, contaminava la purezza dello stock razziale americano.Queste sue preoccupazioni potevano essere state suscitate da un suo amico e membro del B&C, Madison Grant al quale Hitler espresse sincera ammirazione per le sue teorie razziali.
Preoccupazioni non molto dissimili furono quelle che produssero le leggi sulla sterilizzazione in Svezia e negli altri paesi scandinavi.
Dal 1934 al 1976 40 mila norvegesi, 6 mila danesi e 60 mila svedesi furono sterilizzati, il 90% erano donne. L'obiettivo era quello di limitare la formazione di famiglie numerose.
Le sterilizzazioni vennero considerate necessarie alla realizzazione di alcune riforme.Esemplare il dibattito che si svolse in Svezia (dal 1944) relativamente agli assegni familiari.
Gunnar Myrdal temette che il sussidio favorisse le nascite presso gli elementi inferiori della popolazione da un punto di vista ereditario.
Si tramanda che povero è sinonimo di "soggetto sessualmente molto impegnato perchè non dedito ad altre attività", quindi non è un caso che quei cazzo di straccioni si ostinino a fare figli.
Quanto vogliamo scommettere che, dopo le brillanti idee dell'ex ministro, salta fuori qualcuno con il chiribizzo di verificare la dichiarazione dei redditi per consentire non solo la cittadinanza ma anche la residenza in un comune alle famiglie numerose (extracomunitarie, romene e meridionali)?
Commenti
A. A. Milne - creatore di Winnie-The-Pooh.
Pensatoio
A pensare per loro ci sono i padroni.