I ricchi sono una risorsa

Una settimana fa Veltroni ha rilasciato un'intervista nella quale ha anche affermato che la sinistra deve imparare che il nemico non è il ricco ma la povertà.
Questo concetto è stato ripreso, il giorno dopo, da Milly Moratti in una intervista alla stampa. la sintesi del suo pensiero è questa:
1- bisogna saper distinguere tra chi i soldi li ha fatti creando valore per la comunità e chi fa fortuna speculando
2- la missione dei ricchi è quella di produrre ricchezza che dia impulso all'economia e sia foriera di opportunità di lavoro per la comunità, i ricchi come classe dirigente consapevole
3- il processo del punto 2, se fatto senza rotture di balle, deve essere realizzato all'interno dei confini nazionali senza delocalizzazioni che impoveriscono il paese.
La sintesi forse è un pò brutale e semplice ma contiene il senso delle parole della Milly.
Che dire ?
Intanto constatiamo il disagio di dover distinguere, moralmente, tra due tipi di ricchezza : quella speculativa e quella della economia "reale". I compagni di Walter, all'epoca di Fiorani ed i furbetti del quartierino, non sottilizzavano neanche su questo.
Potremmo cercare di risalire alle origini ed al modo in cui qualcuno è diventato ricco e molti no. Quanta spazzatura sotto i tappeti di quei salotti buoni.
Credo che il concetto di ricchezza, in se, ha una varietà di elementi che possono soddisfarne il significato che non necessariamente deve essere ricondotto a fatti di ordine materiale.
Perchè questi signori hanno bisogno di legare la ricchezza solo allo status economico che li distingue dalla maggioranza di noi? Uno può essere ricco di talento e dotato di capacità che mette a disposizione della comunità, si può essere ricchi per il semplice fatto di vivere in un ambiente a dimensione uomo senza l'assillo di primeggiare su qualcuno, in un contesto sano dal punto di vista naturale e guadagnare in salute, si può essere ricchi di soddisfazioni perchè le persone che hai intorno riconoscono nelle cose che fai valore per la vita della gente.
Eppure per questi il concetto è drasticamente e squallidamente materiale. hanno bisogno della ricchezza materiale perchè dei valori non sanno cosa farsene. Quella ricchezza che gli permette di isolarsi dalla massa quando è necessario, preservare la propria specie pagando per la propria salute a discapito di chi questo non lo può fare, costruirsi angoli incontaminati di mondo ecologicamente compatibili fuori dal caos quotidiano e dal veleno per comuni mortali.

La ricchezza materiale è un elemento di distruzione della solidarietà tra le persone, porta all'individualismo senza regole, esaspera il concetto di difesa del territorio e della proprietà perchè allena la testa e l'animo degli individui a soddisfare l'ego con il nulla del primato del danaro.
I ricchi non sono un nemico, lo diventano quando per loro bisogna sacrificare risorse che sono di tutti, quando ambiscono ad espropriare le persone della capacità di decidere guardando agli interessi generali e decidere in funzione di quelli.

La povertà è lo specchio speculare della ricchezza. Se la quantità di quello che è disponibile (risorse, opportunità e quant'altro è necessario a vivere) è distribuito in modo diseguale per la pretesa di salvaguardare interessi particolari quella ricchezza è un elemento di pericolo e va combattuta.
Per questo la Milly è una simpatica persona ma, fino a quando non avrà la possibilità di vivere coerentemente sulla sua pelle la differenza tra ricchezza materiale e povertà da povera, irrimediabilmente una nemica.

Commenti

pietro ha detto…
In effetti la famiglia di cui fa parte Milly Moratti con la quotazione in borsa della Saras ha organizzato una delle truffe ai piccoli risparmiatori meglio riuscite degli ultimi 20 anni.
Anonimo ha detto…
"La povertà è lo specchio speculare della ricchezza. Se la quantità di quello che è disponibile (risorse, opportunità e quant'altro è necessario a vivere) è distribuito in modo diseguale per la pretesa di salvaguardare interessi particolari quella ricchezza è un elemento di pericolo e va combattuta"
Il nocciolo è tutto qui, non fa una piega, con buona pace dela sciura Mllly
pietro ha detto…
Combattere contro la ricchezza in sè, senza che ciò porti nessun vantaggio ai piu poveri è semplicemente inutile.
In questo senso l'esigenza principale è combattere la povertà, chiunque consideri più importante combattere contro i ricchi che aiutare i poveri secondo me confonde la giustizia sociale con l'invidia.
mario ha detto…
@pietro
due commenti di tipo diverso.
E' esattamente il concetto del Berlusca. E come sai il berlusca, insieme ai ricchi, non è che ci stanno molto simpatici.
perche' invidia? Quello è un sentimento che macera gli arrampicatori sociali, e a noi arrampicarci socialmente per ostentare simboli vuoti di status non interessa.
pietro ha detto…
I concetti sono giusti o sbagliati in sè, chiunque valuti un concetto esclusivamente in base al fatto che arrivi da un proprio alleato o da un proprio nemico ha qualche carenza di rapporti con la realtà.
Ma posso ben capire che distruggere è molto piu facile di costruire, richiede meno sforzo e una dose di intelligenza molto inferiore.
Il problema reale è che distruggere la ricchezza raramente ha portato miglioramenti nella vita dei poveri.
Ha portato solo sodisfazione a pochi idioti rivoluzionari e morte a moltissime persone.
Studiati la storia della rivoluzione culturale in Cina e delle carestie che ne sono state causate, con la morte per fame di milioni di cinesi.
mario ha detto…
Eccolo lì,
gli argomenti sono:
L'intelligenza è di quelli che costruiscono, io direi che è di quelli che analizzano e producono cambiamenti utili alla società guardando agli interessi generali e non a quelli di pochi. la richezza materiale (l'accumulo e l'egoismo necessario per realizzarla)producono distorsioni e disuguaglianza. Nessuno contesta che i regimi "comunisti" hanno fallito la loro esperienza storica, ma è fallita quella esperienza prodotta in un contesto molto preciso, quando il mondo era impegnato in due guerre mondiali con una borghesia disposta a tutto per salvaguardare i propri interessi.
distruggere è più facile che costruire come se migliaia di anni di storia sono stati una linea retta di pacifica convivenza e poi, arrivati i comunisti, si sono prodotti milioni di morti. ma di cosa parli? La genesi di questo sistema economico è fondato sull'orrore ed in questo i comunisti non c'entrano nulla.
Io la storia l'ho studiata e la studio, fallo anche tu con una visione che metta in relazione gli avvenimenti, le cause e gli effetti e poi ne riparliamo.
p.s.
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