Polito e La Torre, precari e statali

Questa mattina mi sono imbattuto in una surreale discussione tra alcuni molto rispettabili onorevoli e Cremaschi della Fiom.
Tra i rispettabili segnalo l'ex direttore del riformista Polito, anche lui moralista accanito e censore dei fannulloni come Ichino.Vogliamo ricordare costui per l'abilità con cui si è fatto fare un giornale (che non legge nessuno), se lo è fatto finanziare (compreso il suo stipendio) dallo stato ed ha occupato tutti gli interstizi delle trasmissioni, in cui in qualche modo si parlava di politica, come autorevole commentatore.Dopo aver dispensato saggezze è passato alla carriera parlamentare, tanto per non farsi mancare nulla, grazie ad una legge che ha impedito agli elettori di scegliersi con attenzione i rappresentanti.
Costui insieme a La Torre dei DS (proprio quello delle intercettazioni) parlava di pensioni e precari.
Di fronte all'obiezione che "non si capisce come si possa chiedere la fuoriuscita di gente, incentivandola e contemporaneamente appoggiare una riforma delle pensione che aumenta l'età lavorativa", hanno risposto con due argomenti degni di analisi ed approfondimento.
Tesi Polito:
In questo modo si libera l'amministrazione statale dai lavoratori fannulloni e si ringiovanisce la macchina burocratica. In sostanza, per il genio, si premia (con una buona uscita)gente che a suo dire non ha fatto un cazzo per una vita e si fa entrare qualche giovanotto di belle speranze.Della serie inauguriamo il condono del fannullone.
Tesi Latorre:
In questo modo si libera la macchina dello stato da gente che ha oltre 50 anni, non parla una parola d'inglese (immagino che il suo sia come quello di Rutelli o Fassino),non è flessibile ed abituata alle nuove tecnologie e si fa entrare un pò di gente che ha studiato per una vita e che ha diritto ad un lavoro dignitoso.
In pratica, oltre i 50 anni sei uno che non può più dare nulla alla società per i motivi esposti dall'onorevole ed è meglio che ti togli dai coglioni. Come fare a lavorare per avere i contributi che ti mancheranno alla pensione non sono cazzi dello stato, che alla fine avrà un bel bilancio in attivo e tanta gente in fila alla mensa dei poveri.E' nota, tra l'altro, la qualità degli skills necessari per stare dietro uno sportello delle poste a far pagare bollettini, e la fila di anglofoni che chiedono notizie sullo stile delle architetture che compongono il patrimonio immobiliare in cui sono ospitati i dipendenti statali.
Poiché anche i signori industriali ragionano allo stesso modo vedo delle prospettive rosee per il nostro beneamato paese.

Commenti

La Tela di Penelope ha detto…
Purtroppo temo anche io che il peggio non sia passato. Comunque sentire nella stessa occasine La Torre e Polito parlare di welfare farebbe drizzare i capelli intesta ad un calvo.
meinong ha detto…
Anch'io ho visto la trasmissione.
E ho visto una parte di Santoro dove Polito ironizzava sul programma dell'Unione.
Sputava nel piatto dove ha mangiato, il fannullone.

Pensatoio
Eliolibre ha detto…
E se decidessimo di riprenderci tutto???? Non credo che ci rimanga altro da fare che una sana e liberatoria rivoluzione!!!! Però senza nessun Grillo per la testa, una sana rivoluzione dobbiamo farla da noi, altrimenti ci ritroviamo di nuovo al punto di partenza....

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