E' iniziata la selezione ancor prima di partire in Kilombo slow?




Tra le molte motivazioni (nobili/mobili) alla base del manifesto dei "volenterosi" (vi ricorda qualcosa?) per sviluppare Kilombo slow,che hanno colpito chi scrive, ci sono una serie di passaggi molto interessanti:

1-In questi giorni il progetto politico dell'Unione sembra, invece, alla corda. Il governo ha il fiato corto. A destra e a sinistra della coalizione governativa cresce la voglia di andare da soli. Alcuni non possono sentir parlare di Partito Democratico, altri non ne possono più della sinistra di lotta e di governo. Kilombo rischia di subire questa situazione e di implodere. Sarebbe un peccato, perchè è proprio nel momento in cui la sinistra "reale" si divide che bisogna fare valere le ragioni del dialogo riscoprendo il patrimonio storico e valoriale che ci accumuna. Questo compito è responsabilità anche nostra, la sinistra "virtuale". E', paradossalmente, nel momento di massima distanza politico-parlamentare che l'esperimento kilombista acquista significato e importanza non secondari. 2-Per prevenire l'implosione di Kilombo è cruciale riscoprire le ragioni del nostro aggregatore e farle diventare progetto politico (sebbene rigorosamente non partitico). Se vogliamo impedire che Kilombo si trasformi (o rimanga) una vetrina in cui prevalgono le ragioni della polemica fine a se stessa tra nemici su quelle del confronto fruttuoso tra compagni, dobbiamo dotarci di tutti gli strumenti, reali e virtuali, necessari. 3-Il loro scopo non deve essere quello di ricreare dal vivo o alla moviola l'atmosfera litigiosa e individualistica di kilombo.org. Le ragioni dell'associazione e di kilomboslow sono ben altre e altrettanto importanti. Sono le ragioni dello stare insieme a sinistra, nonostante parlamento e governo. Non dobbiamo, infatti, governare un paese, ma salvaguardare legami, contatti, spazi comuni.

A leggere questi punti uno immagina lo sforzo di creare un contenitore alternativo ad uno in cui le persone passano il loro tempo ad accapigliarsi, fatto da saggi , bravi e paludati signori.
La cosa più interessante è lo sforzo di individuare un percorso "aureo" in cui alcuni fanciulli, scevri delle tensioni dei poveri mortali, dibattono coscienziosamente di massimi sistemi e delle "ragioni" della sinistra accogliendo in modo un pò elitario compagni di viaggio .

Fin qui nulla di male, in fondo. Tra tanti che chiacchierano, qualcuno in più aumenta solo il rumore di sottofondo.

Se non che ci passa sotto gli occhi questa mail, mandata alla redazione, da uno di questi virtuosi giovinotti che delinea molto bene cosa intendono i promotori (non i sottoscrittori che temo non conoscano gli scenari) per "confronto" e per "sinistra", Rigorosamente non partitica.

Questo il testo

"ho accorciato la maillist togliendo quelli che non hanno mai
partecipato alle discussioni. se volete rimetterli fate pure. mi pare che l'iniziativa abbia avuto un discreto successo e sta ora a noi non sprecarla. La non adesione di Valerio, Korvorosso (e altri compagni barricadieri) mi pare una indicazione positiva, forse abbiamo colto nel segno, e ci siamo fatti capire. Direi ora che possiamo pianificare i prossimi passi. Gli obiettivi sono due: un kilombo slow come luogo riflessione e un'associazione attiva.Il nostro primo asset è una lista di sottoscrittori, cioè di persone che condividono il nostro progetto. E' da loro che bisogna partire. Il secondo asset è kilomboslow aperto e in attesa di essere riempito di contenuti.Al momento ci sono 5 volontari per il comitato redazionale: titollo, supra, ciocci, grandangolo e me. se c'è qualcun'altro si accomodi pure. Bisognerà poi escogitare dei sistemi per il ricambio redazionale.Sui collegamenti con la redazione accolgo la mozione 3 di titollo.per l'associazione io non so veramente più che pesci pigliare. forse qualcuno si potrebbe fare carico di sentire tra i sottoscrittori se ce la voglia di organizzare un incontro. voi che dite? aloa"


Questo personaggio ha poi scritto una mail successiva per spiegare meglio.Per evitare ulteriore imbarazzo (all'imbecillità) per il momento ce la risparmiamo.

Guarda caso i promotori sono per la maggior parte"compagni" (tra loro affettuosamente si chiamano così durante qualche party) che orbitano, con tanto di dichiarazione, dalla parte del PD.Ed anche qui niente di male anche se, in sé, la cosa inizia a manifestare un certo odore. E pensare che c'è un adulatore dello spontaneismo della base.

La cosa inspiegabile è leggere tra i "volenterosi" un "compagno" che per qualche giorno ha fatto parte della redazione. Immagino che l'atmosfera di litigiosità abbia avuto anche il suo contributo e siamo portati a pensare che ha avuto bisogno di accompagnarsi a persone più in sintonia con le sue idee

La cosa che ci preme, compagni ed amici, è capire come faranno a conciliare, siffatti paladini della democrazia per pochi parenti, gli ideali con le vere intenzioni.Immaginiamo che chi ha scritto la mail capisca perfettamente il significato delle parole, sarebbe una cosa indecorosa stare qui a dire "no io, però intendevo un'altra cosa".Così come è strano che si abbia già la necessità di stare lì a cianciare sul significato vero del termine "laboratorio politico".
Noi dalla redazione siamo andati via, subodorando che tanta precipitazione nel voler chiudere la questione Kilombo slow avesse altri intenti, e sarebbe cosa buona e giusta che qualcun altro riflettesse su quello che fa lì dentro. Così come l'autore della mail, in coscienza, dovrebbe dedicarsi al suo blog e maturare momenti diversi per proporsi come volontario.Volontari così è meglio che stiano a casa.Aspettiamo. Le questioni che porremo sono le stesse che abbiamo evidenziato quando eravamo lì e sulle quali per mesi nessuno si è espresso.pensavamo di avere delle idee da condividere, sul modo, per rendere il lavoro più fluido.Sembrava un argomento centrale, vista l'accelerazione degli avvenimenti. Bé, silenzio.
Aloa

-continua alla prossima puntata dove sveleremo i dubbi amletici di mister collettivo, le proposte fatte su chi coinvolgere nella redazione di Kilombo slow( e su altre questioni) e come si è risposto-

Commenti

luca ha detto…
quella mail l'ho scritta io.
mario ha detto…
Mi interessa la sostanza non chi
Anonimo ha detto…
Commento lo stesso testo - senza molto da aggiungere, tra l'altro - sul blog di Korvorosso, che lo ripropone.
Pace su di voi.
Anonimo ha detto…
Ti invito a visitare il sito (web journal) con il quale collaboro, e se ti va di collaborare anche tu.

www.homonovus.org

nicolo.pipitone@hotmail.it

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