Grazie signor padrone per la tua generosità
Quello che penso è che il signor Jaco ha il merito di spendere quattrini, che lui ha e che molti di noi no purtroppo, per fare una operazione come quella di avviare un metablog.
Quello che penso è che questo signore, se tiene all'indipendenza di questo metablog, dovrebbe stare fuori sia dall'aggregatore che dalla redazione.E' in palese conflitto di interessi, se non altro con quella che è la sua visione del modo in cui bisogna starci dentro l'aggregatore.
Uno dei problemi delle redazioni e di chi scrive articoli è quello di avere garantita la piena libertà nel dire quello che pensa, che a sindacare su questo ci possa essere il "padrone" di Kilombo (perché anche Kilombo ha un padrone) è un vulnus (per usare un termine caro ad uno dei redattori superstiti) alla libertà di non subire condizionamenti di sorta.Ambiamo quindi ad una redazione senza padrone.
Ora, una discussione fatta tra alcuni Kilombisti ed una serie di regole ( a mio modo di vedere assurde), vengono utilizzate come il pretesto per far partire Kilombo Slow. Bé suonatevi ed ascoltate la vostra musica, a quelle condizioni non siamo interessati a partecipare.
Secondo questa logica, i primi che arrivano si piazzano. E poiché quelli che si piazzano hanno in testa quello che l'amico Luca intendeva nella sua mail, pensiamo che di "liberi" uomini di questo tipo con cui confrontarsi non abbiamo bisogno.Coerenza vorrebbe che declinassero la loro abnegazione su altri fronti e uscissero da quel comitato di redazione.Difficile che seguano questa strada.
Ora un appello di Ladytux ci chiede di proporre un percorso diverso per Kilombo slow. A quell'appello ho aderito e potete leggerlo qui.
Così come risponderò positivamente a quello di Dacia. Mi interessa un luogo di confronto con compagni che conosco e che riconosco e che ha l'onestà di definire il suo confine.
Appello di Ladytux da sottoscrivere
Nasce Kilomboslow, un progetto politico di kilombo, come da manifesto di presentazione:
http://www.kilombo.org/index.php?option=com_content&task=blogsection&id=10&Itemid=202 nasce attraverso una votazione plebiscitaria
http://www.kilombo.org/index.php?option=com_joomlaboard&Itemid=178&func=showcat&catid=33
La redazione passa mesi a discuterne e lavorarci su fino al punto di arrivo.
http://theobserver.splinder.com/
Nel frattempo nasce una mailing list di "pochi" che lavora in parallelo senza coinvolgere tutti i kilombisti.
Il lancio di kilombo slow risulta un "loro progetto" e si pretende assoluta autonomia dalla redazione.
Al lancio di kilomboslow, kilomboslow sarà gestito da 6 volontari, non eletti ma "i primi che arrivano", 5 di questi sono i partecipanti autori della mailing list "privata"
I 6 volontari non solo non saranno eletti, non avranno tutti la stessa durata di incarico (chi 6 mesi chi 2, ma non si sa in base a quale caratteristica) ma saranno assolutamente autonomi dalla redazione di kilombo (espressione del collettivo) e dalla carta. Pertanto non si comprende perchè il progetto debba essere "di kilombo"
Personalmente titubante sul metodo con cui questo processo è stato gestito, dalle nulle comunicazioni redazionali, al nullo coinvolgimento del resto del collettivo, alle dichiarazioni contraddittorie tra redazione e autori del manifesto sull'intenzione di autonomia del progetto dalla redazione e da kilombo, al dichiarato "buon segno" che i margheriti o i sinistri radicali (Pieroni e Korvo Rosso) non abbiano condiviso e non solo loro (http://www.areacritica.splinder.com/ ), al risultato che TRE redattori su SEI si siano dimessi,
ritengo che sia essenziale migliorare il progetto attraverso un collegamento di kilombo slow e di chi se ne occuperà alla Carta di Kilombo ed alla Redazione, in modo da avere una garanzia di partecipazione totale e di non "personalizzazione" di un progetto politico di "tutto kilombo", a prescindere dal gradimento sulle idee politiche esposte. Nonchè una più trasparente e frequente comunicazione da parte della redazione a tutto il collettivo.
Perchè un miglioramento non fa mai male e nemmeno un maggiore coinvolgimento di tutti.
Pertanto sto iniziando a raccogliere le firme per un emendamento alla precedente votazione che riguardi:
1 - Elezioni democratiche per i redattori di Kilombo Slow
2- Maggiore trasparenza per quanto riguarda le questioni di redazione (dimissioni, carte programmatiche, iniziative, discussione), attraverso mailing list
come da appello lanciato da:
http://senzatrama.blogspot.com/2007/10/appello-kilombo-slow-questione-di.html
la discussione con tutte le versioni è qui:
http://www.kilombo.org/index.php?option=com_content&task=view&id=27084&Itemid=201#jc_allComments
Quello che penso è che questo signore, se tiene all'indipendenza di questo metablog, dovrebbe stare fuori sia dall'aggregatore che dalla redazione.E' in palese conflitto di interessi, se non altro con quella che è la sua visione del modo in cui bisogna starci dentro l'aggregatore.
Uno dei problemi delle redazioni e di chi scrive articoli è quello di avere garantita la piena libertà nel dire quello che pensa, che a sindacare su questo ci possa essere il "padrone" di Kilombo (perché anche Kilombo ha un padrone) è un vulnus (per usare un termine caro ad uno dei redattori superstiti) alla libertà di non subire condizionamenti di sorta.Ambiamo quindi ad una redazione senza padrone.
Ora, una discussione fatta tra alcuni Kilombisti ed una serie di regole ( a mio modo di vedere assurde), vengono utilizzate come il pretesto per far partire Kilombo Slow. Bé suonatevi ed ascoltate la vostra musica, a quelle condizioni non siamo interessati a partecipare.
Secondo questa logica, i primi che arrivano si piazzano. E poiché quelli che si piazzano hanno in testa quello che l'amico Luca intendeva nella sua mail, pensiamo che di "liberi" uomini di questo tipo con cui confrontarsi non abbiamo bisogno.Coerenza vorrebbe che declinassero la loro abnegazione su altri fronti e uscissero da quel comitato di redazione.Difficile che seguano questa strada.
Ora un appello di Ladytux ci chiede di proporre un percorso diverso per Kilombo slow. A quell'appello ho aderito e potete leggerlo qui.
Così come risponderò positivamente a quello di Dacia. Mi interessa un luogo di confronto con compagni che conosco e che riconosco e che ha l'onestà di definire il suo confine.
Appello di Ladytux da sottoscrivere
Nasce Kilomboslow, un progetto politico di kilombo, come da manifesto di presentazione:
http://www.kilombo.org/index
http://www.kilombo.org/index
La redazione passa mesi a discuterne e lavorarci su fino al punto di arrivo.
http://theobserver.splinder
Nel frattempo nasce una mailing list di "pochi" che lavora in parallelo senza coinvolgere tutti i kilombisti.
Il lancio di kilombo slow risulta un "loro progetto" e si pretende assoluta autonomia dalla redazione.
Al lancio di kilomboslow, kilomboslow sarà gestito da 6 volontari, non eletti ma "i primi che arrivano", 5 di questi sono i partecipanti autori della mailing list "privata"
I 6 volontari non solo non saranno eletti, non avranno tutti la stessa durata di incarico (chi 6 mesi chi 2, ma non si sa in base a quale caratteristica) ma saranno assolutamente autonomi dalla redazione di kilombo (espressione del collettivo) e dalla carta. Pertanto non si comprende perchè il progetto debba essere "di kilombo"
Personalmente titubante sul metodo con cui questo processo è stato gestito, dalle nulle comunicazioni redazionali, al nullo coinvolgimento del resto del collettivo, alle dichiarazioni contraddittorie tra redazione e autori del manifesto sull'intenzione di autonomia del progetto dalla redazione e da kilombo, al dichiarato "buon segno" che i margheriti o i sinistri radicali (Pieroni e Korvo Rosso) non abbiano condiviso e non solo loro (http://www.areacritica.splinder
ritengo che sia essenziale migliorare il progetto attraverso un collegamento di kilombo slow e di chi se ne occuperà alla Carta di Kilombo ed alla Redazione, in modo da avere una garanzia di partecipazione totale e di non "personalizzazione" di un progetto politico di "tutto kilombo", a prescindere dal gradimento sulle idee politiche esposte. Nonchè una più trasparente e frequente comunicazione da parte della redazione a tutto il collettivo.
Perchè un miglioramento non fa mai male e nemmeno un maggiore coinvolgimento di tutti.
Pertanto sto iniziando a raccogliere le firme per un emendamento alla precedente votazione che riguardi:
1 - Elezioni democratiche per i redattori di Kilombo Slow
2- Maggiore trasparenza per quanto riguarda le questioni di redazione (dimissioni, carte programmatiche, iniziative, discussione), attraverso mailing list
come da appello lanciato da:
http://senzatrama.blogspot.com
la discussione con tutte le versioni è qui:
http://www.kilombo.org/index
Commenti
Ma, a meno che non la faccia io stesso, non mi pare che a breve possa accadere qualcosa.
Sono gli sputasentenze come te, tronfi del proprio ego iper-espanso che alla fine uccidono le iniziative.
O, come suggerisci tu, dovrei fare il Principe ed elargire la mia benevolenza nei confroti di voi kilombisti morti di fame?
Ma in quel caso, spiegami, perché lo dovrei fare? Generosità? Bontà? Carità?
Per quanto riguarda la mia generosità, non meritava certo il titolo di questo post. I soldi che metto a disposizione per la gestione di kilombo.org sono tra i 50 ed i 100€ all'anno.
E si, a differenza di altri, ho la fortuna di potermi permettere una spesa del genere.
La mia domanda è, bisogna essere alla fame per essere degni di qualcosa?
Quindi se vuoi essere utile alla tua causa, rendere libero kilombo dai signori che come me lo controllano, incidentalmente eletti democraticamente (o scusa, io sono come berlusconi, sceso in campo con le mie tv, anzi il mio aggregatore), perché non fai qualcosa?
Nasce l'associazione, non c'è più nessun padrone. Semplice.
Secondo me i tuoi 100.000 euro starebbero bene in qualche ente di benefico. Ti libereresti dalle tensioni che hai dentro.
Non è che bisogna essere alla fame per essere degni di qualcosa. gente con i soldi ne vediamo tanta. Sarà strano ma ne vedo una quantità industriale che ha il cervello a sinistra (nelle discussioni tra amici) ed il portafoglio strettoa destra.
Guagliò, nun te incacchià...
Pensatoio
se seguivi il forum sulla questione associazione, lì qualcuno aveva fatto una stima dei costi per la gestione del contenitore (e non erano 100 euro, si parlava di qualche mogliaio).
Ho scritto 100.000 perchè ogni tanto mi piace prendere per il culo, un pò sull'onda di dolcetto scherzetto.
Questo signore ha aperto la mattinata con quel magnifico post, in cui da padrone delle ferriere, scriveva che lui Kilombo lo chiude. Poichè è un tema sensibile per molti compagni ho voluto rispondergli come si risponde ad un padrone.
@Supra
ti ringrazio "ancora una volta"del tuo banale contributo
25firme +2redattori.
ne servono 27 (e i redattori non si sa se valgono...ma ci siamo)
mi mancano due compagne sicure..che arriveranno.
io il mio l'ho fatto, la palla a voi :D
besos rojos
ladytux
besos rojos
ladytux