Il sindacato
I numeri sugli iscritti alla triplice li forniscono i sindacati. E' una sorta di autocertificazione che non ha alcun riscontro oggettivo. Un pò come nel caso dell'ultima consultazione.Secondo questi numeri su 11milioni 724mila iscritti, ci sono circa 5 milioni 719mila pensionati.Oggi un pensionato la tessera al sindacato la fa per utilizzare, anche, tutta una serie di servizi che in questo modo costano meno (dalla denuncia dei redditi, alla ricerca di una badante, ai problemi con il padrone di casa).Dopo i pensionati, il pubblico impiego è la categoria più rappresentata con 1 milione di iscritti.
Il sindacato è una strana bestia, ha un ruolo di mediazione collettiva pur non avendone i requisiti se non nel fatto che l'altro ti riconosca come tale.L'articolo 39 della costituzione dice che "l'organizzazione sindacale è libera" l'unico obbligo che può essere imposto è quello della registrazione presso uffici locali e centrali.Ad oggi nessun sindacato si è preoccupato di fare questo e nessuno ha mai sancito ufficialmente la rappresentatività di un sindacato.
Oggi il sindacato si occupa di massimi sistemi. Vuole regolamentare ed avere un ruolo negoziando le politiche economiche dei governi, partecipa a consigli di amministrazione di enti pubblici, partecipate e municipalizzate. Molti suoi uomini non fanno molta fatica a saltare la barricata e ad occupare molto tranquillamente posizione di potere sia nell'ambito del pubblico che del privato. I peggiori direttori del personale li ricordo tra ex sindacalisti.
Quando parlo di sindacato, oggi, mi riferisco non alla sua storia ed a quello che ha rappresentato nel passato, ma quello che rappresenta oggi. Oggi è un buon viatico a problemi di occupazione facendoti diventare un suo impiegato o funzionario, senza per altro garantirti i diritti dello statuto dei lavoratori. Ha la possibilità di garantirti lunghi periodi di distacco dal tuo luogo di lavoro e di alleviarti dalle fatiche dei comuni mortali, di fornirti un potere negoziale in azienda che opportunamente sfruttato può servirti alla lunga nelle relazioni con i tuoi capi.Insomma può garantirti una serie di "benefits" che alla lunga non puoi non accettare.
E' un formidabile organizzatore di business (cooperative) e di consenso.In questo modo è fonte di reti di relazioni e di potere.
E' dura fare il sindacalista da lavoratore e confrontarti con la struttura. le ragioni delle opportunità e della politica disegnano, il più delle volte, un corridoio stretto all'interno del quale districarsi. Il contenitore ti ingabbia e, ad un certo punto, capisci che in realtà non rappresenti più i tuoi colleghi in funzione delle loro istanze e della tua capacità di essere promotore e coordinatore di lotte.Rappresenti la loro politica (quella del sindacato istituzione), il loro modo di vedere la società e le sue relazioni, la loro capacità di stemperare e semplificare il conflitto. Sei diventato come il valium o come il bromuro. Pensare di cambiare le sorti o di incidere all'interno di questo "mostro" è roba da cristiani nel periodo di Nerone.Ci vuole molta fede. Oppure non resta altro che uscire dal carrozzone e guardarsi intorno e forse il panorama è meno desolante di quello che si possa immaginare.Ammesso che il valium non abbia già fatto il suo effetto.
Commenti
Inoltre pensare che tutti quelli che non hanno votato siano potenzialità non raccolte e non crumiri irriducibili mi sembra un po' capzioso. Ci sono quelli, ma ci sono anche questi.
Pensatoio
Penso che sia diventato un luogo in cui si gestisce consenso e non si fa sindacato. La questione dei crumiri non c'entra nulla E' solo una tua semplificazione.