Statistiche- si salverà l'Argentina? Test per futuri economisti
Questa è la situazione economica dell'Argentina in una fotografia sintetica fino al 2003.
Questo è quanto scrive il sole 24 ore sulla situazione in prospettiva.
"Il candidato alla presidenza argentina, Cristina Fernandez, moglie dell'attuale capo dello Stato, Nestor Kirchner, ha già iniziato il giro d'onore, tre mesi prima del voto: ieri era a colazione con il re di Spagna, Juan Carlos. Del resto, lei stessa non disdegna, come ha spiegato «Il Sole-24 Ore» del 17 luglio, di farsi chiamare "la Reina", la regina.
Largamente favorita per succedere al marito, che cosa è lecito aspettarsi, per gli investitori coinvolti nel 2001 nel default dei cosiddetti tango bond, da una Presidenta Kirchner? Chi ha ancora le vecchie obbligazioni presumibilmente dovrà attendere fin dopo le elezioni e sperare che la signora faccia quel che il marito non ha mai voluto fare, cioè proporre loro qualche accomodamento. Prematuro ipotizzare come si muoverà.
È più interessante invece osservare le ripercussioni già in atto per i risparmiatori che nel 2005 hanno accettato lo scambio proposto dall'Argentina dei titoli in default con nuovi titoli. Il taglio del valore nominale originario fu brutale: quasi il 70 per cento. Ma ai nuovi bond era attaccato un warrant, la cui cedola è legata all'andamento del Pil argentino. E siccome questo è andato a gonfie vele(+9,2% nel 2005, +8,5 nel 2006), la prima cedola ha rappresentato una vera ciambella di salvataggio per chi ha aderito allo swap.
L'aspettativa di una continua espansione ha fatto sì che il prezzo dei warrant, o titoli Pil, raddoppiasse nell'ultimo anno e mezzo. Da un paio di mesi a questa parte c'è stata però una brusca inversione di tendenza: la crescita è destinata a rallentare quest'anno al 7% circa e poco meno che dimezzarsi l'anno prossimo. Perché? Il sintomo più evidente sono stati i blackout energetici delle ultime settimane, che hanno semiparalizzato l'industria (per minimizzare i disagi alla popolazione in un anno elettorale) e la causa sono anni di investimenti insufficienti. Questi dipendono a loro volta dalla politica di blocco delle tariffe decretato dal Governo. I nodi stanno venendo al pettine nel momento meno propizio. Così come il tentativo di controllare l'inflazione non con la politica monetaria (anche i tassi alti sono impopolari), ma congelando i prezzi, o, ancor peggio, decapitando i vertici dell'istituto di statistica e manipolando gli indici dei prezzi.
È un caso che il rischio-Paese dell'Argentina, vicinissimo a quello del Brasile dopo lo swap, oggi sia più del doppio? Nestor Kirchner ha speso il suo mandato e i frutti di una ripresa e di una congiuntura eccezionale cercando di aggirare le leggi dell'economia: che non saranno ferree come quelle delle fisica, ma prima o poi finiscono per riaffermarsi. Districare l'Argentina dalle conseguenze delle azioni del marito toccherà alla moglie. Sperando che a pagarne il prezzo non siano ancora una volta i risparmiatori."
Se foste il presidente dell'Argentina cosa fareste?
Nelle leggi dell'economia sono contemplati i costi sociali?
Largamente favorita per succedere al marito, che cosa è lecito aspettarsi, per gli investitori coinvolti nel 2001 nel default dei cosiddetti tango bond, da una Presidenta Kirchner? Chi ha ancora le vecchie obbligazioni presumibilmente dovrà attendere fin dopo le elezioni e sperare che la signora faccia quel che il marito non ha mai voluto fare, cioè proporre loro qualche accomodamento. Prematuro ipotizzare come si muoverà.
È più interessante invece osservare le ripercussioni già in atto per i risparmiatori che nel 2005 hanno accettato lo scambio proposto dall'Argentina dei titoli in default con nuovi titoli. Il taglio del valore nominale originario fu brutale: quasi il 70 per cento. Ma ai nuovi bond era attaccato un warrant, la cui cedola è legata all'andamento del Pil argentino. E siccome questo è andato a gonfie vele(+9,2% nel 2005, +8,5 nel 2006), la prima cedola ha rappresentato una vera ciambella di salvataggio per chi ha aderito allo swap.
L'aspettativa di una continua espansione ha fatto sì che il prezzo dei warrant, o titoli Pil, raddoppiasse nell'ultimo anno e mezzo. Da un paio di mesi a questa parte c'è stata però una brusca inversione di tendenza: la crescita è destinata a rallentare quest'anno al 7% circa e poco meno che dimezzarsi l'anno prossimo. Perché? Il sintomo più evidente sono stati i blackout energetici delle ultime settimane, che hanno semiparalizzato l'industria (per minimizzare i disagi alla popolazione in un anno elettorale) e la causa sono anni di investimenti insufficienti. Questi dipendono a loro volta dalla politica di blocco delle tariffe decretato dal Governo. I nodi stanno venendo al pettine nel momento meno propizio. Così come il tentativo di controllare l'inflazione non con la politica monetaria (anche i tassi alti sono impopolari), ma congelando i prezzi, o, ancor peggio, decapitando i vertici dell'istituto di statistica e manipolando gli indici dei prezzi.
È un caso che il rischio-Paese dell'Argentina, vicinissimo a quello del Brasile dopo lo swap, oggi sia più del doppio? Nestor Kirchner ha speso il suo mandato e i frutti di una ripresa e di una congiuntura eccezionale cercando di aggirare le leggi dell'economia: che non saranno ferree come quelle delle fisica, ma prima o poi finiscono per riaffermarsi. Districare l'Argentina dalle conseguenze delle azioni del marito toccherà alla moglie. Sperando che a pagarne il prezzo non siano ancora una volta i risparmiatori."
Se foste il presidente dell'Argentina cosa fareste?
Nelle leggi dell'economia sono contemplati i costi sociali?
Commenti
1) Una crescita come quella degli ultimi anni è destinata inevitabilmente a diminuire. Essa si è basata molto su bassissimi salari (il sole 24 Ore questo lo dice ?) e sulle esportazioni di materie prime facilitate dall'alto valore del dollaro (causato in parte da continui acquisti di valuta da parte del governo)
2)La questione energetica sarà forse più facilmente affrontata con la costruzione delle infrastrutture necessarie per consentire l'arrivo di gas dal Venezuela (speriamo che la Banca del Sud subito cominci a funzionare)
3) Bisogna vedere cosa in concreto abbia causato la diminuzione della crescita (una diversa bilancia commerciale ? Una diminuzione dei consumi interni ?).
Bisogna vedere se è più importante esportare molto o se è più importante favorire l'acquisto di tecnologie da parte dell'industria locale.
Bisogna vedere se è possibile emettere nuovi titoli con una diversa combinazione tra valore nominale e warrant.
Bisogna vedere se è possibile sbloccare le tariffe, ma aumentare al tempo stesso i salari e gli stipendi reali.
O forse sarebbe il caso di sfruttare le riserve accumulate per investire in una politica industriale che consenta all'Argentina di produrre beni a maggior contenuto tecnologico (si approfitterebbe della tregua sociale per riconvertire l'economia)