Libertà di stampa e di informazione
"Fino al 10 marzo nei Tg, Gr e altri
format della rai ci sarà prevalenza dei
rappresentanti di Veltroni e Berlusconi
format della rai ci sarà prevalenza dei
rappresentanti di Veltroni e Berlusconi
ROMA
L’asse Partito democratico e Popolo delle libertà ha approvato, in Commissione parlamentare di vigilanza, un emendamento al testo di regolamento sulla par condicio televisiva che elimina «la parità di accesso» di tutte le forze politiche in campo per le prossime elezioni politiche in tutti i programmi di informazione, compresi i telegiornali e i programmi di approfondimento giornalistico.
Il relatore Marco Beltrandi, Rosa nel pugno, aveva invece proposto la piena «parità di accesso e di trattamento tra le diverse forze politiche» in tutti i programmi di informazione, appoggiato in questo dalle altre forze minori in campo per le prossime elezioni. La Commissione di vigilanza dovrà esaminare questa sera altri aspetti che riguardano i programmi di approfondimento informativo e le condizioni di accesso delle forze politiche ad essi."
Questo è quanto ci dice La Stampa. Viene da sorridere a pensare alla logica "vera" che è dietro all'attuale fase politica ed a quanti cadono in questa padella "legittimando" questo tipo di "democrazia".
Qui non si tratta di fare un sistema politico più efficiente ma solo di gestire quello che c'è seguendo nuove logiche spartitorie e di potere.
E' il parlamento, sono queste istituzioni il luogo in cui si garantisce parità di accesso e di confronto tra chi fa della politica?
Io penso di no. E' un simulacro, un contenitore vuoto di sostanza. Riconoscerne il ruolo in questo "vuoto" di pensiero e di progetti è un tragico errore per la sinistra antagonista ed alternativa.
L’asse Partito democratico e Popolo delle libertà ha approvato, in Commissione parlamentare di vigilanza, un emendamento al testo di regolamento sulla par condicio televisiva che elimina «la parità di accesso» di tutte le forze politiche in campo per le prossime elezioni politiche in tutti i programmi di informazione, compresi i telegiornali e i programmi di approfondimento giornalistico.
Il relatore Marco Beltrandi, Rosa nel pugno, aveva invece proposto la piena «parità di accesso e di trattamento tra le diverse forze politiche» in tutti i programmi di informazione, appoggiato in questo dalle altre forze minori in campo per le prossime elezioni. La Commissione di vigilanza dovrà esaminare questa sera altri aspetti che riguardano i programmi di approfondimento informativo e le condizioni di accesso delle forze politiche ad essi."
Questo è quanto ci dice La Stampa. Viene da sorridere a pensare alla logica "vera" che è dietro all'attuale fase politica ed a quanti cadono in questa padella "legittimando" questo tipo di "democrazia".
Qui non si tratta di fare un sistema politico più efficiente ma solo di gestire quello che c'è seguendo nuove logiche spartitorie e di potere.
E' il parlamento, sono queste istituzioni il luogo in cui si garantisce parità di accesso e di confronto tra chi fa della politica?
Io penso di no. E' un simulacro, un contenitore vuoto di sostanza. Riconoscerne il ruolo in questo "vuoto" di pensiero e di progetti è un tragico errore per la sinistra antagonista ed alternativa.
Commenti
Ma tu sei un compagmo più fattivo e mi hai anticipato.
Pensatoio
p.s. il commento su Frege era peccaso na'pigliata po' culo ???
il commento era solo scherzoso su un post serio. Mi sono dovuto impegnare molto a leggerlo e ci sono punti un pò oscuri.Ma dipende solo dal mio limite a riprendere un linguaggio che mi è sempre stato un pò ostico sin dai tempi del liceo.
Un abbraccio
Mario
Così tanto che la decisione di PD e PDl nè mi stupisce nè mi lascia particolarmente perplesso: è "normale".