Sionismo e semitismo

Il dibattito che si è svolto intorno alla presenza di scrittori israeliani alla fiera del libro di Torino ha posto al centro dello stesso una terminologia che, nel tentativo di stigmatizzare chi si oppone a quella presenza, mette assieme e confonde una serie di "significati" che finiscono con il produrre, "coscientemente" per alcuni ed in virtù di semplice ignoranza in altri, un polverone che serve a strumentalizzare una presa di posizione che, potrà non piacere, ma ha solo un senso politico ( e questo lo condivido) sull'uso che di quella presenza si fa per legittimare e dare per assodato un certo comportamento da parte dello stato Israeliano nei confronti della comunità palestinese.

Non ci interessa qui discutere di queste ragioni ma ridare un senso alle parole.
Intanto diciamo subito che l'antisemitismo non è associabile con l'antisionismo.

Cosa significa Sionismo?.
" Si indica con questo termine il movimento di ritorno alla Palestina che ha dato origine allo Stato di Israele. Il termine deriva da Sion, antico nome di una collinetta presso Gerusalemme che poi passò a indicare tutta Gerusalemme . I Palestinesi arabi contemporanei proclamano la lotta al Sionismo (spesso assimilato al colonialismo) non all'ebraismo per indicare che essi non si considerano nemici del popolo ebraico ma della costituzione di un loro stato sui territori arabi."

Cosa significa Semitismo?
"Con il termine Semiti si intendono tutti i popoli che parlano, o hanno parlato, lingue collegate al ceppo linguistico semitico (tra questi Arabi, Ebrei, Cananeo-Fenici, Cartaginesi, Maltesi).

Il primo a proporre una definizione del termine fu dato nel 1787 da Eichorn (Einleitung in das Alte Testam., Lipsia, II ed., I, p. 45) che volle rifarsi alla definizione biblica di Genesi X-XI, che indicava una serie di nazioni discese dal figlio del patriarca Noè, Sem.
Al di là delle imprecisioni bibliche (nei popoli parlanti idiomi strutturalmente riconducibili a un unico ceppo linguistico sono infatti elencati anche gli Elamiti della Susiana e i Lidi che parlavano altri idiomi, mentre non è citato il Cananeo), le analisi genetiche mostrano come i popoli genericamente indicati come i "semiti" condividano una notevole affinità che confermerebbe la discendenza da antenati linguistici comuni, malgrado vi siano stati inevitabili contributi ed influenze da parte di altri gruppi linguistici.
Il dibattito sull'esatto significato del termine è ancora aperto ma vi è un largo consenso nell'accettare che, da un punto di vista linguistico, il termine si riferisce oggi ad Ebrei, Arabi e alle genti che impiegano la lingua amarica e la lingua aramaica.
La forma negativa del termine antisemita è invece usata nell'accezione pura e semplice di anti-ebraico.
I popoli proto-semiti, antenati dei semiti del Vicino Oriente, si ritiene provenissero dalla Penisola Araba, anche se non mancano ipotesi su una derivazione mesopotamica in cui, col regno di Akkad, si ha conoscenza allo stato attuale della prima cultura linguisticamente semitica."

Detto questo, quali sono le origine dell'antisemitismo?

Per rispondere a questa domanda ci limitiamo a proporre alcune delle motivazioni che hanno prodotto e radicalizzato, nei secoli,pregiudizi e preconcetti nei confronti degli Ebrei.

"Nella storia della Germania l'antisemitismo ha trovato un'espressione particolarmente violenta e orribile. Ma non è certo una invenzione di Hitler, né è qualcosa nata e sviluppatasi solo in Germania.

Origine n°1:
Gli ebrei sono quelli che hanno crocefisso Gesù!
La più antica fonte dell'antisemitismo è cristiana: "Gli ebrei sono quelli che hanno crocefisso Gesù!". Per molti secoli la chiesa ha alimentato nel popolo questa convinzione demagogica che serviva a giustificare la persecuzione e l'eliminazione della "concorrenza" religiosa. La comunità religiosa degli ebrei era sparsa in tutta l'Europa, e costituiva sempre un corpo estraneo in una società in cui la chiesa voleva essere l'unica autorità, non solo religiosa, ma anche politica. Solo per la loro esistenza, gli ebrei erano un pericolo costante per una società medievale dominata dalla religione cristiana, il loro costante rifiuto di farsi cristiani era una specie di delegittimazione della validità universale della fede cristiana. Così è nato l'odio e anche la necessità di trovare una spiegazione "religiosa" per quest'odio. L'idea della "colpa collettiva" degli ebrei per la morte di Gesù fu praticamente la condanna a morte per decine di migliaia di essi. Questa convinzione si mantenne molto a lungo, a livello più o meno conscio, in vasti strati della popolazione.

Origine n°2:
Gli ebrei sono avari, degli usurai che si arricchiscono con i soldi degli altri!
Durante il Concilio laterano del 1215 il Papa Innocente III, un nemico giurato degli ebrei, fece rilasciare una serie di norme che dovevano segnare il destino degli ebrei per molti secoli. Vietò per esempio ai cristiani di prestare soldi contro interessi e consigliò di escludere gli ebrei dalle altre associazioni professionali. Successivamente, quasi tutte le associazioni professionali, riferendosi a queste leggi della chiesa, vietarono agli ebrei l'esercizio della loro professione e costrinsero questi a delle attività professionali (cambiamonete, prestasoldi etc.) che il popolo, comprensibilmente, odiava. Tutti, anche i contadini più poveri, dovevano rivolgersi prima o poi a un ebreo per farsi prestare dei soldi e ogni raccolta andata male portava a un odio crescente verso di loro. Ma anche gli imperatori avevano un gran bisogno di denaro, motivo per cui di solito i poteri imperiali erano molto più tolleranti nei confronti degli ebrei dai quali spesso dipendevano.

Origine n°3:
Gli ebrei non vogliono integrarsi nel mondo cristiano-occidentale!
Relegati da leggi religiose e civili nei loro ghetti, periodicamente perseguitati e anche sterminati, gli ebrei svilupparono una forte identità culturale che li fece sopportare e sopravvivere. Ma il loro essere diversi che si vedeva nel modo di vestirsi e in molte abitudini quotidiane, la loro "resistenza culturale", li rese ancora più oggetti di sospetti e di attacchi ingiusti. Colui che è diverso è tendenzialmente pericoloso. Questo vale oggi e valeva ancora di più per la società medioevale. Gli ebrei furono usati come capri espiatori per tutte le occasioni, furono resi colpevoli persino della peste che nel Trecento devastò mezza Europa: a Strasburgo, per esempio, furono sepolti vivi 2000 ebrei ritenuti responsabili di quella terribile epidemia.

Origine n°4:
Gli ebrei vogliono dominare tutti i paesi, per poterli manovrare secondo i loro interessi!
Questa è la versione più "moderna" dell'antisemitismo, è quella inventata dai nazisti per canalizzare e deviare i mille motivi di scontentezza e di rabbia del popolo contro una facile preda, per dare una semplice "spiegazione" alle molte ingiustizie nel mondo che molta gente non riusciva a spiegarsi. In tutti i governi, in tutte le organizzazioni internazionali si potevano trovare degli ebrei, anche in posizioni importanti, e così era molto facile trovare delle "prove" per questa assurda affermazione. L'antisemitismo doveva diventare così una lotta di tutti i popoli contro un nemico che minaccia tutti. Per essere giustificato, lo sterminio sistematico aveva bisogno di una motivazione più forte, più "politica" e non solo etnica o religiosa."

Probabilmente abbiamo molto da chiedere a noi stessi e preferiamo produrre confusione perchè le domande, a cui dovremmo rispondere, richiedono una "onestà intellettuale" che oggi non sono del mondo politico ed intellettuale.
Preferiamo delle scorciatoie e questo finisce per produrre significati che sono altro.Quindi l'antisionismo diventa antisemitismo nel suo significato peggiore facendo una equiparazione a cui, personalmente, non ho intenzione di sottostare.
Credo che la politica dello stato d'Israele sia una politica criminale perchè condotta con una logica "repressiva" che non ha nessuna scusante.
Credo che Israele e gli israeliani abbiano diritto ad uno stato così come di questo hanno diritto i palestinesi.
Non credo che si possa pensare di essere nella condizione di fare "retorica" e morale sui modi in cui una lotta di liberazione viene condotta.
Israele è nata dal terrorismo degli anni 30 così come storicamente tutti i movimenti che avevano l'obiettivo di affermare il diritto ad esistere per i propri popoli hanno fatto.
Bisognerebbe avere la voglia di fare di quelle esperienze "tesoro" ed impedire il loro riprodursi, ma questo è altro tema per altri tipi di leadership ed altro tipo di uomo.
Al momento accontentiamoci di ridare "senso" alle parole e responsabilità storica a chi quei termini ha usato e strumentalizzato.


Commenti

Anonimo ha detto…
Proprio perché vogliamo fare chiarezza sui temrini, allora diciamo questo. La posizione di chi critica la politica di Israele ma non nega il diritto all'esistenza di Israele non è affatto antisionista; è tanto poco antisionista che è, di fatto, la posizione di molti amici di Israele (incluso il sottoscritto) e anche di molti israeliani.
L'antisionismo è, invece, la posizione di chi nega il diritto all'esistenza dello stato di Israele, punto. Che non sia di per sé equivalente all'antisemitismo, è vero (in effetti, almeno in teoria, si può negare il diritto agli ebrei di avere un loro stato per le ragioni più varie); ma è pure difficile negare che, nella stragrande maggioranza dei casi, è motivata da ostilità nei confronti dell'ebraismo e degli ebrei.
mario ha detto…
Questi come li classifichiamo?
http://www.masada2000.org/shit-list.html
Anonimo ha detto…
Non saprei. "Questi" chi? (Quelli di masada.org sono estremisti alquanto coglioni - gente secondo cui ogni ebreo che critica Israele è un "self-hater" -, gli altri non so davvero, c'è dentro di tutto).
Anonimo ha detto…
Io sarei un antisionista, se lo Stato di Israele non ci fosse ancora. Ma c'è e non si può tornare indietro a 60 anni fa.
Sono però rigido sui territori occupati del 1967.
Ritengo che ci sia una lobby di persone che si autodefiniscono ebrei, anche se per me la rivendicazione di una nazionalità non ha molto senso.
Anonimo ha detto…
Egregio Amico veterocomunista, sono un veteroliberale. Di quelli che hanno visto i "liberali" diventare dei monopolisti liberticidi. Come tu vuoi far chiarezza con le parole io vorrei unicamente il ripristino del principio di Legalità. Per tornare all'argomento vorrei ( ancora) sottolineare un aspetto: in 60 anni la violenza reciproca tra Arabi e Israeliani non ha risolto il problema. Poichè non è pensabile lo sterminio di una delle due parti o di entrambe, sarebbe bello se si cominciasse a smettere di AMMAZZARE e si battessero altre strade.Dopo tanto tempo non credo sia possibile stabilire che abbia torto e chi ragione: è successo di tutto! Aggiungo che come Cristiano mi secca assai che delle mie necessità religiose in Terrasanta non importi nulla ai due Alti Contendenti e mi domando se non sia necessario interporre non solo un'ulteriore Forza multinazionale tra di loro ma che, magari, i Luoghi Santi vengano internazionalizzati. Se non sono in grado, gli Uni e gli Altri, di trovare una soluzione ragionevole forse potrebbe provarci qualcunaltro. Credo che laggiù non si rendano conto che dai oggi, dai domani, alla fine sarà proprio la Chiesa Cattolica con la sua visione millenaria che tornerà a installarsi laggiù...Che bel risultato!
Ciao a tutti
Prudentissimo

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