Signori non voto, nè con lo stato nè con le BR
Tra i tanti paradossi surreali e le motivazioni, più o meno comprensibili e contorte, sul perché si vota Antonio piuttosto che Peppino,ci metto anch'io un bel titolo di quelli che fanno alzare le antenne.
La mia è una posizione ideologica d'antan. Vecchia.
Penso che Silvio e Walter rappresentino due facce un pò diverse della stessa medaglia e che gli amici arcobaleno, dopo le note vicende di governo, abbiano bisogno di un sano ripensamento di quelle che sono le gerarchie e le facce con cui si presentano oltre che di strategia e di contenuti della loro proposta.
Il resto della sinistra alternativa prova a contarsi, in modo idiota, proponendo due simboli speculari rispetto ai quali mi sarebbe difficile scegliere, per cui non scelgo e li faccio affogare.
Però, osservo, che tra le tante opzioni praticabili una mi mancava: quella del dispetto. Propongo di votare un fascio (comune di Roma) o un ex funzionario di partito, ex comunista, ex socialdemocratico in compagnia di un ex radicale con il quale ha formato una bel partito nuovo di zecca che, fantasia, si chiama come quelli dell'altra sponda dell'oceano (anche loro probabilmente ex di qualcosa, forse ex imperialisti).
Io, che ex non mi considero, affermo in tutta semplicità che votare questa gente e questa marmellata ideologica non è una scelta "democratica". Non ci sono spazi di dibattito, non c'è possibilità di scegliere gli uomini e le donne e 15 /20 anni della loro storia stanno lì dimostrare che quello che dicono non lo pensano, non c'è una visione di società all'altezza degli eventi e non c'è una potenziale classe dirigente selezionata dal vivere comune a tanta gente.
Quindi votare perchè?
Per dare più possibilità a degli immigrati?Balle, quelli si attrezzano da soli e secoli di volontariato hanno risolto molte più questioni di tante leggi e parlamentari.Le sanatorie le ha fatte anche il Berlusca perché, al contrario, il culo alla zia novantenne avrebbe dovuto pulirlo lui.
Dare più possibilità ai lavoratori?Balle, quando hanno voluto sono usciti dai luoghi di lavoro ed hanno superato con forme incisive di lotta luoghi e formule di rappresentanza stantii. Come pensate sia potuto accadere che negli anni 70 i salari italiani erano i più alti d'Europa? Per carità cristiana?Ci sono volute le piazze Statuto ed i vari scontri alla corso Traiano.
Non è che fossero più evoluti e coscienti di quelli che affollano i grandi magazzini oggi, semplicemente non ce l'hanno più fatta.
Certo c'era un grande partito comunista, ma mica tanto d'accordo sul come si esprimevano certe rivendicazioni.
Ed ora cosa ci proponete di turarci il naso alla Montanelli e votare PD o di fare dispetto perché tanto vale il fascio?
Io a tanto non ci arrivo. Preferisco astenermi.
La mia è una posizione ideologica d'antan. Vecchia.
Penso che Silvio e Walter rappresentino due facce un pò diverse della stessa medaglia e che gli amici arcobaleno, dopo le note vicende di governo, abbiano bisogno di un sano ripensamento di quelle che sono le gerarchie e le facce con cui si presentano oltre che di strategia e di contenuti della loro proposta.
Il resto della sinistra alternativa prova a contarsi, in modo idiota, proponendo due simboli speculari rispetto ai quali mi sarebbe difficile scegliere, per cui non scelgo e li faccio affogare.
Però, osservo, che tra le tante opzioni praticabili una mi mancava: quella del dispetto. Propongo di votare un fascio (comune di Roma) o un ex funzionario di partito, ex comunista, ex socialdemocratico in compagnia di un ex radicale con il quale ha formato una bel partito nuovo di zecca che, fantasia, si chiama come quelli dell'altra sponda dell'oceano (anche loro probabilmente ex di qualcosa, forse ex imperialisti).
Io, che ex non mi considero, affermo in tutta semplicità che votare questa gente e questa marmellata ideologica non è una scelta "democratica". Non ci sono spazi di dibattito, non c'è possibilità di scegliere gli uomini e le donne e 15 /20 anni della loro storia stanno lì dimostrare che quello che dicono non lo pensano, non c'è una visione di società all'altezza degli eventi e non c'è una potenziale classe dirigente selezionata dal vivere comune a tanta gente.
Quindi votare perchè?
Per dare più possibilità a degli immigrati?Balle, quelli si attrezzano da soli e secoli di volontariato hanno risolto molte più questioni di tante leggi e parlamentari.Le sanatorie le ha fatte anche il Berlusca perché, al contrario, il culo alla zia novantenne avrebbe dovuto pulirlo lui.
Dare più possibilità ai lavoratori?Balle, quando hanno voluto sono usciti dai luoghi di lavoro ed hanno superato con forme incisive di lotta luoghi e formule di rappresentanza stantii. Come pensate sia potuto accadere che negli anni 70 i salari italiani erano i più alti d'Europa? Per carità cristiana?Ci sono volute le piazze Statuto ed i vari scontri alla corso Traiano.
Non è che fossero più evoluti e coscienti di quelli che affollano i grandi magazzini oggi, semplicemente non ce l'hanno più fatta.
Certo c'era un grande partito comunista, ma mica tanto d'accordo sul come si esprimevano certe rivendicazioni.
Ed ora cosa ci proponete di turarci il naso alla Montanelli e votare PD o di fare dispetto perché tanto vale il fascio?
Io a tanto non ci arrivo. Preferisco astenermi.
Commenti
Ma la marmellata si elimina solo col voto. E poichè il voto è fiducia, stavolta voterò Sinistra Arcobaleno fiducioso che dopo le elezioni Bertinotti (e con lui altre vecchie cariatidi) si levi dai coglioni e si apra una stagione di ripensamento della Sinistra Italiana.
Non cambierà un cazzo, ma tant'è.
bacio, dacia
Ma a votare io ancdrò.
Per evitare che qualcuno pensi che, siccome chi vuole cambiare stà a casa, si possa lasciare tutto a questa deriva.
se l'unica espressione del fare politica fosse il voto lo eserciterei.
Poichè, oggi, è esattamente l'ultimo modo non ci andrò.
Non ho idea di cosa molti di voi facciano nella vita, per quello che mi riguarda mi interessa di più il modo politico di agire di quegli operai che fanno sindacato come raccontavo un paio di post fa e come ho visto praticare ai ragzzi del centro sociale vicino a casa mia.
Io sono tornato a fare quello che facevo una volta, proprio per uscire dalla deriva e smettere di lamentarmi. Non per stare a casa