Guadagnarsi la pagnotta, compagni rifondaroli
Da :Repubblica
"Poco dopo ha preso la parola il governatore della Puglia Nichi Vendola, reduce da un successo personale all'assemblea di Firenze sul futuro della sinistra organizzata da alcuni intellettuali. Vendola ha messo in guardia da spaccature e lacerazioni, in questo momento letali. E ha avvisato: "Guai a chiudersi in un fortino. Dobbiamo rimettere in piedi una comunità a cui dare come orizzonte l'innovazione e non un fortino delle antiche certezze in cui rinserrarsi". "
Uno dei problemi di rifondazione è qui. Il reduce ha successo tra gli intellettuali e non se lo fila nessuno tra i proletari.Quando si parla di innovazione senza fare un solo esempio, semplice e chiaro,di cosa questo significhi continuiamo/no a fare solo esercizi di retorica.
C'è da chiedersi se Vendola si accorse di quella piazza vuota, a Roma, mentre un corteo rabbioso scorreva da un'altra parte.
La questione, compagno, è che nel fortino ti ci sei rinchiuso tu.Per tutto il tempo del governo Prodi.
Decenza vuole che molti di voi ritornino ad altre faccende.
Vale quello che ha detto Bernocchi per tanti che, come noi (la maggioranza), non li ha più votati"Dovranno tornare a guadagnarsi la pagnotta in mezzo alla strada,nei movimenti, che adesso non conoscono più."
"Poco dopo ha preso la parola il governatore della Puglia Nichi Vendola, reduce da un successo personale all'assemblea di Firenze sul futuro della sinistra organizzata da alcuni intellettuali. Vendola ha messo in guardia da spaccature e lacerazioni, in questo momento letali. E ha avvisato: "Guai a chiudersi in un fortino. Dobbiamo rimettere in piedi una comunità a cui dare come orizzonte l'innovazione e non un fortino delle antiche certezze in cui rinserrarsi". "
Uno dei problemi di rifondazione è qui. Il reduce ha successo tra gli intellettuali e non se lo fila nessuno tra i proletari.Quando si parla di innovazione senza fare un solo esempio, semplice e chiaro,di cosa questo significhi continuiamo/no a fare solo esercizi di retorica.
C'è da chiedersi se Vendola si accorse di quella piazza vuota, a Roma, mentre un corteo rabbioso scorreva da un'altra parte.
La questione, compagno, è che nel fortino ti ci sei rinchiuso tu.Per tutto il tempo del governo Prodi.
Decenza vuole che molti di voi ritornino ad altre faccende.
Vale quello che ha detto Bernocchi per tanti che, come noi (la maggioranza), non li ha più votati"Dovranno tornare a guadagnarsi la pagnotta in mezzo alla strada,nei movimenti, che adesso non conoscono più."
Commenti
Ma i movimenti di cui pontiichi sono davvero certi di essere vicini ai problemi della gente? Non ho mai condiviso la sfuriata pasoliniana sui giovani di Valle Giulia. Comincio a pensare però che Pasolini, da quel profeta che era, pensasse ai movimenti dei giorni nostri.
Ah dimenticavo, il tuo blog mi piace, però non mi pare molto lontano per mentalità da quegli intellettuali cui fai riferimento.
e chi ti dice che non conosco Vendola?
Penso che quel compagno sarà rigenerato da un pò di esperienza meno istituzionale. come molti.
per il resto, i movimenti non hanno bisogno della coperta di Linus rappresentata da Rifondazione per sapere con chi abbiamo a che fare.La questione è che rifondazione ha condotto una politica suicida proprio nei confronti dei movimenti, prima li ha strumentalizzati e poi se ne è semplicemente dimenticata di quelle istanze.
Perchè meravigliarsi se paga un prezzo?
Per il resto che ti devo dire? Valle Giulia e Pasolini?Può darsi,quando ci sono esplosioni di quel tipo ci trovi dentro di tutto. Io mi sono occupato di mirafiori e di case alla falchera qui a Torino e lì gente in maglioncino di cashmere ne abbiamo vista poca.
Pensi che questo sia un blog da intellettuale? Mah, mi dai troppo credito.E comunque con Vendola non ci "azzecca" proprio niente.Mi auguro che quelli giovani come te sappiano trovare le energie e la voglia di farle le cose e di farci vedere come.
Forse solo che non sarà nemmeno tropo facile per "quelli" tornare a ripulirsi nei movimenti, solo perchè costretti dalle contingenze a farlo.
ho amici che militano in Rifondazione e stiamo dalla stessa parte quando si assumono delle iniziative.C'è però un'area di soggetti molto più portati a privilegiare le "dinamiche" istituzionali piuttosto che a fare lavoro politico.
Quando si assume quella "dialettica" come punto di riferimento si fa fatica a mutare il linguaggio o semplicemente a discutere con chi ti rompe le palle con questioni che hanno come punto di riferimento la loro vita materiale.
Se il problema fosse solo una ricerca del colpevole, potremmo rigenerare il consenso in men che non si dica.
Penso, purtroppo, che la traversata sarà molto più complicata.Parte da come si farà militanza e su quali questioni si andrà a cercare il consenso tra le persone e con quali proposte.
Mi auguro che i soldi del partito siano spesi per aprire sedi ance solo di una stanza che testimonino lo sforzo di volerci essere sul territorio.
Se dovessi indicare un modo opterei per un approccio molto incisivo nelle questioni.
Nel mondo del lavoro ridiscuterei il ruolo delle cooperative e ne denuncerei l'effetto su chi ci lavora, andrei alla ricerca delle boite in cui si produce con il lavoro nero ed inonderei il quartiere con gli indirizzi ed i nomi degli imprenditori, picchetterei i cantieri dove non c'è sicurezza.
Nel sociale farei concorrenza al volontariato cattolico.
Sbatterei fuori i pusher dai quartieri. Insomma ricomincerei a tessere "una tela" sociale su cui lavorare "politicamente".Produrrei contenuti facendo.
Un pò di militanza vecchio stampo guardando ai nuovi soggetti con cui dividiamo lo spazio.
Un saluto