Paradisi esotici per investirori
A Ciudad Juarez ,ogni settimana, una donna sparisce e di lei non se ne sa piu' nulla.
Fonte www.mujeresdejuarez.org
Le cronache ufficiali parlano di piu' di 470 omicidi e circa 600 sparizioni.
Le vittime sono giovani di eta' compresa tra i 15 e i 25 anni . Molte di loro lavoravano come operaie nelle numerose fabbriche che assemblano, per societa' multinazionali, prodotti per l'esportazione (maquiladoras). Questi insediamenti industriali costituiscono la fonte principale di sostentamento per gli/le abitanti della citta'. Il salario delle operaie impiegate nelle maquiladoras, è di circa 4$ US al giorno per dieci ore di lavoro.
Le maquiladora sono stabilimenti industriali posseduti o controllati da soggetti stranieri, in cui avvengono trasformazioni o assemblaggi di componenti temporaneamente esportati da altri paesi industrializzati in un regime di duty free ed esenzione fiscale. I prodotti assemblati o trasformati vengono esportati all'estero.
Le maquiladoras attingono manodopera da una popolazione povera , malgrado tutti i vantaggi (fiscali, infrastrutture moderne e gratuite, salari bassi) riconosciuti a chi investe, i lavoratori non partecipano in nessun modo allo sviluppo della citta'.
I dati sulle infrastrutture urbane e sui servizi erogati indicano che il 14% della popolazione non ha un accesso diretto all'acqua potabile, ed il 44% delle strade sono ancora senza asfalto e prive di illuminazione notturna.
Le vittime sono giovani di eta' compresa tra i 15 e i 25 anni . Molte di loro lavoravano come operaie nelle numerose fabbriche che assemblano, per societa' multinazionali, prodotti per l'esportazione (maquiladoras). Questi insediamenti industriali costituiscono la fonte principale di sostentamento per gli/le abitanti della citta'. Il salario delle operaie impiegate nelle maquiladoras, è di circa 4$ US al giorno per dieci ore di lavoro.
Le maquiladora sono stabilimenti industriali posseduti o controllati da soggetti stranieri, in cui avvengono trasformazioni o assemblaggi di componenti temporaneamente esportati da altri paesi industrializzati in un regime di duty free ed esenzione fiscale. I prodotti assemblati o trasformati vengono esportati all'estero.
Le maquiladoras attingono manodopera da una popolazione povera , malgrado tutti i vantaggi (fiscali, infrastrutture moderne e gratuite, salari bassi) riconosciuti a chi investe, i lavoratori non partecipano in nessun modo allo sviluppo della citta'.
I dati sulle infrastrutture urbane e sui servizi erogati indicano che il 14% della popolazione non ha un accesso diretto all'acqua potabile, ed il 44% delle strade sono ancora senza asfalto e prive di illuminazione notturna.
Fonte www.mujeresdejuarez.org
Ciudad Juarez : citta' di frontiera, zona franca industriale, citta' violentaCiudad Juarez e' una citta' di frontiera che conta circa un milione e mezzo di abitanti ed e' situata in una regione desertica dello stato di Chihuahua al confine con gli Stati Uniti, a quattro chilometri da El Paso, Texas. Juarez sorge sulla linea di 3.500 Km di frontiera che separa il mondo sviluppato dal mondo in via di sviluppo: la sola frontiera al mondo ad avere questa particolarita'.
Ciudad Juarez attira le popolazioni povere degli stati dell'interno che arrivano a centinaia ogni mese alla ricerca di un lavoro o per tentare di attraversare il confine. Si stima che il 35% della popolazione economicamente attiva di Ciudad Juarez sia costituita da emigrati, sia uomini che donne.
Dopo la firma dell'ALENA, Ciudad Juarez e' diventata la piu' importante zona franca industriale di tutto il Messico. Nel 2003, c'erano 269 maquiladoras e 197000 lavoratori e lavoratrici.
Secondo le statistiche ufficiali nello stato di Chihuahua, le donne occupano il 48,3% dei posti di lavoro disponibili e hanno in media tra i 20 e i 22 anni ma si trovano anche delle minorenni (in Messico l'eta' legale per lavorare e' 16 anni).
A Juarez, il costo della vita e' paragonabile a quello di El Paso (Texas) MA i salari nelle maquiladoras non superano in media i 4$ US al giorno per dieci ore di lavoro. Nel 2003, il 18% della popolazione viveva nella poverta' piu' estrema, il 22% non aveva un servizio d'acquedotto e il 14% viveva senza acqua potabile. I nuovi arrivati si ammassano nelle bidonvilles costruite nella periferia della citta', istallandosi su terreni incolti che appartengono spesso a grandi proprietari terrieri.
La crescita incontrollata della citta' e' avvenuta senza uno sviluppo parallelo delle infrastrutture e dei servizi. Le maquiladoras attingono da questo stesso bacino di popolazione impoverita la mano d'opera di cui hanno bisogno ma non partecipano in nessun modo allo sviluppo della citta' malgrado tutti i vantaggi (fiscali, infrastrutture moderne e gratuite, salari bassi) di cui beneficiano. Un lavoro ingente sarebbe necessario e parecchie risorse finanziare dovrebbero essere stanziate solo per asfaltare le strade che ancora non lo sono (il 44%), senza contare l'illuminazione spesso insufficiente e l'organizzazione dei trasporti pubblici. Anche il sistema di trasporto destinato agli operai delle maquiladoras non e' sicuro. Non sorprende il fatto che molte ragazze scompaiano all'alba o la notte, all'uscita dal lavoro e anche in pieno giorno senza che nessuno se ne renda conto.
Ciudad Juarez e' una citta' violenta. Accoglie dal 1993, il cartello di narcotraficanti piu' potente del Messico. Attraverso Juarez transita l'80% della cocaina proveniente dalla Colombia e destinata al mercato americano. I narcotraficanti non hanno nessuna difficolta' a reclutare dei trasportatori che ricevono molto piu' denaro di quanto non potrebbero guadagnare sul mercato del lavoro formale.
A Juarez sono presenti piu' di 500 bande di strada che si dedicano ad attivita' criminali di ogni genere e spesso impongono ai nuovi membri lo stupro di una giovane ragazza per essere ammessi nel gruppo. I regolamenti di conto tra bande di strada rivali fanno registrare ogni giorno decine di vittime.
In questa citta', in cui il predominio maschile caratterizza ogni livello dell'organizzazione sociale, la violenza verso le donne si esprime tanto nell'ambiente domestico quanto in quello lavorativo, creando un facile contesto per gli assassini che possono contare sull'indifferenza assoluta.
Le statistiche redatte dal Centro di crisi di Juarez, Casa Amiga, indicano che il 70% delle donne che vi si rivolgono per cercare aiuto sono state picchiate dai loro mariti, mentre il 30% lo sono state da qualcuno che conoscevano. Nel solo 2001, sono state presentate 4540 denunce per stupro (12 al giorno). Ugualmente, le molestie sessuali e le minacce di licenziamento da parte dei supervisori e dei proprietari delle maquiladoras alle donne che rifiutano le loro avances sono un fenomeno corrente. La poverta' aumenta la vulnerabilita' delle giovani donne. La violenza che regna a Juarez sembra essere quindi il risultato di un insieme di fattori. Le statistiche nazionali del 1998 classificano Ciudad Juarez come la citta' piu' violenta di tutto il Messico.
Amnesty International, insieme ad altre Organizzazioni non governative, svolge da oltre un decennio una campagna per attirare l'attenzione mondiale sugli omicidi seriali di donne in Messico.
Ciudad Juarez attira le popolazioni povere degli stati dell'interno che arrivano a centinaia ogni mese alla ricerca di un lavoro o per tentare di attraversare il confine. Si stima che il 35% della popolazione economicamente attiva di Ciudad Juarez sia costituita da emigrati, sia uomini che donne.
Dopo la firma dell'ALENA, Ciudad Juarez e' diventata la piu' importante zona franca industriale di tutto il Messico. Nel 2003, c'erano 269 maquiladoras e 197000 lavoratori e lavoratrici.
Secondo le statistiche ufficiali nello stato di Chihuahua, le donne occupano il 48,3% dei posti di lavoro disponibili e hanno in media tra i 20 e i 22 anni ma si trovano anche delle minorenni (in Messico l'eta' legale per lavorare e' 16 anni).
A Juarez, il costo della vita e' paragonabile a quello di El Paso (Texas) MA i salari nelle maquiladoras non superano in media i 4$ US al giorno per dieci ore di lavoro. Nel 2003, il 18% della popolazione viveva nella poverta' piu' estrema, il 22% non aveva un servizio d'acquedotto e il 14% viveva senza acqua potabile. I nuovi arrivati si ammassano nelle bidonvilles costruite nella periferia della citta', istallandosi su terreni incolti che appartengono spesso a grandi proprietari terrieri.
La crescita incontrollata della citta' e' avvenuta senza uno sviluppo parallelo delle infrastrutture e dei servizi. Le maquiladoras attingono da questo stesso bacino di popolazione impoverita la mano d'opera di cui hanno bisogno ma non partecipano in nessun modo allo sviluppo della citta' malgrado tutti i vantaggi (fiscali, infrastrutture moderne e gratuite, salari bassi) di cui beneficiano. Un lavoro ingente sarebbe necessario e parecchie risorse finanziare dovrebbero essere stanziate solo per asfaltare le strade che ancora non lo sono (il 44%), senza contare l'illuminazione spesso insufficiente e l'organizzazione dei trasporti pubblici. Anche il sistema di trasporto destinato agli operai delle maquiladoras non e' sicuro. Non sorprende il fatto che molte ragazze scompaiano all'alba o la notte, all'uscita dal lavoro e anche in pieno giorno senza che nessuno se ne renda conto.
Ciudad Juarez e' una citta' violenta. Accoglie dal 1993, il cartello di narcotraficanti piu' potente del Messico. Attraverso Juarez transita l'80% della cocaina proveniente dalla Colombia e destinata al mercato americano. I narcotraficanti non hanno nessuna difficolta' a reclutare dei trasportatori che ricevono molto piu' denaro di quanto non potrebbero guadagnare sul mercato del lavoro formale.
A Juarez sono presenti piu' di 500 bande di strada che si dedicano ad attivita' criminali di ogni genere e spesso impongono ai nuovi membri lo stupro di una giovane ragazza per essere ammessi nel gruppo. I regolamenti di conto tra bande di strada rivali fanno registrare ogni giorno decine di vittime.
In questa citta', in cui il predominio maschile caratterizza ogni livello dell'organizzazione sociale, la violenza verso le donne si esprime tanto nell'ambiente domestico quanto in quello lavorativo, creando un facile contesto per gli assassini che possono contare sull'indifferenza assoluta.
Le statistiche redatte dal Centro di crisi di Juarez, Casa Amiga, indicano che il 70% delle donne che vi si rivolgono per cercare aiuto sono state picchiate dai loro mariti, mentre il 30% lo sono state da qualcuno che conoscevano. Nel solo 2001, sono state presentate 4540 denunce per stupro (12 al giorno). Ugualmente, le molestie sessuali e le minacce di licenziamento da parte dei supervisori e dei proprietari delle maquiladoras alle donne che rifiutano le loro avances sono un fenomeno corrente. La poverta' aumenta la vulnerabilita' delle giovani donne. La violenza che regna a Juarez sembra essere quindi il risultato di un insieme di fattori. Le statistiche nazionali del 1998 classificano Ciudad Juarez come la citta' piu' violenta di tutto il Messico.
Amnesty International, insieme ad altre Organizzazioni non governative, svolge da oltre un decennio una campagna per attirare l'attenzione mondiale sugli omicidi seriali di donne in Messico.
Il Messico
Il Messico e' una Federazione composta da 31 stati e da un distretto federale (Citta' del Messico).
Cosi' come la federazione e il distretto federale, ciascuno degli stati ha una costituzione propria e dispone di un sistema esecutivo, legislativo e giudiziario proprio. Ciascuno dei 31 stati e' suddiviso in un certo numero di amministrazioni comunali dotate a loro volta di un proprio potere esecutivo eletto.
In Messico ci sono diverse forze di polizia, ciascuna corrispondente a una delle diverse entita' amministrative quali la Federazione, gli stati, il distretto federale e le amministrazioni comunali.
Dall'inizio del mandato del presidente Vicente Fox, tutte le questioni legate alla sicurezza pubblica nazionale sono competenza del ministero della Sicurezza pubblica. La struttura fondamentale di questo ministero e' l'Ufficio del procuratore (la Procuraduria General de la República – la PGR). In ciascuno dei 31 stati si trova una Procuraduria General de Justicia del Estrado (PGJE).
Riguardo al funzionamento di questi organismi la Commissione interamericana dei diritti dell'uomo ha denunciato l'assenza di autonomia strutturale degli Uffici del procuratore rispetto al potere esecutivo federale ed ha richiesto al governo messicano di modificare questo stato di fatto.
La mancanza di coordinazione tra i corpi di polizia costituirebbe, secondo alcuni, la causa principale dell'elevato tasso di criminalita' a Juarez. Stupisce, pero', la perfetta convergenza tra i diversi gradi governativi, nel minimizzare il numero di omicidi e nel considerare le vittime le vere responsabili "perche' passeggiavano in luoghi bui e indossavano minigonne o altre mises provocanti...".
(Fonte: Nuestras hijas de regreso a casa (www.mujeresdejuarez.org))
Cosi' come la federazione e il distretto federale, ciascuno degli stati ha una costituzione propria e dispone di un sistema esecutivo, legislativo e giudiziario proprio. Ciascuno dei 31 stati e' suddiviso in un certo numero di amministrazioni comunali dotate a loro volta di un proprio potere esecutivo eletto.
In Messico ci sono diverse forze di polizia, ciascuna corrispondente a una delle diverse entita' amministrative quali la Federazione, gli stati, il distretto federale e le amministrazioni comunali.
Dall'inizio del mandato del presidente Vicente Fox, tutte le questioni legate alla sicurezza pubblica nazionale sono competenza del ministero della Sicurezza pubblica. La struttura fondamentale di questo ministero e' l'Ufficio del procuratore (la Procuraduria General de la República – la PGR). In ciascuno dei 31 stati si trova una Procuraduria General de Justicia del Estrado (PGJE).
Riguardo al funzionamento di questi organismi la Commissione interamericana dei diritti dell'uomo ha denunciato l'assenza di autonomia strutturale degli Uffici del procuratore rispetto al potere esecutivo federale ed ha richiesto al governo messicano di modificare questo stato di fatto.
La mancanza di coordinazione tra i corpi di polizia costituirebbe, secondo alcuni, la causa principale dell'elevato tasso di criminalita' a Juarez. Stupisce, pero', la perfetta convergenza tra i diversi gradi governativi, nel minimizzare il numero di omicidi e nel considerare le vittime le vere responsabili "perche' passeggiavano in luoghi bui e indossavano minigonne o altre mises provocanti...".
(Fonte: Nuestras hijas de regreso a casa (www.mujeresdejuarez.org))
Commenti