I camerati



Dicono che il tempo stempera le tensioni e che oggi non ha più alcun senso mettersi lì a fare le pulci al passato delle persone.
Sarà che mio padre, che ha 80 anni, è una memoria storica vivente e narrante di cosa è stato il fascismo per la mia famiglia, ma vedere Alemanno sindaco di Roma mi fa un certo effetto.
Io non credo che le persone abbiano la capacità di seppellire fino in fondo gli ideali per i quali si sono battuti.
Magari in mezzo a tanti si comportano e dicono cose ovvie.Certo, qualcuno si è talmente auto convinto di quello che racconta (ammesso che tra quello che si pensa e ciò che si dice ci sia una relazione coerente e vera) che quando lo osserviamo ci fa una certa impressione per come è cambiato.All'apparenza.
Poi quando gratti la scorza senti che le questioni sono sempre identiche ed immutabili nel tempo.
L'ordine, l'identità, lo spazio in cui si vive, la tradizione,la difesa dei valori,la patria, l'appartenenza, i camerati.

Raccontano di Alemanno come di uno dei leader della destra sociale. Io non ho mai capito bene di cosa si tratta quando si parla di destra sociale.Distinguono nel fascismo le diverse anime, quella popolare e rivoluzionaria e quella borghese.
Un po' come distinguere nella rivoluzione di Ottobre i soviet dagli apparati e dalle oligarchie.

Se fosse stato rivoluzionario il fascismo,e non conservatore, come mai servì bene gli interessi dei latifondisti o quelli della borghesia nel 22?
Perché si accanì così tanto, per ristabilire l'ordine, contro operai e contadini?Solo tra il 19 ed il22 le loro spedizioni punitive fecero più di 500 morti.

Perché il loro concetto d'ordine si ferma all'estetica? al non sopportare i poveracci, quelli che di solito appartengono alla classe degli ultimi?
Qual'è il popolo a cui fanno riferimento? quello delle borgate? ed allora perché hanno servito e servono i borghesi?

Nella retorica della destra c'è un filo nero che lega la sostanza di quello che sono stati con ciò che rappresentano oggi: uno strumento utile, simile ad un randello, da usare quando la società e la comunità è sufficientemente spaventata.
Hanno bisogno di costruire muri e cementarli con il terrore per poter operare al meglio. C'é bisogno di una società perennemente attaccata ai suoi "beni", da difendere ad ogni costo, per poter avere un senso ideologico.

Oggi ci sentiamo smarriti rispetto a quello che ci accade intorno. Vediamo una marea montante, fatta di intolleranza e di simboli che avremmo voluto veder seppelliti a piazzale Loreto.Li ritroviamo, un po' più rispettabili con le loro giacchette di taglio sartoriale, sempre uguali nella sostanza e nell'ideologia profonda.Occupano scranni, ottengono patenti di riconoscimento e parlano di percorsi ideologici che hanno prodotto mutamenti. Noi non ci crediamo.Pensiamo che continuino ad essere degli utili idioti.

Per riprendere un po' di quella memoria che vogliono seppellire ho riletto alcune delle motivazioni che portarono centinaia di persone, quelli che resistevano quando il fascismo era al suo apice, al confino a Ventotene.
Così, tanto per ricordare a chi oggi ha paura che c'è sempre qualcuno che cammina con la schiena dritta anche quando i più leccano il culo al potente di turno.E sono supini per questo.

Marinella Fiorentini 21 anni, fiorentina, al confino "perché sorpresa con altre compagne mentre accendeva lumi e disponeva fiori sulla tomba di un comunista.
Piero Ferrari, 24 anni, cinque anni al confino perché la polizia sospettava che dietro la sua indifferenza e passività si celassero sentimenti di accanito antifascista.
Igor Barra, 30 anni, contadino, al confino perché si era rifiutato di cambiare i nomi ai suoi figli
: Libertà, Libero, Libero Pensiero, Libero Amore, e Nuova Idea
Alessandro Morreale, 81 anni,ebreo, cinque anni di confino perché aveva al suo servizio domestiche ariane.
Luca Carenna, barbiere, al confino perché si era rifiutato di acquistare giornali fascisti per la sua bottega.
Flavio Addis, al confino perché non si era tolto il cappello durante la trasmissione del bollettino di guerra.


Commenti

Anonimo ha detto…
I Soviet inizialmente non erano gli apparati.
Sono stati progressivamente svuotati, ma all'inizio erano comunque un momento di mobilitazione popolare.
mario ha detto…
Infatti ho scritto "un po'come distinguere i Soviet da...."
Cloroalclero ha detto…
ho scritto un commento di 60 righe e nn me l'ha preso porca troia
ciao
Anonimo ha detto…
1) a me fa effetto la vittoria di alemanno perchè in realtà è la sconfitta di rutelli: roma è moderata, ma non di centrodestra.

2)io dico che sparite le ideologie rimangono intatti i cardini culturali: nel pd quello pseudo-comunistoide(del pci, non del comunismo in senso ampio), in an del msi, ex pnf. io credo che tacciare alemanno per fascista è ed p stato in campagna elettorale un grave errore, altrimenti nessuno può dir nulla quando berlusconi definisce veltroni comunista, eppure sappiamo che non è così(anzi, lui dice di non esserlo mai stato...politicamente no, ma culturalmente eccome, un comunista doc! e lo è ancora...)

3) il fascismo è stato un movimento confuso, che come il pd ha unito le esigenze di piu' gruppi cercando una sintesi che trovò solo nel nome del duce(come invece accade nel centrodestra con berlusconi, guarda un po), purtroppo se ne dovrebbe parlare di piu e meglio di fascismo, invece della retorica antifascista che non prende piu piede. nel fascismo c'erano i socialisti nazionali, cioè fascisti di sinistra, c'erano i reazionari(squadristi e affini), i conservatori borghesi(che si affiancano al fascismo per rimanere in auge al potere e avere favori, piu una frangia liberalconservatrice, che voleva ammorbidire la dittatura. addirittura anarchici si avvicinarono al fascismo, che fu tutto e niente. se spiegassimo bene alla gente queste cose, avremmo meno naziskin in futuro,s e invece continuiamo a sbandierare formalmente l antifascismo senza radicare culturalmente un identità antifascista nelle persone in futuro ci ritroveremo forza nuova al 5%...
mario ha detto…
@rigitans
1- a me fa impressione comunque che uno che ha radici nel fascismo sia sindaco di Roma.Che Roma sia moderata non mi consola, sapendo come alla prova dei fatti i moderati volgono le loro vele verso un approdo che a me non piace per nulla.
2- possiamo anche ristudiare la storia, cosa che mi appassiona, ma non deve sfuggire quello che delle azioni e delle idee rimane.Il fascismo fu un modo, per la borghesia ed il potere dell'epoca, di togliersi dall'impiccio di un movimento operaio che poneva questioni radicali, in un contesto storico che aveva come punto di riferimento la rivoluzione in Russia e ciò che accadeva in Germania.
Che ci siano stati personaggi che, da sinistra, hanno abbracciato quella causa non mi meraviglia, mi appassionano di più quelli che resistettero e che pagarono con la vita per quello o con la galera o con la semplice discriminazione.Faccio fatica ad immaginare che qualche artificio dialettico renda più interessante una ideologia che servì bene clero e padroni.
3- Roma e quello che accade nella testa della gente non fa altro che dimostrare come le semplificazioni sulla società, il richiamo all'ordine contro il disordine di chi non rispetta le regole (guarda caso solo un certo tipo di regole,magari contro chi occupa una casa solo perché non può pagarsi un affitto), la corporazione ed il suo interesse rispetto a quello della tua classe di appartenenza, non fanno altro che generare "Duci" che sintetizzano la necessità di dare a qualcuno la delega per sistemare le cose, solo perché analizzare ed elaborare proposte diverse richiede fatica.

Post popolari in questo blog

Meglio di così si muore

L'odio di classe