Poesie
Oggi non ho voglia di scrivere nulla.Lascio la costruzione del comunismo in un punto indeterminato dell'universo o del futuro "perché (come mi ha scritto Francesca in un commento qualche post fa) dico chiunque può augurarsi la distruzione del capitalismo, anche un fascista o un prete, soprattutto se mette il termine in un punto indeterminato del futuro".Capirete che, nella determinazione del punto e, cosa più importante, del come, abbiamo tempo di fare una passeggiata tra le cose più belle che ci siano capitate di ascoltare od osservare in questo peregrinare, pieno di tentativi, illusioni, vittorie e sconfitte .
Io mi sono messo alla ricerca di qualche poesia. Ce ne sono di meravigliose, qui mi limito a qualcuna di quelle che ogni tanto vado a riprendere.Accompagnato magari da qualche melodia un po' così, perché, al fondo, l'idea della rivoluzione è piena di malinconia per ciò che vorremmo che fosse e che in realtà non è.Come una poesia.
Io mi sono messo alla ricerca di qualche poesia. Ce ne sono di meravigliose, qui mi limito a qualcuna di quelle che ogni tanto vado a riprendere.Accompagnato magari da qualche melodia un po' così, perché, al fondo, l'idea della rivoluzione è piena di malinconia per ciò che vorremmo che fosse e che in realtà non è.Come una poesia.
“Con i poveri della terra voglio condividere il mio destino: il ruscello della sierra mi piace più che il mare”
Jose Marti
Io ti chiesi
Io ti chiesi perché i tuoi occhi
si soffermano nei miei
come una casta stella del cielo
in un oscuro flutto.
Mi hai guardato a lungo
come si saggia un bimbo con lo sguardo,
mi hai detto poi, con gentilezza:
ti voglio bene, perché sei tanto triste
- Hermann Hesse
L'Infinito
Sempre caro mi fu quest'ermo colle,
e questa siepe, che da tanta parte
dell'ultimo orizzonte il guardo esclude.
Ma sedendo e mirando, interminati
spazi di là da quella, e sovrumani
silenzi, e profondissima quiete
io nel pensier mi fingo; ove per poco
il cor non si spaura. E come il vento
odo stormir tra queste piante, io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pensier mio:
e il naufragar m'è dolce in questo mare.
- Giacomo Leopardi
Agonia
Morire come le allodole assetate
sul miraggio
O come la quaglia
passato il mare
nei primi cespugli
perché di volare
non ha più voglia
Ma non vivere di lamento
come un cardellino accecato
Ungaretti
Aggiunti su suggerimento di Mauro
È ridicolo credere
È ridicolo credere
che gli uomini di domani
possano essere uomini,
ridicolo pensare
che la scimmia sperasse
di camminare un giorno
su due zampe
é ridicolo
ipotecare il tempo
e lo é altrettanto
immaginare un tempo
suddiviso in piú tempi
e piú che mai
supporre che qualcosa
esista
fuori dall'esistibile,
il solo che si guarda
dall'esistere.
(Eugenio Montale, Satura; Satura II)
non perseguo nulla.
Illuso, porto il mio essere con me.
Non so di comprendere,
né so se devo essere,
niente essendo, ciò che sarò.
A parte ciò, che è niente, un vacuo vento
del sud, sotto il vasto azzurro cielo
mi desta, rabbrividendo nel verde.
Aver ragione, vincere, possedere l'amore
marcisce sul morto tronco dell'illusione.
Sognare è niente e non sapere è vano.
Dormi nell'ombra, incerto cuore.
Pessoa
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