Tremonti e la sua logica da ragiunat

"Tutti quei soldi sono andati a finanziare il sociale, altrimenti avremmo dovuto ridurlo"
Questo è un estratto di ciò che ha dichiarato Tremonti a proposito della tassa su banche, assicurazioni e petrolieri.
In più ha affermato che è vietato scaricare sui consumatori questo aggravio di costo, in quanto quei settori possono ben sopportarlo.
Facciamo una doverosa premessa, maggiori tasse per chi ha di più non ci impressionano per nulla. Anzi.
Noi preferiremmo veder tassati patrimoni personali ed asset patrimoniali.Oltre che una incisiva lotta alla evasione fiscale.
Le questioni che pongono le dichiarazioni del "compagno Tremonti" sono le seguenti:
a- come fa a controllare che i maggiori costi non vengano ribaltati sui prezzi?
b- come fa a dichiarare una cosa del genere ( e dove è la coerenza dell'affermazione) quando il suo governo, per la categoria dei trasportatori, ha stabilito un automatismo tra aumenti del prezzo del petrolio e prezzi del servizio.In sostanza più costa la materia prima più costa il servizio erogato.E secondo lui su chi si ribalteranno questi maggiori oneri? E' poi sicuro che il beneficio non vada solo alle grandi aziende lasciando nella "merda" i padroncini che sono la realtà di quel settore? Per rispondere bisognerebbe sapere come funzionano i meccanismi retributivi della filiera, ma lui questo lo ignora.
c- se pensa che il controllo è possibile, ne dobbiamo dedurre che una gestione "calmierata" di quello che è l'aumento generalizzato dei prezzi ha una sua logica politica e, quindi, si potrebbe fare?
d- perché dice che quei soldi servono a finanziare la spesa sociale?La dizione corretta probabilmente è "servono a coprire un buco per servizi che già diamo e quei soldi non aggiungono nulla e, quindi, non migliorano di un millimetro la condizione delle classi più disagiate"
e- sono i prezzi che rincorrono i salari (cosa che non avviene) o dovrebbe essere il contrario?
f- al di la' dei tecnicismi, che vengono utilizzati in funzione delle "mode", qual'è l'idea di società che ha il compagno Tremonti? Quella delle pezze o quella da riorganizzare strategicamente?

In buona sostanza, sommessamente osserviamo, abbiamo un problema di redistribuzione del reddito e della ricchezza oltre che di un modello di sviluppo che deve cambiare.Solo che quelle ricette e quelle soluzioni non risolvono nulla.

Commenti

pietro ha detto…
Sull'Espresso c'è un articolo che quantifica i risultati della tassa in questione: insignificanti nel 99% dei casi, l'unica società che pagherà un po di più è l'Eni, che pagherà 350 milioni di euro, ma il problema è che i profitti dell'Eni finiscono quasi tutti in dividendi azionari, lo stato incassa 30 miliardi di euro di dividendi dall'ENI, se la tassa no porterà aumenti di prezzi, basta che porti una diminuizione di dividendi e il risultato per le finanze pubbliche sarà negativo....

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