Fonte: pensatoio

Politically correct

Operai licenziati in India uccidono il responsabile locale dell'azienda italiana Oerlikon Graziano.




Ferruccio De Bortoli,
Maria Laura Rodotà ed Alain Elkann stigmatizzano la loro assoluta mancanza di stile : "Negli Usa pvendono il lovo scatolone e si vimettono sul mevcato..." dicono all'unisono.
Il leader della Cisl Bonanni si dissocia da questa iniziativa della Cgil e teme per la tenuta unitaria dei sindacati confederali.
Spartacus Quirinus e Valerio Pieroni inviano una mail a tutti e duecento gli operai licenziati avvertendoli che da questo momento sono sospesi da Kilombo

Commenti

Anonimo ha detto…
io ho brindato, dico solo questo....
Anonimo ha detto…
Guarda che sei vai avanti così inizio a compatirli!
;-)
Anonimo ha detto…
Eh eh eh...ma come li hanno giustiziati, col cappio?
mario ha detto…
Sembra sia stato appeso (che brutta questa,proprio brutta)
Sir Percy Blakeney ha detto…
OT dal mio blog visto che valent salvietta e la bisbetica in calore di avellino in assenza di visitatori deve per forza parlare di me.
Commento lasciato non so da chi:
Author : kilombo (IP: 83.225.11.231 , 83.225.11.231)
E-mail : kilombo@KILOMBO.ORG
URL : http://kilombo.org
Whois : http://ws.arin.net/cgi-bin/whois.pl?queryinput=83.225.11.231
Comment:
A calci in culo vi abbiamo buttati fuori e adesso è toccato anche quei due pirla pseudocomunisti. Siete patetici nel vostro piangere ovunque per essere riammessi. NON SUCCEDERA' MAI

You can see all comments on this post here:
http://www.vivereacomo.com/2008/09/25/per-i-visitatori-che-arrivano-dal-sito-di-dacia-valent/#comments

Te lo pubblico perchè pensi parli di te e korvo :-D quando dice "adesso è toccato anche quei due pirla pseudocomunisti"

Mi scuso per l'OT
Pietro_d ha detto…
Mario qui non c'è nessun livore, ma solo semplice rispetto...

ci fosse oggi un voto per l'espulsione voterei in modo contrario per te e korvo e favorevole per precariopoli (proprio per la differenza di comportamento).

pur sapendo che su alcune cose sei contrario cosa ne pensi di questi aggiustamenti alla carta?

1) eliminazione dal corpo votante dei sospesi;

2) limitazione a 2 mandati (e non candidature) consecutive la redazione (ho visto che hai fatto tua questa mia vecchia proposta... che però prima non ti piaceva...);

3) limitazione ad 1 post giornaliero dei blog multi autore (o portare tutti a due);

4) decadenza degli iscritti da Kilombo dopo un anno (ma anche più o meno) di Inattività. Naturalmente con garanzie per gli autori che verranno debitamente avvisati e potranno decidere di continuare ad essere iscritti o meno!
mario ha detto…
Pietro_D
allora:
sul punto 1 non sono d'accordo,mi limiterei a proporre le votazioni quando tutti hanno la possibilità di votare.
per quanto riguarda gli altri 2,3,4 o.k
io preferirei un post per tutti, ma non è importante.Toglierei la distinzione tra blog collettivi e no.
Sulla 4 credo sia di difficile gestione a meno che non ci sia qualcuno che, con un programma apposito che evidenzia l'inattività dopo tot mesi in automatico, se ne occupi.
Francamente non ricordo il contendere sul punto 2.Se è come dici te è la dimostrazione che non abbiamo il salame sugli occhi.
Aggiungerei tre questioni:
1- chi si è reso protagonista, da redattore, di scorrettezze nei confronti dei blogger (cancellazione post, taroccamenti vari etc) non si può più presentare per essere eletto.
2- darei un taglio diverso all'attività della redazione in tema di sospensioni.In sostanza la redazione puo' decidere (a maggioranza semplice) di sottoporre al voto del collettivo la sospensione di un blogger.Nel fare questo indica anche, con mail, le motivazioni e la durata della sospensione.Gli altri interventi (sospensione post, zona grigia) sono di sua pertinenza come adesso. In particolare la zona grigia è uno strumento redazionale.
3- farei votare al collettivo la possibilità di inserire sulla home page di Kilombo banner di sostegno a manifestazioni che hanno come obiettivo la sensibilizzazione di tematiche civili, non di partito.Il riferimento è, ad esempio, al gay pride
Pietro_d ha detto…
condivisibile, anche se sul punto 1 (mio) si potrebbe ovviare spostandosi sull'elettorato attivo dopo le decisioni del collettivo (come da te proposto).

il punto 4 (mio) potrebbe avere applicazione ad esempio se si riscontra l'inattività del blog registrato. Nel senso verificare il blog stesso non sia aggiornato da un certo periodo (anziché che non metaposti articoli)

sulle questioni avanzate da te sono in parte d'accordo.

punto 1: darei un margine di errore. Nel senso il primo errore è tollerato il secondo NO. ma bisognerebbe anche definire qual'è errore. Il redattore sottoposto a sospensione?!?

2: ok

3: ok
mario ha detto…
Per il punto 1-
si per dare una seconda possibilità.Circoscriverei, però, la questione ad azioni che in qualche modo hanno come oggetto post di altri soggetti.Non è facile trovare la formulazione corretta.
Per come la vedo io se, ad esempio, Pieroni ;-D viene sospeso per un post dal carattere "omofobo" credo che abbia tutto il diritto di presentarsi in redazione.Non è la stessa cosa se abusa della sua posizione per, in qualche modo, impedire che altri si esprimano.Esempio il post di stratex sul quale qualcuno era intervenuto cambiando il link.
La questione, in fondo, è quella di cercare di trovare degli escamotage che permettano di spostare su una dimensione di dibattito collettivo alcune scelte, e questioni, togliendo la redazione dall'imbarazzo di dover operare delle scelte che possono essere viste come frutto di semplice ritorsione.
la parte più delicata è proprio l'applicazione di questo articolo 10.
Credo, per chiudere, che anche le cose che ci stanno sullo stomaco e che non gradiamo leggere possano essere occasione di crescita e di dibattito e che in questa direzione dovremmo fare degli sforzi.
A me hanno insegnato, persone abituate a gestire scazzi e tensioni di gente in carne ed ossa, che il modo migliore per stemperare le tensioni è lasciare che la gente si esprima.Avere la costanza di argomentare ed essere li'.Costa fatica, ma è quello che fa la differenza.

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