Quell'aria di merda che si respira a Torino



Mettiamo in fila 4 avvenimenti e fatti che accadono nella città in cui vivo.

Partiamo dal primo.
Giovedì, all'angolo con via Garibaldi, sul Tram della linea 4 sono saliti i carabinieri ed i poliziotti, nove in tutto.Hanno chiuso le porte tra una fermata e l'altra, il blindato della Iveco era posteggiato lì vicino.L'operazione si è conclusa alla sera ed hanno portato via 20 persone.
Il tutto è accaduto in un silenzio irreale e la città, in quello spazio, ha osservato muta.Non indifferente, ma muta.
Di quei 20, dopo una notte passata in guardina, 5 sono tornati a casa (avevano dimenticato i documenti), 5 avevano lo status di rifugiati politici,5 sono stati arrestati (non si sa per cosa), e 5 sono stati accompagnati nel CPT di corso Brunelleschi.
Io i rastrellamenti li ho visti e subiti.In Salvador sulla strada per El Poy al confine con l'Honduras.In Guatemala nel quartiere 1 quando un giorno presi un bus che passava davanti all'ambasciata americana.A distanza di anni e di luoghi il modus operandi è lo stesso.

Secondo episodio.
I fratelli Giorgio e Maurizio Frau sono stati pestati da 10 carabinieri in borghese del 1° battaglione Piemonte a Moncalieri.Secondo quanto hanno raccontato i due, uno dei militari si è risentito per uno sguardo di troppo durante una cena di commiato presso la "Società Operaia" di Borgaretto.Il risultato è stato di fratture all'omero, lussazione di una scapola, lividi e contusioni vari.
L'intervista fatta al comandante del battaglione è una sequela di "c'è un'inchiesta in corso".
Facciamo l'ipotesi che quei carabinieri, quelli responsabili, siano gli stessi che si occupano dei rastrellamenti dei clandestini.Chi protegge quella gente se non capiscono subito di tenere lo sguardo fisso a terra di fronte a loro?
E se ci capita un controllo di documenti in cui siamo noi gli osservati proprio quando sono incazzati per lo stipendio di merda? Chi ci proteggerà?
Chi ci protegge in ogni caso, anche nel caso che siano rimandati a casa per sempre.

Terzo fatto.
Rispetto al terzo trimestre del 2008 la produzione industriale del distretto metalmeccanico di Torino è data in calo del 24,8%, l'occupazione del 15,7% e gli ordini export del 12,5% (previsione Unione Industriale).
Rispetto ad un'utilizzo del 10% della cassa integrazione, su tutte le aziende del settore, si è passati, nel giro di tre mesi, a quasi un quarto per un totale di circa 14.000 lavoratori.
In questa situazione nessuno si è accorto della detassazione dello straordinario fatta dal governo, così come nessuno parla più di produttività.In compenso sappiamo che gente come Bonanni saprà ben rappresentare gli interessi di chi, in questi frangenti, perde su tutti i fronti; diritti e salario.

Quarto episodio.
Questo mi coinvolge direttamente come testimone.
Di solito vado a comperare la frutta a Porta Palazzo.In questo luogo si affollano decine di banchi ed i prezzi sono bassi.L'acquirente è fatto per lo più da gente anziana, extracomunitari e massaie che abitano nei dintorni.
In attesa di fare il mio acquisto ho visto le seguenti cose:
1- Una persona paga con un biglietto da 10 euro. La fruttivendola chiede al suo socio di cambiare i soldi.Prende una banconota da 5 euro e 4 monete da 1 euro.Dà le quattro monete da 1 euro al compratore.Questi le dice" Ti ho dato 10 euro, mi devi ancora i 5 di resto".La tipa, mostrando la banconota da 5, "Mi hai dato questa!".Noi in coro" Non è vero, dagli i soldi".
2- Contemporaneamente il suo socio pesa frutta per 4 euro ad un anziano.Doveva fare 4 kg e sulla bilancia si marcavano 3,5 Kg.L'anziano mi guarda e fa"Ma sono io che vedo male o manca 1/2 Kg.?" In quel momento il "bottegaio" dice" Ti regalo una mela, contento?".L'anziano "Guarda che mi devi dare il peso giusto?" Il bottegaio "non vuoi le mele? e allora vaffanculo!".
Sollevazione generale nostra e mezza rissa (insulti tra i due fronti, bottegai dietro il banco e avventori sulla strada).Vi risprmio il fatto che il 90% di quelli che hanno un banco di frutta e verdura, a Porta Palazzo, non rilascia lo scontrino fiscale.

Che dire? Quando vado in giro per Torino mi accorgo che un sacco di cose sono cambiate, molte non ci sono più.
Poche piole dove vecchi e giovani si ritrovavano intorno al tavolo.Poche tute blu in giro per la città con la divisa sporca del nero dell'officina.Un sacco di gente che staziona, senza aver nulla da fare, davanti ad un Mc Donald o da Fnac.Molti in giacca e cravatta e la solita borsa a tracolla con il pc dentro.
Tutti di fretta.
In questa dimensione avanza una società fatta da individui che non riescono più ad alzare la testa.Ad elaborare nulla che non sia un comportamento arrogante e vessatorio.Una società che chiede sicurezza schiacciando quelli che sono più deboli e che ha, nello stesso tempo, comportamenti asociali e disgreganti.Comportamenti che ti portano a pensare che sei rimasto solo e che conviene girare armato.

Commenti

Anonimo ha detto…
Complimenti per il post.. sono un bloggher di Torino come te.. la nostra città è cambiata molto in questi anni e a volte non la riconosco più..

I miei figli spesso mi chiedono.. "ma com'era questa piazza quando eri ragazzino ?" .. ed io.. "uguale ma diversa.."

Se ti fa piacere segnalare i tuoi post ho aperto un social-news mio www.newstribu.com mi farebbe piacere averti nel gruppo..

Un saluto
activemax
mario ha detto…
Lo farò volentieri
Anonimo ha detto…
descrizione perfetta. Siamo in una società atomizzata e solitaria, senza più senso di classe. ti linko!
faustpatrone ha detto…
Altro esempio, più pulitino se volete, ma mi ha colpito forse perché più sottile...

vado al centro commerciale a comprare una fotocamera digitale tascabile. non una spesa enorme, ma neppure da poco: 169 euro. scelgo una delle fotocamere:

- "Vorrei questa".

il tizio dietro il bancone, più moscio che mai, mi dice:

- "Prendo la scatola"

torna e senza battere ciglio inizia a smontare con la chiavetta il modello in mostra. In pratica mi vuole appioppare il modello smanazzato e sbattuto che appendono al bancone.

Gli replico che vorrei una fotocamera nuova, non una usata, lasciata in prova.

Mi replica stupito che hanno solo quella.

Lo so che paragonato alle mille difficoltà della spesa di ogni giorno questo vi parrà strano. Ma riflettete un secondo: si tratta di un prodotto in qualche modo di pregio, si presume che vista la cifra ci sia una minima attenzione per il cliente.

Possibile che una grande catena (Euronics) che fattura milioni di euro sia così pitocca da rifilare come nuova una fotocamera smanazzata da tutti?

Stiamo alla frutta.
Anonimo ha detto…
Beh, così impariamo ad andare ai centri commerciali invece che ai negozi...

E' un mondo di merda da almeno quarant'anni. Le conseguenze sono persone di merda. Sia di qua che di là....
Pino Amoruso ha detto…
Ciao passo per un saluto e per invitarti a leggere l'ultimo mio post ed a diffondere l'iniziativa. Ora più che mai bisogna fare "rete"...

A presto ;)
Anonimo ha detto…
Porco cazzo
Anonimo ha detto…
stiamo tutti muti
perché?
per paura?
per indifferenza?
perché meditiamo una vendetta?

porco cazzo davvero.

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