Reprimere il dissenso nel silenzio generale

C'è una legge dello stato, la n° 1423 del 1956 articolo 4, che tratta del confino di polizia e che da ieri è stata applicata nei confronti di un sindacalista della CGIL a Palermo.La colpa di Pietro Milazzo è quella di aver protestato con 50 senza casa e di non aver permesso al sindaco, Cammarata, di salire sul carro della patrona.
Il questore gli ha inviato una lettera (R.R.) in cui lo avvisa che potrà far scattare le misure di prevenzione a causa della sua condotta. queste misure prevedono la sorveglianza speciale a Palermo o l'obbligo di soggiorno in un paese.
Il testo dell'articolo 4 recita:" coloro che, per il loro comportamento debbano ritenersi, sulla base di elementi di fatto, dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica e morale, la serenità, la sicurezza o la tranquillità pubblica".
Pietro Milazzo usa strumenti di lotta che sono patrimonio della sinistra.Contro le persone scomode si usa il diritto e norme di stampo "fascista" perché questo è il destino di chi lotta.
C'è, però, una sinistra silente fatta da codardi che permette che tutto questo avvenga nel silenzio forse perché loro sono i primi ad ver la coscienza sporca?

Commenti

Anonimo ha detto…
Eccome se c'è.
Ed è la principale "sinistra" del nostro paese.
Anonimo ha detto…
Mi lascia molto più perplesso che ancora si facciano i giri sui carri delle varie "patrone". Credo che Gesù avesse un'idea ben diversa del divenire dell'umanità.

Al solito, il patrimonio di "certa" sinistra è quello di ledere le libertà degli altri. Ci si ritrova a ricommentare allo stesso modo del post sugli scioperi. Ma perchè se si metteva di lato con un bello striscione alto non otteneva la stessa visibilità?
mario ha detto…
Fucsiaman,
il tuo modo di intendere lo sciopero e la protesta fa tenerezza.La prima libertà lesa, in quel frangente, è il diritto a vivere decentemente da parte di 50 famiglie.
Capisco che ragioni come la contessa di quella famosa canzone ma sai come è? la gente si incazza e diventa poco formale in certi frangenti.Specie quando è povera.
faustpatrone ha detto…
Fucsiaman, facciamo così: tu vai da quelle 50 famiglie e gli spieghi la tua visione del mondo, incluso il rimprovero per aver rotto i coglioni al sindaco.

ci mancherebbe.

poi però non meravigliarti se ti tirano in faccia un sanpietrino. o almeno abbi il coraggio di TROVARTI IN CERTE SITUAZIONI.

non voglio arrivare a dire che l'unica strada è l'esproprio proletario, perché credo anche io che, specialmente quando a subire i danni delle rivolte sono sempre altri poveracci leggermente più fortunati, vada tutelata la proprietà privata.

però come sindaco e come questiore io darei le dimissioni e mi vergognerei per questo.

come uomo non ne parliamo, ma credo sia dovere di un sindaco prima affrontare e risolvere un problema e poi casomai incazzarsi per i modi con cui è stato sollevaTO.
ladytux ha detto…
@mario... passa che la palla sta tutta a voi. besosrojos
ladytux
Anonimo ha detto…
mario, a proposito di censure...se le fa(se le facesse, lui dice che non è vero) precariopoli come la mettiamo?
mario ha detto…
La mettiamo molto male.Anche se uno come Antonio, che non ha problemi a scrivere ti aspetto sotto casa (è una metafora), non mi sembra fatto in quel modo.
Se non gli piace un commento ti manda a cagare senza tanti problemi, leggi come commenta i post dei fasci che gli scrivono.Non censura quelli perché dovrebbe farlo con uno di noi?
Vero Anto'?;-D
Anonimo ha detto…
Amici, io lavoro e pago il mutuo. Quindi abito una casa ancora al 40% della banca.
Babbo, impiegato statale, mamma casalinga, due figli a Roma negli anni sessanta. Unico stipendio, dimezzato dal fitto. Vita grama. Eppure ce l'ha fatta. Anche a morire.
Non ignoro le conseguenze che portano 50 famiglie ad essere senza casa e quindi il loro stato d'animo. Certamente, a questo mondo, non è la Società (carneade, cos'era costei?) a condizionare i singoli ma il viceversa. Siamo liberi di provare, fare, andare, tornare. Vedo che sono 50 famiglie e non 500 o 5000 o 50 milioni. Evidentemente il loro è un caso particolare, visto che tutti gli altri erano lì per il Santo e non per protestare.
Ognuno è conseguenza delle proprie scelte e del proprio impegno. Altrimenti così si giustifica tutto e nessuno si assume le responsabilità del proprio vivere. Chi sono costoro? Perchè si trovano in quella situazione? Cosa hanno fatto nella vita per arrivarvi? Non bisogna solo vedere il punto di arrivo, ma anche il percorso, altrimenti chi è "virtuoso", chi si impegna, chi studia, chi è costretto a viaggiare per lavorare, emigrare, chi si alza la mattina presto per andare in fabbrica, fanno la figura dei coglioni. Che vuoi che sia: basta andare dal Sindaco e spaccare tutto e ottieni lo stesso. Chi te lo fa fare a impegnarti nella Vita? io sono dell'avviso che se sbagli paghi e i cocci sono tuoi. Punto. Poi, detto questo, andiamo allora ad analizzare caso per caso chi sono questi e come mai si trovano in tale condizione.
Ma questo non vuol dire che bisogna ignorare la protesta. Il Sindaco, ahimè come molti, è impreparato al suo compito. Quella protesta neanche doveva arrivare in piazza. Doveva essere affrontata prima.
Fatto sta che comunque gli altri siano incazzati (a ragione o a torto), se qualcuno viola la Legge (che esiste) ne risponde di conseguenza.
La prossima volta che un cliente non mi paga con la scusa che ha dei problemi, vado in una sede di Rif. Com. e spacco tutto. Visto che la colpa è sempre della Società che non mi difende, mi sento autorizzato a prendermela con chiunque...
mario ha detto…
fucsiaman,
guarda che nessuno ha spaccato niente.
La protesta era pacifica e, come saprai, si fa anche con i sit in.
Rimane l'atto intimidatorio nei confronti di chi "disturba".Quello è il punto.Ed il fatto che ci siano delle norme non significa che siano giuste a prescindere.Fosse cosi' vivremmo ancora con la legislazione degli Asburgo.
Mi sembra troppo semplice dire, anche, bisogna guardare al percorso individuale se....che vuol dire?Secondo la tua teoria se sulla faccia della terra c'è qualche miliardo di persone che ha problemi seri di sopravvivenza è perché non si danno da fare e pensano solo a rompere i coglioni?
Poi, nella sede di Rif. troveresti poche cose.Andrei in quella del PD o del PDL;-)
p.s.
guarda che Furio è di destra sul serio, mica per finta.
faustpatrone ha detto…
Ognuno è conseguenza delle proprie scelte e del proprio impegno. Altrimenti così si giustifica tutto e nessuno si assume le responsabilità del proprio vivere. Chi sono costoro? Perchè si trovano in quella situazione? Cosa hanno fatto nella vita per arrivarvi? Non bisogna solo vedere il punto di arrivo, ma anche il percorso, altrimenti chi è "virtuoso", chi si impegna, chi studia, chi è costretto a viaggiare per lavorare, emigrare, chi si alza la mattina presto per andare in fabbrica, fanno la figura dei coglioni. Che vuoi che sia: basta andare dal Sindaco e spaccare tutto e ottieni lo stesso. Chi te lo fa fare a impegnarti nella Vita? io sono dell'avviso che se sbagli paghi e i cocci sono tuoi.

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non posso darti torto al 100% fucsiaman, ma neppure ragione. quello che mi preoccupa è la certezza con cui attribuisci a quelle 50 famiglie la responsabilità delle loro difficoltà.

hai ragione nel dire che prima di gridare degli slogan dovremmo conoscere la realtà nei dettagli.

e conosco molte persone che si sono imprudentemente e stupidamente mangiate il danaro o le risorse, o le possibilità, e poi fanno presto a frignare miseria.

però credo che la maggioranza dei casi di disperazione e violenza è realmente frutto NON di scelte indivisuali stupide ma di un criminale sistema di produzione e distribuzione della ricchezza.

e credo che sia dovere di chi presume di governare una città - sindaco e questore - rispondere con con la repressione ma con l'ascolto.

almeno per iniziare.

e invece si preferisce ignorare ogni protesta, bollarla come crimine e procedere senza intervenire.

io sono sicuro che tu come noi vieni da una realtà di persone, padri e madri che hanno fatto e fanno sacrifici. proprio per questo, e proprio perché credo che tu, come tuo padre vi siate rotti il culo per vivere, e tu tuttora fatichi seriamente, mi dispiace vederti pronto a schierarti senza se e senza ma dalla parte opposta a quella dei disperati.

credo che anche il prossimo si meriti un minimo di fiducia e solidarietà.

perché si fa presto a finire nella merda e a non trovare nessuno che ti ascolti.

ciao. senza alcun rancore.

@ Mario

guarda che gli Asburgo non erano poi così pessimi. furono loro ad abolire la tortura giudiziaria per es. in Lombardia, mentre altri principi italiani erano fermi ai vecchi sistemi... comunque gli attuali governanti fanno rimpiangere gli Asburgo.

ciao.
Anonimo ha detto…
Bah, guarda io ho votato PdL e frequento (e sono frequentato da) persone agli alti livelli del PD. Non ho (più) ideologie. Credo in Dio e nella Giustizia, poco negli uomini in quanto tali ed ancora meno nelle masse, molto nella Ragione e nella Volontà.
Detto questo, concordo sul fatto che ogni difficoltà vada ascoltata e aiutata. Nello spirito di civiltà e di solidarietà.
Il sindaco ha sbagliato. E questo è chiaro. Ma al Sud succede di peggio.
Detto anche questo, non sopporto le arroganze. Quindi anche se con una certa parte di ragione, se qualcuno commette un'arroganza, per me passa subito dalla parte del torto. Madre Teresa ottenne ciò che ottenne con la massima umiltà ed educazione, nonchè fermezza. Erano più o meno di 50 i malati curati da lei?

p.s.: non esiste più destra nè sinistra. Non esistono più padroni e dipendenti. Dipendiamo tutti ed in toto dal sistema consumistico che giova a pochissimi, ben lontani da noi. Pensare ancora a schieramenti "colorati" mi fa sorridere. E' da vecchi....
mario ha detto…
Fucsiaman
l'ideologia di quelli che dicono che non esistono padroni è più vecchia del Marxismo.Dov'è la novità?Se queste sono le idee nuove ...
Te la ricordi la favoletta che parlava della società come di un corpo in cui tutti devono dare il loro contributo e che se si ferma una parte, per una rivendicazione, porta problemi anche a se oltre che danneggiare gli altri?Sai di che epoca era, vero?
Lo dicevano in tanti ed il motivo era sempre e comunque quello di garantire privilegi a chi stava ed è all'apice della piramide.Che tu abbia una visione "cattolica" dei rapporti tra le persone e le classi sociali è evidente.Anche la filosofia di fondo che permea una visione del genere è vecchia come l'uomo.A confronto uno come Manzoni sembra un'avanguardia.Subisci il tuo destino perché ci sarà il regno dei cieli che ci attende.
Che non esistano destra e sinistra è un'altra semplificazione.Una moda.Come le mode e le certezze che stanno smantellando in questi giorni.
Anonimo ha detto…
mario, mi daresti la tua mail per piacere? così almeno per certe quetsioni non sono costretto a postare direttamente sul tuo blog. ciao
Anonimo ha detto…
Beh, se tu vedi ancora destra e sinistra avrai degli occhiali un po' strani.... eheheh
Io non la vedo, e non mi sento più scemo di te. Quindi si cercano analisi diverse.
Il messaggio cristiano non è ciò che dici tu. Ed io ne sono il meno esemplare. Ma è troppo lungo da affrontare qui.
Il dopo è solo la continuazione del presente e del prima. E' una energia che ci percorre e ci "ritrova". Dobbiamo quindi elevare la dignità della nostra vita dandole una dimensione superiore alla pura animalità. Tutto qui. In fondo aveva ragione anche Marx....
mario ha detto…
Basta che ti fermi ad affermare, come fai, che si cercano analisi diverse.Senza aver la pretesa di scrivere che "destra e sinistra con esistono".E' un paradosso il fatto che io e te siamo la dimensione esatta di come quella affermazione sia falsa.E non c'entra nulla essere scemi.
Per il resto, certo il messaggio cristiano è una roba lunga ed ognuno ci può mettere dentro quello che vuole da S.Francesco a Marcinkus.E' come per il marxismo da Lenin a Stalin.Rimane come siamo noi e come interpretiamo e rendiamo nobili, con i nostri comportamenti,le idee.Quelli che osservano te e me (nella nostra vita)se ne faranno un'idea.Mi è capitato di apprezzare gente che non si dichiarava di sinistra per come si comportava nella sua dimensione sociale.Più comunisti o socialisti, nel fare, di ciò che potevo raccontargli io.Ed anche il contrario.Quindi, abbi fede e datti tempo.Magari sei un rosso un po' represso e non lo sai;-)
faustpatrone ha detto…
Dal mio punto di vista, chiunque insorge perché si sente defraudato, derubato o ingannato, con la violenza, non è un arrogante ma una persona che combatte per la giustizia sociale. con i mezzi che crede.

Madre Teresa ha scelto la sua strada: non violenta? benissimo, cazzi suoi.

liberissima.

come libero ognuno di scegliere se imbracciare un fucile o un rametto d'ulivo se crede di batersi al meglio così.

io appartengo a quella razza di persone che costrette a scegliere, sceglierebbe il fucile.

io non sono come Madre Teresa, ma non per questo mi sento meno a posto di lei.
Anonimo ha detto…
non so... Non so cosa imbraccerei io.
Ma se imbracci il fucile non aiuti chi sta male, perchè anche se vinci la rivoluzione, avrai creato altre vittime, a causa della guerra, lasciando al loro destino quelle che potevano essere aiutate diversamente.
Madre Teresa è il simbolo dell'aiuto disinteressato che è la cosa piùnobile che l'Uomo (quelo con la U maiuscola) può fare nella Vita (quella con la V maiuscola).
Pensare di "aiutare" qualcuno con i fucili, oltre che essere stato storicamente smentito dai fatti, è un ossimoro vero e proprio.
Il fucile spara.
Nella rivoluzione dei garofani portoghese i fucili non spararono.
"solo chi ha idee deboli, ha bisogno di armi forti"
fucsiaman 2008
Anonimo ha detto…
Fucsiaman, ma tu credi a Madre Teresa? Ma credi che veniamo dalla montagna del sapone ?
Per una visione più complessiva del fenomeno leggersi anche il libro di Hitchens, giusto per vedere quanta violenza permetta la nonviolenza
http://www.uaar.it/ateismo/opere/47.html
Anonimo ha detto…
Beh (non so cosa sia la montagna del sapone, sono rimasto ai vecchi modi di dire, tipo osso al naso ecc.intendevi questo?) a Madre Teresa mica bisogna credere. E' esistita e ciò che ha fatto è innegato e innegabile a meno di non volersi pascere in una ristretta schiera di revisionismo a rovescio in cui tutto ciò che è globalmente inteso (quel poco che c'è) "bene" diventa male.
Lei (e chi come lei) è "bene". Non vedo altre interpretazioni. Chi fa "bene" oggi è chi aiuta gli altri in modo disinteressato. Ed anche qui non vedo come non si possa essere d'accordo. A meno delle solite distinzioni di tipo elitario.
L'alternativa è l'egoismo infinito del capitalismo e dell'ateismo, entrambi troppo impegnati a valorizzare chi il denaro chi l'uomo, lontano da ogni etica di collaborazione e soprattutto di solidarietà.
Che male ha fatto allora Madre Teresa?
Chiediamolo alle migliaia di "intoccabili" ora in vita grazie a lei, il cui stato sociale le ideologie materialistiche non sono riuscite neanche a scalfire.
Dov'era Hitchens quando i lebbrosi chiedevano aiuto? A scrivere i suoi libelli stipendiato da Vanity Fair mentre si faceva di alcool?
Com'è possibile dare tanto credito a un elemento come lui e non darlo a chi ha passato la propria vita in mezzo ai malati?
L'ex ebreo Hitchens potrebbe morire anche domani e se ne accorgerebbero forse solo i suoi tre figli, la moglie ed il fratello.
Della morte di Madre Teresa se ne è accorto il mondo intero.
Questa la differenza tra una santa e un truffaldino che per comprarsi il vermouth deve pur scrivere qualcosa.

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