Tizio, Caio e Peppino
Tizio ha raccolto soldi da una pluralità di Caio. A questi, Tizio, promette che pagherà un compenso per quel deposito.
Con quei soldi Tizio inizia a fare prestiti ad altri Caio.Questi iniziano ad usare quei soldi per iniziare (finanziare) le loro attività.Per questo uso dei soldi , che in realtà sono dei Caio di sopra, Tizio chiederà il pagamento di un interesse sul denaro prestato e per farsi garantire, in ogni caso, il capitale (che non è suo) chiede a costoro di impegnare quello che hanno.
Queste attività permettono ai Caio di impiegare altri Caio, che per il loro lavoro riceveranno dei compensi.Questi compensi andranno in custodia da Tizio in quanto è poco sicuro tenere quei soldi sotto il materasso.Per tale operazione Tizio pagherà a costoro molto poco per il possesso ed uso del loro denaro.In compenso chiederà a loro molto per la gestione (dei loro soldi.)Così come gli altri Caio pagheranno molto poco il loro lavoro, ma questa è un'altra storia.
Ad un certo punto Tizio ha un'idea brillante.Perché non creiamo da tutto ciò un mondo parallelo all'interno del quale tutti possano arricchirsi?
Allora Tizio mette insieme un po' dei titoli che garantiscono i prestiti fatti ai vari Caio, per iniziare le loro attività, e li colloca sul mercato.Li chiama obbligazioni.Per fare questo inventa un marchingegno mediante il quale Caio (che è diventato grande ed influente ed imprenditore di successo) grazie al buon nome della sua società rastrella soldi che dovranno servire a finanziare gli investimenti della stessa (così dice lui).
Lui, Tizio, colloca un po' di pezzi di carta in cui scrive "alla scadenza ti restituisco i 10 euro prestati, per il periodo del prestito ti pago 0,5 centesimi di euro".In questo modo incassa i soldi (che trasferirà a Caio) del valore di quei titoli e trasferisce pezzi di carta(in realtà neanche quelli).Poiché Tizio è un genio si fa pagare delle commissioni dal primo Caio per il collocamento e dagli altri Caio (che da adesso chiameremo Tapini) altre commissioni per l'acquisto dei pezzi di carta.
Vorrete mica mettere in dubbio l'onorabilità di Tizio e del suo amico Caio.Che intanto sono diventati amiconi.
Ad un certo punto a Tizio e Caio si aggiunge Peppino.Peppino ha studiato tanto ed ha fretta di crescere.Gli piacciono tanto le luci ed invidia l'ufficio spazioso e la macchina del suo amico Caio.
Peppino è anche amico di Caio e sa che presso Tizio ha un po' di soldi suoi e, nello stesso tempo, anche un po' di debiti della società.
Allora Peppino dice a Caio "senti, io compero una casa, per questo ho bisogno dei soldi di Tizio che è amico tuo.Questa casa poi la vendo a te ad un valore maggiore.Quindi restituirò il prestito al tuo amico Tizio e quello che guadagno lo dividiamo in tre.Per comperare la mia casa per te sarà sufficiente chiedere un prestito sempre a Tizio.Appena questo meccanismo si mette in moto vedrai che arriverà un altro Caio che vorrà la tua casa.Te la pagherà di più e tu rioslverai con Tizio"
"Bella idea, facciamo una società e coinvolgiamo Tizio"
Così Tizio, Peppino e Caio diventano amiconi e soci (di cui uno occulto).
Prossimamente vedremo come proseguirà l'avventura di Tizio, Caio e Peppino.Come finirà per i Tapini lo sappiamo già. Ma che ce frega?
Con quei soldi Tizio inizia a fare prestiti ad altri Caio.Questi iniziano ad usare quei soldi per iniziare (finanziare) le loro attività.Per questo uso dei soldi , che in realtà sono dei Caio di sopra, Tizio chiederà il pagamento di un interesse sul denaro prestato e per farsi garantire, in ogni caso, il capitale (che non è suo) chiede a costoro di impegnare quello che hanno.
Queste attività permettono ai Caio di impiegare altri Caio, che per il loro lavoro riceveranno dei compensi.Questi compensi andranno in custodia da Tizio in quanto è poco sicuro tenere quei soldi sotto il materasso.Per tale operazione Tizio pagherà a costoro molto poco per il possesso ed uso del loro denaro.In compenso chiederà a loro molto per la gestione (dei loro soldi.)Così come gli altri Caio pagheranno molto poco il loro lavoro, ma questa è un'altra storia.
Ad un certo punto Tizio ha un'idea brillante.Perché non creiamo da tutto ciò un mondo parallelo all'interno del quale tutti possano arricchirsi?
Allora Tizio mette insieme un po' dei titoli che garantiscono i prestiti fatti ai vari Caio, per iniziare le loro attività, e li colloca sul mercato.Li chiama obbligazioni.Per fare questo inventa un marchingegno mediante il quale Caio (che è diventato grande ed influente ed imprenditore di successo) grazie al buon nome della sua società rastrella soldi che dovranno servire a finanziare gli investimenti della stessa (così dice lui).
Lui, Tizio, colloca un po' di pezzi di carta in cui scrive "alla scadenza ti restituisco i 10 euro prestati, per il periodo del prestito ti pago 0,5 centesimi di euro".In questo modo incassa i soldi (che trasferirà a Caio) del valore di quei titoli e trasferisce pezzi di carta(in realtà neanche quelli).Poiché Tizio è un genio si fa pagare delle commissioni dal primo Caio per il collocamento e dagli altri Caio (che da adesso chiameremo Tapini) altre commissioni per l'acquisto dei pezzi di carta.
Vorrete mica mettere in dubbio l'onorabilità di Tizio e del suo amico Caio.Che intanto sono diventati amiconi.
Ad un certo punto a Tizio e Caio si aggiunge Peppino.Peppino ha studiato tanto ed ha fretta di crescere.Gli piacciono tanto le luci ed invidia l'ufficio spazioso e la macchina del suo amico Caio.
Peppino è anche amico di Caio e sa che presso Tizio ha un po' di soldi suoi e, nello stesso tempo, anche un po' di debiti della società.
Allora Peppino dice a Caio "senti, io compero una casa, per questo ho bisogno dei soldi di Tizio che è amico tuo.Questa casa poi la vendo a te ad un valore maggiore.Quindi restituirò il prestito al tuo amico Tizio e quello che guadagno lo dividiamo in tre.Per comperare la mia casa per te sarà sufficiente chiedere un prestito sempre a Tizio.Appena questo meccanismo si mette in moto vedrai che arriverà un altro Caio che vorrà la tua casa.Te la pagherà di più e tu rioslverai con Tizio"
"Bella idea, facciamo una società e coinvolgiamo Tizio"
Così Tizio, Peppino e Caio diventano amiconi e soci (di cui uno occulto).
Prossimamente vedremo come proseguirà l'avventura di Tizio, Caio e Peppino.Come finirà per i Tapini lo sappiamo già. Ma che ce frega?
Commenti
Il ben noto blogger Gnègnè (o GNgN)
ha detto (culus uritur) che
gli economisti non devono fare predizioni, perchè quelle le fa l'astrologo.
E le previsioni ? Quelle il meteorologo, come sanno anche i bambini...
Gli economisti invece sanno stirare i peli del cazzo quando fanno di quel crespo un po' irritante...E questo istituzionalmente devono fare.
Infatti quelli del Nobel dopo la premiazione esibiscono dei peli lisci lisci e dicono al premiato "Perchè tu...VALI"
Solo sul blogger di Gnègnè si trovano queste dritte...
Per quanto riguarda KK la sua prosa fa incazzare, a volte, però lo preferisco a tante minchiate che leggo.Non gli perdono la sindrome Ferrara che lo attanaglia e come trancia giudizi (Brancaccio e Gambescia dilettanti, poi). Infatti non mi perdevo una puntata di otto e mezzo.Quelle con la Gruber me le perdo volentieri.
E perchè ?
Chiunque può farlo quando pensa abbia detto una cazzata...Poi i soldi del premio a Be...becker chi li toglie.
Ma Gnègnè è Gnègnè, si rizela...
A Gambescia gli ha fatto i coglioni a tortiglione, lui e le differenze tra Vienna e Chicago, e quel buon uomo che gli rispondeva pure. Un fetishent (roba tra fetente e fetish)
"Lo studio dei precursori, previsione e predizione
Lo studio dei precursori sismici porterà mai alla previsione o alla predizione dei terremoti?
C'è da specificare subito la differenza tra PREVISIONE e PREDIZIONE. La previsioni alle quali siamo abituati sono quelle metereologiche. Come previsione si intende un "vedere prima" il quadro di una situazione complessa. La previsione che domani in una certa area pioverà o farà bel tempo non è certo una predizione cioè non ha valore assoluto. Nella previsione del tempo, attraverso sia conoscenze empiriche che attraverso modelli matematici sempre più complessi, si giunge alla conclusione che in una certa area in una certa finestra di tempo si ha (per esempio) l'80% di probabilità che piova. Le previsioni si sono rivelate sempre più accurate sia nel corto periodo che nel lungo (una settimana) periodo e stanno costantemente migliorando. Ma queste sono PREVISIONI e non PREDIZIONI, nessun meterologo serio dirà mai, a quest'ora in questo punto cadranno tot millimetri di pioggia. (In alcuni casi, per esempio nelle previsioni del tempo eseguite in occasione di gare di Formula1, sono state azzeccate predizioni con luogo e orario della pioggia, ma queste erano basate su osservazioni di pochissimi chilometri cubi di atmosfera e aree di pochissimi chilometri, se non centinaia di metri, quadrati). Le previsioni del tempo hanno però un grande vantaggio, prendono in esame un sistema, il sistema atmosferico, che benchè molto fluido è anche sondabile e osservabile direttamente attraverso l'uso di miriadi di sensori satelliti e palloni sonda.
Questo concetto introduttivo serve a ribadire la mia personale convinzione che allo stato attuale delle cose come non si possano fare PREDIZIONI sulle variazioni del tempo atmosferico a maggior ragione non è possibile fare PREDIZIONI sui terremoti.
MA, ma, è altresì mia personale convinzione che come si possono fare PREVISIONI sul tempo atmosferico, si possano fare in un prossimo futuro PREVISIONI sui fenomeni sismici.
Per PREVISIONE qui intendiamo lo sviluppo di un modello matematico o un algoritmo complesso che ci indichi la PROBABILITA' che un terremoto si verifichi in una data area.
Lo studio probabilistico a lungo termine è già una attività delle grandi istituzioni quali l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia in Italia e in molte altre parti del mondo come nei paesi dalla grande cultura sismica come Cina e Giappone. Qui parliamo di uno studio probabilisitico a breve termine; in questa pagina sono illustrati i metodi e i vantaggi teorici di un tale sistema. "
L'inghippo è in qull'80%, dove ciulano nel manico.Possiamo anche dire, senza tema di smentite, che gli attuali economisti né predicono né prevedono per loro ammissione.Nun ce stanno a capì un cazzo.Troppi modelli matematici!
Per me la questione è molto più semplice : se veramente Becker crede che l'economia sia una scienza così complessa e problematicamente predittiva non avrebbe detto certe cose in certi termini o non avrebbe consentito la pubblicazione dell'articolo così come è stato confezionato
In caso contrario Becker (e i suoi piccoli fan ) si mettono la lingua in culo quando l'ultimo dilettante si mette a dileggiarli.
Un dubbio, Becker per quelle interviste prende soldi da qualcuno ? Se la risposta è affermativa il pagatore di ultima istanza dovrebbe prendere una padella, andare a casa di becker e dargliele di santa ragione fino a quando non ha scuscito il maltolto.
Quando poi una teoria economica ha la pretesa di indirizzare, con le sue previsioni, la società in un verso piuttosto che in un altro che cosa la differenzia dall'astrologia?
Ma la coscienza, avete ragione, è un dettaglio
Bello stile. Ti aggungo ai miei preferiti
Mario