Chi èmarginale all'università

"Queste elezioni comunque sono state poco rappresentative della platea studentesca della Sapienza: su 140 mila studenti hanno votato solo in 13 mila, pari a 10 per cento degli aventi diritto. Ma per ora la destra canta vittoria. Il presidente romano di Azione universitaria, associazione vicina ad An, Matteo Petrella, non ha dubbi in proposito "Siamo tra le prime quattro liste nelle elezioni dei rappresentanti studenteschi alla Sapienza. Abbiamo stravinto. L'Onda è un movimento marginale". Mentre Luca Cafagna dell'Onda sottolinea che "hanno vinto le liste legate ai partiti che sono al governo"

Uno legge i risultati delle elezioni alla Sapienza ed il commento di un imbecille fascio e si domanda"Scusa coso, ma marginale chi?"
Questi raccolgono 6.000 voti (la somma di tre liste) su 13.000 su una platea di 140.000 studenti e sono contenti.
Mah! misteri.

Commenti

faustpatrone ha detto…
dal punto di vista del meccanismo idiota della rappresentanza e della farsa della discussione nelle sedi "istituzionali", è un bel risultato.

perché in quelle sedi chi non vota non figura.

resta da vedere giustamente se nella realtà quei 6.000 voti di destra produrranno un attivismo altrettanto efficace.

io ne dubito.

il vero punto non è chi sarà rappresentato nelle assemblee farlocche addomesticate dal potere ma fra chi saprà schierare più uomini per promuovere o far sgombrare con la forza delle assemblee studentesche.

è lì che si gioca la vera partita del potere studentesco.

o sbaglio?
mario ha detto…
Intanto i voti degli ex AN (se non sbaglio) sono stati circa 1600.
In ogni caso questi hanno la pretesa parlare per tutti.Un pò come il Berlusca quando parla degli Italiani che lo hanno votato.
Sul movimento penso questo, ad oggi è una massa indistinta che non mostra una sua "spina dorsale".Se riescono a portare a casa (famiglia) le "rivendicazioni" e dare a loro un significato ed un progetto politico che vada oltre il "settarismo" avranno un futuro.Al contrario sarà uno dei tanti momenti.Vedremo quale sarà la loro capacità di saldarsi a ciò che avviene nella società e nel mondo del lavoro.Per il resto penso che quegli organismi studenteschi eletti servono solo a testare qualche futuro politico da parte dei partiti che ne sono l'emanazione.
Anonimo ha detto…
Le maggioranze sordomute
faustpatrone ha detto…
sul piano tecnico, però Berlusca ha ragione.

l'Italia è una democrazia, ancora?

tecnicamente si, nel senso che i politici per fare i cazzi loro hanno ancora bisogno di una conferma, formale, blindata, priva di senso quanto vuoi, ma di una conferma formale del loro potere.

questa si chiama "elezioni".

e alle elezioni non c'è quorum. per cui se votano 20 coglioni qualunque e votano male, e gli altri li lasciano fare - o per colpa loro o perché non esistono alternative valide - i 20 coglioni decidono.

e questo è il lato spiacevole della moneta chiamata democrazia: che essa può corrompersi, diventare gioco formale, menzogna mediatica, impoverirsi. INSTUPIDIRSI.

resta però il fatto che se votano in 20 coglioni e vincono 12 coglioni verdi, chi è stato eletto dai verdi e per i verdi, ha tutto il diritto di dire che è stato votato dalla maggioranza del popolo. che era anche rosso, viola, blu o nero.

è questo uno dei motivi per cui - e come uomo di destra concordo - il diritto di voto andrebbe rivisto e andrebbe in qualche modo stabilito che solo i più competenti e meritevoli, solo i migliori, possano decidere per il bene comune.

perché la democrazia, quando funziona, quando cioé il popolo è consapevole e informato e competente e raziocinante, è una cosa meravigliosa.

ma quando diventa un sistema in cui 2000 idioti vincono su 10 saggi è da buttare nel cesso.

nel cesso.

su come stabilire chi debba essere competente in merito...

questo è un argomento difficile e drammatico su cui confrontarci.

io comunque non mi riconosco in nessuno dei politici presenti.

Post popolari in questo blog

Meglio di così si muore

L'odio di classe