Libertà per Guerrilla Radio

Guerrilla Radio, alias Vik, è in prigione.Sconta il fatto di non chinare la testa di fronte a quell'obbrobrio che è il ghetto di GAZA, di non accettare che la politica criminale del governo israeliano si manifesti impunemente senza che nessuno difenda i più deboli.

Un ghetto messo su dallo stato Israeliano con la connivenza delle democrazie occidentali.Io non ho idea se ci sarà, nel futuro, la possibilità di mandare qualche gita scolastica in visita alla rivisitazione del concetto di ghetto di ciò che oggi Gaza rappresenta.
Varrebbe la pena farlo.Se non altro per insegnare come sia facile trasformarsi in carnefici.

Tutta la mia solidarietà a lui ed a quelli come lui.Mi auguro che il suo esempio serva ai tanti compagni nel quotidiano.Per lottare non servono grandi discorsi retorici, basta guardarsi intorno e decidere da dove iniziare.

A pugno chiuso Vik

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