Memoria, memorie e smemorati

Ebrei a Varsavia




Soldati italiani conducono alla fucilazione partigiani e civili slavi. A calci


Se dobbiamo ricordare che non sia qualcosa ma che sia tutto. Mettendo in fila l'orrore per come è nella sostanza. Senza tanta retorica, ma riconoscendoci in lui perché è parte di noi stessi.Della nostra storia.

Se fosse cosi' semplice la questione di come eliminare l'orrore affidandoci solo alla memoria avremmo risolto molto e vivremmo, a qualsiasi latitudine, in pace e pensando a rendere "ricchi" noi stessi, i nostri figli ed i nostri amici.

Ma di quale memoria e di quale orrore dobbiamo tenere traccia? Io credo che dobbiamo partire da quella memoria che ci riporta al senso del giusto, alla prevaricazione, al rapporto tra forze disuguali, alla ricchezza ed a chi possiede. All'intollerabile pretesa di avere senza dare e senza averne diritto. Alla pretesa di essere sempre vittime e mai carnefici. All'orrore della disonestà intellettuale che genera mostri e gente silente. Omertosa.
Di questo dovremmo tenere traccia. Ecco, partiamo da chi è vittima dell'orrore, da quale ingiustizia e visione del mondo e della società è nato. Da chi non ha più memoria o l'ha solo per se stesso. Forse dovremmo parlare di giornate delle memorie e dovremmo evitare che di queste si occupino gli smemorati.



Che memoria hanno questi?

Punto di partenza e di arrivo. Da dove partiamo con la memoria qui?



E della memoria Armena chi tiene traccia?



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