Ma che racconta Uolter?


«Voglio infine auspicare, come ho fatto nei giorni passati, che sarebbe bello se il mondo del lavoro e della produzione trovassero un punto di unità nel momento più drammatico della storia italiana dal dopoguerra a oggi. Abbiamo conosciuto il terrorismo sì, ma io mai ho sentito così forti le preccupazioni e mai visto prima perfino un mutamento dello stato d’animo dei cittadini sul futuro del Paese. Sarebbe bello -ha concluso Veltroni- se le forze produttive si unissero per chiedere, non il nostro piano, ma un piano per l’Italia e per contrastare le difficoltà».

Questo mirabile auspicio è quanto ha dichiarato il riformista Veltroni a margine della presentazione delle proposte del PD per il paese (che affonda).
Nello stesso tempo i media ci aggiornano sullo stato dell'arte della riunione del G7.In particolare in materia di controllo delle attività finanziarie.

"Le proposte sul campo sono diverse. LaFrancia, ad esempio, chiede ai partner regole più stringenti per gli hedge funds, più trasparenza in borsa e maggiori controlli sui fondi di investimento speculativi. Gli Stati Uniti e la Gran Bretagna, invece, non gradirebbero nuovi vincoli agli strumenti finanziari più evoluti e quindi, con ogni probabilità, si dichiareranno contrari. Per il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti, ora più che mai è necessario adottare un insieme di regole sulla proprietà delle attività internazionali e sulla trasparenza, assieme anche ad un rafforzamento della cooperazione fra le autorità di vigilanza e di regolamentazione dei mercati. (fonte: La Stampa)"

La Marcegaglia intanto prevede un aumento della povertà, una distruzione del patrimonio di un sacco di amici suoi e conseguente perdita di professionalità.

Facciamo l'ipotesi che collassi del tutto il sistema delle banche. Se solo metteranno a bilancio le perdite subite con la speculazione finanziaria quante rimarranno in piedi? Ecco, in una situazione del genere in cui materialmente i "distributori" di crediti e denaro vengono a sparire cosa puo' accadere?
Se è vero che la somma della massa monetaria circolante vale circa 4 trilioni di dollari, gli impieghi tradizionali 39, gli hedge fund 62 e 290 trilioni di dollari la somma di asset azionari e valori immobiliari (al momento della loro massima valorizzazione) e se, in questo contesto, il valore del PIL è circa 55 trilioni di dollari (pre recessione) qualcuno pensa seriamente che sia solo una questione di "volemose bene" e "regole stringenti"?

Questa gente accompagnerà la crisi senza fare nulla. 
Certo la crisi può essere un'opportunità. Ma non nel senso che immaginano loro. Non nel senso che si accetti che continui a proliferare un sistema che accetta la speculazione come elemento del sistema. Sono forse bastate le esperienze degli anni passati per cambiare le regole e farne dei virtuosi di questi "padroni"?
Può continuare ad essere accettabile un sistema che distrugge la "libertà di intraprendere" dei singoli a favore del rafforzamento di soggetti che dominano i vari segmenti di mercato, imponendo le proprie regole,monopolizzando e creando barriere d'ingresso che distruggono lo stesso concetto di mercato?
Certo, lo sforzo dovrebbe essere di altro tipo ma questo non lo possiamo chiedere a Veltroni, alla Marcegaglia e a Tremonti. Loro appartengono a quel mondo che dovremmo lasciarci alle spalle.
Se la crisi una opportunità la offre è quella di sedimentare dubbi, favorire domande e cercare risposte. E le risposte se ci saranno potranno venire solo da quel mondo che "produce" valore. Le domande? Forse basterebbe iniziare a chiedersi "per chi lo facciamo? secondo quali valori e gerarchie? per quale futuro? e secondo quale idea della "giustizia"?" 

Commenti

Post popolari in questo blog

Kilombespulsombo

"Il caos prossimo venturo" è già qui- Le previsioni di un economista.

Veltroni,il diritto allo studio, la pensione e Vittorio Feltri