L'aria di merda che si respira sul serio a Torino

E' un modo di dire "c'è un'aria di merda" che qui a Torino ha trovato la sua evidenza tangibile.
Lo sappiamo, sono tempi tosti. C'è la crisi. 
A leggere i giornali o a sentire la televisione sembra che, a dispetto del panorama depresso e nonostante tutto, nulla si muova.
Si, ci sono le manifestazioni della Ciggielle, quelle dei Cobas e dell'Onda. I poliziotti menano un po' di studenti che si prendono qualche epiteto da tal Brunetta. addirittura guerriglieri e quelli, offesi, a rilasciare dichiarazioni del tipo "non siamo terroristi", "abbiamo anche dato gli esami, che cazzo dice", "la scuola affonda e noi siamo precari".
Insomma triccheeballacche senza spessore. 
Echeccazo, ti danno del guerrigliero e ti offendi? E' una medaglia di cui andare fiero, altro che stare lì a dire "si ma io penso a studiare".
Comunque non è di questo che volevo scrivere. Dicevo dell'aria di merda.
Ora capita che qui da noi in piazza Carignano, di fronte ad un palazzo magnifico e bello, c'è un ristorante vecchio di 250 anni. Si chiama "Il Cambio". Costa un botto, ci ha cenato Cavour ai tempi ma non è solo per quello che il conto che ti presentano, anche con l'euro, può avere qualche decimale.
Insomma roba da ricchi, media/alta borghesia, vecchie madame e giovani rampanti sempreabbronzatimodellolampados.

Accade che in quel luogo sereno, fatto di tavoli in quercia con sedie ricoperte di seta, candele accese e luce soffusa, arabeschi e tovaglie ricamate a mano, tendaggi in tinta con l'ambiente ed ambiente in tinta con i tendaggi. Insomma in questo luogo fico  sei giovinotti/e si sono presentati ieri sera. Abito rigorosamente nero con passamontagna ricamato a mano a togliere al viso l'asprezza dei tratti. 
Quattro secchi di merda a far loro compagnia.
Capirete che quando quelli  hanno sparso la merda per la sala un tantino gli avventori si sono incazzati. E vai a capire  che gridavano cose tipo "chiudete i CPT", "voi qui nel lusso e noi nella merda sempre, assaggiatene un po'".

E si che c'è la crisi, ma non è proprio vero che nulla si muova. 
Certo, c'è chi storce la bocca come tale Chiamparino che dice che cose così fanno danni alla sinistra. C'è chi rilascia dichiarazioni surreali tipo "andate a spaccare le vetrine di lusso" come tale Barbara Scabin di mestiere chef. 
E tutti a dare consigli ed a condannare.
Io intanto me la rido, quando passo lì davanti me la rido. Anzi, ho le lacrime agli occhi.Me li vedo con i loro secchi pieni di merda scampanellare e quelli, in livrea nera, ossequiosi che aprono la porta e chiedono "avete prenotato?"

Commenti

Unknown ha detto…
Anch'io godo e non sai quanto!
Barbara Tampieri ha detto…
La chiusa è fenomenale. Sembra un film di Bunuel.
Ah, e lo sdegno del TG1 dove lo mettiamo, con l'uso intensivo della parola magica: ANARCHICI!
Sarà rimasta la puzza di merda?
Anonimo ha detto…
se avessero detto per i poveri avrei apprezzato molto di più.
Sembra che tutti gli italiani vadano a mangiare tutti i giorni lì, quando ancora oggi una notizia ci dice che 150MILA famiglie sono sotto sfratto, quando ci sono licenziati tutti i giorni, quando ci sono disoccupati che non hanno nessuna copertura sociale, come me.
Pare che gli italiani se la spassino, il CPT non è il Grand Hotel, ma lì un piatto e riscaldamento ce l'hanno, a differenza di tanti homeless nostrani.
Tacciatemi pure di razzista, tanto ormai è abitudine, o si santificano gli immigrati o si è dei razzisti, a suo modo destra e sinistra NEGANO che ci sia una crisi in atto.
mario ha detto…
Anonimo fai una bella cosa. Prendi qualche latta, la riempi di merda e ti presenti di fronte alla sede della confindustria. Suoni, ti aprono e tu dopo esserti calato il passamontagna sul viso gli svuoti il bidone sulla scalinata.
Se non altro ti togli lo sfizio e la pianti di dare lezioni agli altri iniziando, nel tuo piccolo, a fare cose e non chiacchiere.Mica ti chiedo di fare la rivoluzione.
Iniziato ha detto…
Sinceramente che questi atti diano uno smacco alla sinistra è una cosa che proprio non mi interessa. Da quando ultimamente la sinistra fa qualcosa di sinistra?

Un cambiamento vero non è politico ma semmai culturale, chi auspica al vero cambiamento dovrebbe stare lontano da destra e sinistra e andare dritto all'obbiettivo .

Un agente di cambiamento che si mischia alla politica prima o poi viene fagocitato in quei meccanismi illusori propri del $i$tema e propri pure dell'ego di ognuno di noi.

Cmq ben fatto!

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