Annozero, la Rai e Kilombo
Questa è la notizia:
"Viale Mazzini ha deciso. Santoro dovrà riparare, Vauro è sospeso perché una sua vignetta ha offeso le vittime e chi le piange. E' il risultato della riunione che si è tenuta oggi alla Rai dopo le polemiche seguite alla puntata di Annozero dedicata al terremoto in Abruzzo. "Indegna" secondo Gianfranco Fini, "non da servizio pubblico" secondo Silvio Berlusconi, e poi via via giudizi analoghi da altre voci del Pdl nei giorni scorsi. Il provvedimento è in una lettera del direttore generale Rai, Mauro Masi. Santoro, dalla prossima puntata (cioè domani), dovrà "attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo". Vauro, invece, non ci sarà." (Repubblica)
Questa la reazione veemente e da leone di tale Dario Franceschini "che, pur ammettendo "a me Annozero" non piace", aveva ribadito la necessità di rispettare la libertà di informazione. (Repubblica)
La nostra triste considerazione è che non si può pensare di fare in RAI quello che abbiamo fatto in Kilombo. Sbattere fuori "serenamente" ma "fermamente" quattro burocretini della minchia e lasciare che l'informazione sia libera e non prona.
"Viale Mazzini ha deciso. Santoro dovrà riparare, Vauro è sospeso perché una sua vignetta ha offeso le vittime e chi le piange. E' il risultato della riunione che si è tenuta oggi alla Rai dopo le polemiche seguite alla puntata di Annozero dedicata al terremoto in Abruzzo. "Indegna" secondo Gianfranco Fini, "non da servizio pubblico" secondo Silvio Berlusconi, e poi via via giudizi analoghi da altre voci del Pdl nei giorni scorsi. Il provvedimento è in una lettera del direttore generale Rai, Mauro Masi. Santoro, dalla prossima puntata (cioè domani), dovrà "attivare i necessari e doverosi riequilibri informativi specificatamente in ordine ai servizi andati in onda dall'Abruzzo". Vauro, invece, non ci sarà." (Repubblica)
Questa la reazione veemente e da leone di tale Dario Franceschini "che, pur ammettendo "a me Annozero" non piace", aveva ribadito la necessità di rispettare la libertà di informazione. (Repubblica)
La nostra triste considerazione è che non si può pensare di fare in RAI quello che abbiamo fatto in Kilombo. Sbattere fuori "serenamente" ma "fermamente" quattro burocretini della minchia e lasciare che l'informazione sia libera e non prona.
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