E' questa la natura umana?


Nel film intitolato "Che, l'argentino" c'è un passaggio dell'intervista che Guevara concesse ad una giornalista americana.
L'argomento era l'individualismo e la natura umana, ed a proposito della relazione tra natura umana ed individualismo la giornalista pose questa domanda .
" Ma non è questo l'uomo? non è questa la sua natura"
" Un bambino possiede un giocattolo, poi ne vuole due, poi quattro. E' questa la natura umana, giusto?
Ma quando a fare così è la società, quando questo comportamento si converte in un monopolio che opprime i meno fortunati, è questa la natura umana?
E' allora che uno deve fare qualcosa."
"Ma lei non è un individuo? Non si comporta come un individuo? "
"Certo, noi siamo individui che si assumono la responsabilità di governare nel nome della società nel suo insieme" 

Ora, questa mattina mi sono sorbito 1/2 ora dell'inutile dibattito sulle dichiarazioni della s.ra Lario a proposito di suo marito.
Dopo di che ho dato una scorsa veloce ai titoli ed agli argomenti del giornale.
Un trafiletto mi ha colpito:
"l' ad di Ryanair (Michael òLeary) ha rassicurato i propri clienti dicendo che " l'influenza suina uccide solo i baraccati", a seguire il direttore finanziario della compagnia messicana Telmex ha detto in buona sostanza che " più i messicani si preoccupano, più telefonano e più il portafoglio della compagnia si ingrossa"

Non mi ha consolato l'intervista di Battiato che disprezza il sesso e le masse.
Allora sono ritornato al film sul Che, alle ultime immagini.
Con la sua colonna Guevara si dirige all'Avana per festeggiare la vittoria. Lo supera una vettura sportiva guidata da un suo guerrigliero.
Lo ferma e gli chiede dove ha preso la macchina. L'altro gli racconta che l'ha espropriata ad un latifondista. Guevara lo rimanda indietro e gli dice che "la rivoluzione la festeggerai arrivandoci a piedi a L'Avana, se necessario con le vesciche sotto i piedi. Non per mezzo di un furto"

Bene, penso che abbiamo un po' tutti la necessità di farci venire le vesciche sotto i piedi e assumerci delle responsabilità. Tanto per avere la possibilità di non leggere più certe dichiarazioni sui giornali.


Commenti

Unknown ha detto…
Bellissimo l'aneddoto sulla rivoluzione: non lo conoscevo. Temo che, in un mondo sempre più aggressivo e individualista spesso, dimentichiamo i sani principi del vivere civile e del rispetto dell'altro, in nome di ideali che, invero, se potessero animarsi, ci rinnegherebbero, per alto tradimento.
Anonimo ha detto…
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE COMANDANTE CHE GUEVARA

Non sono comunista, non sono incazzzato, ma sento - come se una vita precedente mi avesse plasmato - che l'anima della rivoluzione, il respiro umano sono inconcigliabili con la massa inerte che oggi si beve tutte le sonore stronzate del Governo, dell Società, delle Banche e dell'Economia globale.
Prendere le armi?
Non si fa una rivoluzione con tre persone. Forse una rivoluzione l'ho già combattuta, e forse sono già morto una volta, non lo so, ma certo è che sono pronto a discutere una nuova Rivoluzione.

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE COMANDANTE CHE GUEVARA
Anonimo ha detto…
HASTA LA VICTORIA SIEMPRE COMANDANTE CHE GUEVARA

Non sono comunista, non sono incazzzato, ma sento - come se una vita precedente mi avesse plasmato - che l'anima della rivoluzione, il respiro umano sono inconcigliabili con la massa inerte che oggi si beve tutte le sonore stronzate del Governo, dell Società, delle Banche e dell'Economia globale.
Prendere le armi?
Non si fa una rivoluzione con tre persone. Forse una rivoluzione l'ho già combattuta, e forse sono già morto una volta, non lo so, ma certo è che sono pronto a discutere una nuova Rivoluzione.

HASTA LA VICTORIA SIEMPRE COMANDANTE CHE GUEVARA
Anonimo ha detto…
Scendeva dal versante...era alto, bello e forte...portava il basco con la stelle a cinque punte...noi a quei tempi non capivamo....

Ehhh....quanta nostalgia del Che
ciao
un'altretanto incazzato

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