La crisi morde ma noi balliamo in piazza.

La Graziano trasmissioni ha 1.200 lavoratori in esubero, la Dolmer ne ha licenziati 89. Trenta lavoratori, di un'azienda che lavora in subappalto per la SDA, sono senza stipendio da Marzo. La loro cooperativa è stata di fatto licenziata e loro perderanno il lavoro. Altri 75 operai ,appartenenti a due aziende di costruzioni, non vengono pagati da sei mesi e le loro aziende sono di fatto fallite. Nella lunga catena dei subappalti pubblici sono la parte  più debole, se il capocommessa contesta qualcosa nello svolgimento dei lavori  i primi che pagano sono loro. In attesa che il contenzioso si dirima rimangono senza soldi e senza lavoro. 
A cuneo la Saint Gobein ha dichiarato che licenzierà 650 lavoratori. L'Ilva di Novi Ligure riduce la produzione del 50%.
Queste sono solo alcune delle cifre della ricaduta della crisi qui a Torino ed in Piemonte. Una frazione di ciò che accade.
La cassa integrazione, mese su mese, ha avuto un incremento del 1.200%. 
L'aria è plumbea, piove e quello che ho descritto non compare sui media. Sono troppo impegnati, con rare eccezioni, a nascondere quello che accade.
Non è che si stia fermi. 
Quei lavoratori si portano dietro tensioni e disperazione. Ci sono state occupazioni di strade, picchetti e pugni sventolati sotto il muso di dirigenti, dirigenti sindacali e poliziotti.
Però nulla traspare.
In questa situazione non è casuale la nuova ondata xenofoba. le leggi che trattano gli uomini come criminali solo perché cercano di sfuggire al peggio, alla fame ed alle guerre.
Quello che si fa è offrirli come bersaglio e sfogo della rabbia e della disperazione che taglia come un coltello questa città.
Qualcuno sul giornale si esercita in retorica intrisa di pragmatismo, vuole insegnare alla sinistra come fare la sinistra. Come accettare la logica della divisione, degli interessi particolari, dell'identità e del territorio.
Noi andiamo avanti. Domani ci   sarà una manifestazione degli operai Fiat davanti a Mirafiori, poi toccherà agli studenti per quattro giorni (intanto hanno chiuso l'università per precauzione).
In tutto questo la s.ra Bresso ha pensato bene di organizzare una manifestazione con Mediaset (grande fratello ed amici), per lanciare il digitale terrestre, in piazza Castello.
"Proviamo a farli divertire e a rincoglionirli un po' di più. Cerchiamo di tenere per quanto più possibile lontano il risveglio."

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