Parlare agli operai
I dati del primo trimestre 2009 confermano le difficoltà Fiat: vediamo alcuni dati significativi.
Voce bilancio primo trim. 2009 | Valore in Milioni di € | Variazione |
Ricavi totali di cui auto veicoli industriali powertrain | 11.268 6.111 1.523 1.107 | - 25,3 % - 17,7 % - 48,7 % - 44,3 % |
Vendite totali auto di cui auto Veicoli comm. leggeri | 464.600 398.800 65.800 | - 17,6 % - 13,6 % - 37,5 % |
Vendite Powertrain motori cambi | 491.000 469.000 | - 28,7 % - 18,4 % |
Perdite totali | 411 | + 838 ( prima erano 427 di utili) |
Indebitamento di cui attività industriali | 18.776 6.575 | + 822 (rispetto a dicembre 2008) + 626 (rispetto a dicembre 2008) |
Dai dati si capisce che la situazione è sempre critica
Sui ricavi il settore auto è quello che perde meno (questo per effetto degli incentivi) mentre la situazione è peggiore per i veicoli industriali (-48,7%) e per Powertrain (-44,3%); lo stesso vale per le vendite.
Le perdite di esercizio, considerando il dato in utile del 2008 hanno avuto un aumento vertiginoso. L’unica consolazione è la Ferrari che fa 54 Milioni di utili. L’indebitamento continua a salire (+822 Milioni € in tre mesi), questo significa che i fornitori continuano a non essere pagati.
La Fiat si disimpegna dall’Italia
Le vendite confermano la crescita della Panda che in Europa a marzo con 33.593 vetture cresce del 62,2 %. In Italia nei primi tre mesi del 2009 le vendite di Panda e 500 (41.043 e 25.504) sono pari al 38,2 % delle vendite di Fiat.
Questo significa due cose:
la Fiat si concentra sempre più sulle macchine piccole e la produzione si sposta sempre più all’estero dato che Panda e 500 si fanno in Polonia.
Assieme a questo la produzione della Punto che attualmente si fa a Mirafiori (sono 300 vetture al giorno, ovvero quasi la metà delle vetture prodotte a Mirafiori) a fine anno sarà spostata in Serbia.
La Fiat si conferma cioè una azienda sempre meno Italiana.
L’accordo con Chrysler accentuerà poi il disimpegno dall’Italia.
Invece di esaltare Marchionne sarebbe bene che il Governo e i vari pennivendoli si “accorgano” di questo fatto che si traduce in tanta Cigo e pretendano di riportare un po’ di produzione in Italia.
I lavoratori Fiat sono sul lastrico
Stanno infatti pagando duramente con tanta Cigo lo spostamento delle produzioni all’estero, il blocco dei progetti (che ha comportato l’espulsione di quasi 1.000 lavoratori degli enti centrali) e la concentrazione sui segmenti bassi con l’abbandono dell’Alfa (che dopo Arese ha messo sul lastrico 5.000 lavoratori di Pomigliano). Diventa perciò prioritario un intervento per sostenere il reddito dei lavoratori.
Ad Arese continua la Melina
Il progetto del motor village al CD continua ad essere bloccato. Ci fa specie però che, mentre a Mirafiori a giugno e luglio la Cigo negli enti centrali si farà a giornate (tutti i venerdì) e sono state definite tre settimane di ferie, ad Arese a fronte di una richiesta analoga fatta dalla Cub l’azienda non ha dato risposte.
La Fiat non “giochi” solo all’estero, dia risposte concrete ai lavoratori in Italia.
27-4-2009
FLM UNITI CUB ARESE
Commenti
Io credo che le cose stiano come dici te (per essere sintetici), la questione è : ora cosa cazzo gli racconti agli operai?
Io penso che a loro ed a quanti vivono la crisi sulla pelle sempre, anche quando le cose vanno bene per "l'economia", bisogna raccontare che non bisogna fare sconti a nessuno.
Riprendere la pratica delle lotte dure. al contrario i modelli, con varie sfaccettature, sono quelli noti.