Sentenze di morte

Qualche giorno fa una ragazza è stata impiccata in Iran.
Su questa vicenda, in modo speculare, si sono scatenati per opposte ragioni quelli che hanno messo all'indice L'Iran per l'esecuzione della condanna e chi, al contrario, vede in queste critiche la strumentalità di gente che ha la coscienza sporca e che, in fatto di diritto, non ha nulla da insegnare agli altri.

Come si può stare nel mezzo tra questi due modi di ragionare? O meglio ha senso stare nel mezzo?
Io penso che, in questo caso, vale la pena mandare affanculo (per usare una metafora) sia gli uni che gli altri. Giustificare un orrore con il ditino di chi dice "guarda che tu fai peggio", proprio perché quel ditino vorremmo continuare a tenerlo alzato, non ha nessun senso.

Qui non si discute di un popolo aggredito che ritorce la violenza contro chi l'ha prodotta, qui si parla di una ragazza a cui uno dei parenti della vittima ha messo intorno al collo un cappio e l'ha lasciata penzolare nel vuoto.

Si parla della necessità, per noi che possiamo, di tenere distinti gli aspetti emotivi e "speculativi" delle questioni dal senso della ragione. Quella più profonda.
Quindi che logica è quella di chi afferma "negli USA mettono in galera e condannano a morte i ragazzini di 13 anni". dal punto di vista delle vittime il luogo e l'età non contano nulla. Si muovono seguendo, nella maggior parte dei casi, il senso di odio e la necessità della vendetta come metodo terapeutico al loro dolore.

E noi non avendo argomenti migliori che facciamo? Traduciamo il tutto nei limiti delle questioni geopolitiche? Ci sta bene, quindi, vederla penzolare e pensare a portare avanti ragionamenti sui massimi sistemi?

A me quella sentenza fa schifo e basta. Insieme alle altre. Niente di più o di meno.

Commenti

Anonimo ha detto…
Hai detto bene, questa è la situazione che c'è. Il primo passo è prenderne atto e smetterla con una certa pruderie progressista.
Stella è solo un giornalista che prova ad analizzare questa trasformazione tramite i dati. Poi si sa che i dati sono sempre opinabili.

http://www.pourparler.ilcannocchiale.it/
Anonimo ha detto…
Ammesso e non concesso che Stella sia un borghese snob, il problema non è lì. Il problema è perchè gli operai votano Berlusconi e la Lega. Che facciamo continuiamo a dire che sono ignoranti? Sono perduti? Non sono ancora una classe per sè?

Questo è il problema. Stella può anche essere un borghese snob ma non dice idiozie.
mario ha detto…
Per l'argomento oggetto dei due commenti si prega di rispondere qui:
http://Pourparler.ilcannocchiale.it/comments/2241484

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