Correva l'anno scolastico 1975/1976
Correva l'anno scolastico 1975/1976. Eravamo messi così alla Tesoriera; in posa sorridenti e belli in attesa degli eventi che ci avrebbero proiettati definitivamente nel mondo degli adulti.
La VaB dell'ottavo liceo scientifico di Torino si preparava all'esame di maturità. Io sono il quarto partendo da sinistra nella fila di quelli seduti per terra.
Non ricordo bene le date (sono passati 34 anni) ma qualche settimana dopo fui espulso da scuola per le botte date ad un paio di fascistelli durante le ore di lezione.
Ricordo che li andai a prendere in classe, davanti ai professori esterrefatti, ed insieme ad altri compagni li sbattemmo fuori dai cancelli.
Il giorno prima erano venuti a cercarci con un po' di camerati. Uno di loro estrasse una pistola e ci minaccio'.
Carmine Gatta (morto ammazzato da un balordo sotto casa sua qualche anno dopo) scappò sopra un tetto quel giorno, con gli altri compagni li fronteggiammo fino a che non arrivarono dalla sede di LC con tutto l'armamentario e quelli scapparono via.
Il giorno dopo il mio nome e quello di Renato erano scritti su un muro, e non erano frasi d'amore.
Carmine Gatta (morto ammazzato da un balordo sotto casa sua qualche anno dopo) scappò sopra un tetto quel giorno, con gli altri compagni li fronteggiammo fino a che non arrivarono dalla sede di LC con tutto l'armamentario e quelli scapparono via.
Il giorno dopo il mio nome e quello di Renato erano scritti su un muro, e non erano frasi d'amore.
I fasci si chiamavano "cucciolo" (pesava 120 kg ed era grande e grosso), willy (il più bastardo) ed insieme ad altri provavano a farci paura.
Già, la paura... era una roba che ti costringeva a guardare se sotto casa qualche macchina con gente strana fosse lì in attesa. Valeva per noi e per loro. C'erano codici di comportamento e zone proibite, cose da usare in funzione del livello dello scontro e cose da non usare.
Il mio professore di ginnastica era Franco Arese, provo' a calmarci quella volta e cerco' di convincerci con tutti i mezzi di lasciar perdere e di non alimentare le tensioni.E chi lo sentiva.
Era così allora. La scuola fu occupata a seguito della mia espulsione (ed a quella di Renato), si fece autogestione; ci si scontrò con il preside, con i crumiri, con i fasci e con quelli che non ci sopportavano.
Furono giorni magnifici.
Il parco in cui ci scattarono la foto l'anno successivo lo occupammo; fondammo un circolo che si chiamò Zapata ed iniziammo un lavoro politico nel quartiere e tra i ragazzi che alla fine costrinse il comune a restaurare la "villa", a creare una struttura per anziani e ad aprire il sito alla gente della città.
Altri tempi; si dialogava con gente come Novelli.
Il 1976 è stato l'ultimo anno di Carosello, in quell'anno arrestarono Curcio, uscì il primo numero della Repubblica, l'OLP fu ammessa all'ONU, Ultimo tango a Parigi fu censurato, Mario salvi fu ucciso da un poliziotto ed Ulrike Meinhof suicidata in un carcere di massima sicurezza.
Un anno pieno di cose.
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