La critica delle armi
Ascoltate quello che ci raccontano gli indigeni del Chiapas.
Come viene amministrata la giustizia da quelle parti. In questo documento di denuncia si fanno nomi e cognomi di narcotrafficanti e politici corrotti. Quei nomi vengono accostati a quelli di compagni che si battono contro la privatizzazione di un'area che si chiama aquaazul. Gente che è finita in galera perché si batte per salvaguardare diritti che non hanno la possibilità di finire in prima pagina qui da noi.La differenza la fanno il peso delle condanne. Un carico di droga vale meno di una protesta civile.
E siamo in Messico, paese democratico.
Già, noi siamo troppo impegnati a seguire quello che avviene in Iran piuttosto che in Afghanistan. Lì o mandiamo i nostri soldati ad esportare la democrazia o trattiamo la questione scandalizzandoci perché la polizia reprime le manifestazioni.
Come se fosse una novità.
Eppure avremmo molto da lavorare in materia di diritti guardando e pulendo solo il nostro orticello.
Ricordo che una delle pratiche degli squadroni della morte, in Salvador, era quella di tagliare la testa a quelli che venivano identificati come "terroristi". Lasciavano i corpi e la testa nelle piazze dei paesi. Noi, anime candide, abbiamo scoperto queste pratiche quando è toccato ad un occidentale in Iraq.
Come viene amministrata la giustizia da quelle parti. In questo documento di denuncia si fanno nomi e cognomi di narcotrafficanti e politici corrotti. Quei nomi vengono accostati a quelli di compagni che si battono contro la privatizzazione di un'area che si chiama aquaazul. Gente che è finita in galera perché si batte per salvaguardare diritti che non hanno la possibilità di finire in prima pagina qui da noi.La differenza la fanno il peso delle condanne. Un carico di droga vale meno di una protesta civile.
E siamo in Messico, paese democratico.
Già, noi siamo troppo impegnati a seguire quello che avviene in Iran piuttosto che in Afghanistan. Lì o mandiamo i nostri soldati ad esportare la democrazia o trattiamo la questione scandalizzandoci perché la polizia reprime le manifestazioni.
Come se fosse una novità.
Eppure avremmo molto da lavorare in materia di diritti guardando e pulendo solo il nostro orticello.
Ricordo che una delle pratiche degli squadroni della morte, in Salvador, era quella di tagliare la testa a quelli che venivano identificati come "terroristi". Lasciavano i corpi e la testa nelle piazze dei paesi. Noi, anime candide, abbiamo scoperto queste pratiche quando è toccato ad un occidentale in Iraq.
Molti di lor signori viaggiano afflitti da una presbiopia evidente. Richiede troppo sforzo focalizzarsi sulle questioni che stanno lì sotto il loro naso.
Di questo gli ultimi della terra, i migranti, i reietti, i poveri, quelli che passano la vita sul filo di un'esistenza fatta di sforzi e testa china per sopravvivere hanno coscienza.
E allora non meravigliatevi se ci toccherà fare i conti con qualcosa che turberà la vita ordinata ed imbalsamata nella finta quiete dei giorni che passano.
Basterà scavare, come la goccia con la roccia. Perché in quel momento la "violenza" sarà un diritto di chi ha meno. Per cosa vi chiederete. Beh, guardatevi attorno o provate a vivere quella condizione e lo saprete da voi.
Di questo gli ultimi della terra, i migranti, i reietti, i poveri, quelli che passano la vita sul filo di un'esistenza fatta di sforzi e testa china per sopravvivere hanno coscienza.
E allora non meravigliatevi se ci toccherà fare i conti con qualcosa che turberà la vita ordinata ed imbalsamata nella finta quiete dei giorni che passano.
Basterà scavare, come la goccia con la roccia. Perché in quel momento la "violenza" sarà un diritto di chi ha meno. Per cosa vi chiederete. Beh, guardatevi attorno o provate a vivere quella condizione e lo saprete da voi.
http://www.mediafire.com/?azilimhh4ij
Commenti