Sfoderate la Katana e riprendiamoci quello che è nostro

Questi due articoli di repubblica testimoniano la schizofrenia di come si fanno previsioni economiche e di come la realtà è subdola e costringe a contorcimenti di tutti i tipi, in attesa degli eventi.
Per una situazione che migliora, di qualche frazione di punto percentuale, in Europa (Germania e Francia) dall'altra parte dell'oceano disoccupazione e vendite al dettaglio mostrano segni di peggioramento.
E l'Autunno arriverà con il suo bagaglio di licenziamenti, aumento della precarietà e deterioramento della situazione sociale nel suo complesso.
In ogni caso, anche nell'ipotesi di ripresa economica, questa se ci sarà sarà fatta a costo di un maggior indebitamento complessivo del sistema.
Soldi che escono dalle tasche dei lavoratori e che. grazie alla mano pubblica, vanno a sanare i bilanci di banche che hanno giocato con la finanza fino a creare la situazione che stiamo vivendo.
In questo scenario come pensate che proveranno a rimettere a posto i conti, anche gli stati?
Su quali spese si rivarranno? la risposta si chiama welfare, siamo noi.
Bene, di fronte a queste prospettive molto concrete leggiamo che gli Agnelli litigano per un miliardo di euro di eredità che manca all'appello, che il fisco tiene sotto controllo 170.000 soggetti con conti all'estero.
Briciole. Immagine artefatta di una realtà che è stranota ai più; che non cambierà mai nella sostanza se non cambierà chi impugna il manico. Se quella classe di individui sfruttati che raccoglie quelli che per 1.000 euro al mese rischiano tutto su un carro ponte, per riprendersi un lavoro già perso, e quelli che lavorano nei call center o dovunque la merce assume valore grazie a loro non decidono di riprendersi ciò che è loro. Ad iniziare dalle fabbriche, dal sapere prodotto e da ciò che appartiene a noi e non a loro. Perché i samurai e gli invisibili sanno vincere.


Francia e Germania: su il Pil
Bce: la recessione sta finendo

Primi segnali positivi dopo un anno: il Prodotto interno dei due Paesi nel secondo trimestre sale dello 0,3. Sembrano funzionare i piani anticrisi. La Banca centrale europea: "Conti pubblici e disoccupazione le priorità"/Commenta

Disoccupati e vendite, i dati Usa peggiori del previsto




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