La montagna di balle del Cavaliere e lo zerbino Sansonetti

Da un commento preso sul Manifesto all'articolo di Gabriele Polo sui "feudatari del cavaliere" :

"Non credo che siano possibili paragoni al mondo". Così Guido Bertolaso ieri al Tg1 delle otto. Tempi da record, meraviglia mondiale per le casette di Onna, i prefabbricati in legno costruiti dalla Provincia di Trento.
15 settembre 2009. 162 giorni trascorsi dal sisma 47 chalet consegnate x 200 persone ricoverate.

26 marzo 1981. 122 giorni trascorsi dal sisma, 150 chalet (Rubner costruzioni) consegnate a Laviano, Salerno. 450 persone ricoverate.

E trent'anni fa non esisteva nemmeno la Protezione civile, non esistevano strade decenti, erano crollati i ponti. Per raggiungere l'Irpinia si impiegarono giorni. Il coordinamento dei soccorsi fu affidato al radiogiornale della Rai.

E quindi è un'altra montagna di balle.'' Renato S.


Dopo di che mi leggo questa frase sull'Altro scritta da Sansonetti che giustifica la motivazione della sua presenza:

"Tuttavia ho deciso di accettare. Per due ragioni. La prima è che da ragazzo, quando mi sono iscritto al Pci, tantissimi anni fa, mi spiegarono una cosa che mi è rimasta impressa: "Non scegliere mai l'Aventino". Era il Pci di Longo, figuratevi. Cosa vuol dire "fare l'Aventino"? Vuol dire non riconoscere all'avversario il diritto di essere avversario e chiamarsi fuori."

A corto di argomenti usa un riferimento storico che è quello dell'Aventino.
Quello che dimentica di raccontare è che "l'Aventino" è stato uno strumento di pressione che usarono, per primi, i plebei nell'antica Roma contro l'aristocrazia del tempo.

Uscivano "fuori dalle mura" (secessione) e così facendo mettevano in crisi strutture come l'esercito rifiutando di militarvi. Alle spalle c'era una strategia che aveva come obiettivo il riconoscimento di una organizzazione che non veniva riconosciuta come potere: i concili della plebe.

I concili davano voce ai plebei, che avevano così dei loro rappresentanti i tribuni; questi cercavano di portare avanti le istanze di quella fetta di classe sociale, si inventarono (tra le tante cose)il diritto di veto (intercessio) per tutti quei provvedimenti che erano contrari ai loro interessi.

Questo concetto degli interessi della propria parte sociale era una cosa presente, ad esempio, nelle testa di Tiberio Gracco quando (nel 133 a.c.) presentò una legge di riforma agraria (lex Sempronia agraria) che cercava di porre rimedio alla crisi che aveva colpito quel settore dell'economia romana. Siamo in un periodo in cui i concili della plebe operano come istituzione riconosciuta; istituzione che, in verità, ha perso molto della sua forza "eversiva" rispetto alle origini. Durante la discussione di quella legge un collega di Tiberio (tribuno della plebe anche lui) esercitò il suo diritto di veto e bloccò la votazione. La ricostruzione storica ci dice che costui era vicino ad ambienti conservatori.
Contro questa azione Tiberio reagì convocando un'assemblea per dichiarare decaduto il suo avversario; la sua motivazione fu che un tribuno della plebe non "poteva essere ostile agli interessi della plebe stessa". Interrompiamo qui la narrazione storica, credo che il senso del tutto sia abbastanza chiaro.

Ora noi abbiamo gente alla Sansonetti che circumnaviga la storia usando argomenti risibili.Nello stesso tempo non abbiamo tribuni della plebe come espressione degli interessi di classe. Guardate un po' alla composizione sociale del parlamento.
Cosa però più importante è la mancanza di una visione e di una strategia che sia in grado di ricompattarla quella classe, che abbia la capacità di muoversi con forme "antagoniste" fuori dai palazzi del potere. Compito difficile si dirà. Perché invece, per voi, era più semplice nell'antica Roma?


Commenti

mario ha detto…
Tale Enci ha lasciato questo commento che ho cestinato per errore
enci
a me

mostra dettagli 12.42 (24 minuti fa)

enci ha lasciato un nuovo commento sul tuo post "La montagna di balle del Cavaliere e lo zerbino Sa...":

"Caro veterocomunista incazzato (per cosa? probbilmente perchè vuoi essere veterocomunista ;-)),
certo che beccare l'unico che in Italia dica che in Irpinia si fecer bene le cose non deve essere stato facile.. Capisco che bisogna dire qualcosa di Sinistra AntiBerlusconi, ma qui stiamo santificando l'odiatissima DC ed i relativi De Mita (oggetti già allora di contumelie varie e continue).
Non ti sembra che trovare qualcuno che fà con cui incazzarsi (la DC 30 anni fa, Berlusconi adesso) sia una stratgia comoda per non predere mai la responsabilità di governo ? (quando ci siete stati siete scappati di corsa...)
Scusate, sareste più contenti se le case non venissero consegnate? Oppure se si scoprisse che i soldi degli Italiani sono andati in tasca al politico di turno ? (vedi esempi recenti in Abruzzo..)
No, tutto diventa ideologia e pseudo politica, anche lo spostamento di Ballarò (che problema c'era a farlo di Giovedì?) perchè l'unica cosa che conta è la demonizzazione dell'avversario.
Non vi bastano gli esempi citati degli anni passati, fate qualcosa di positivo voi invece di parlare negativamente degli altri...magari prima o poi qualche voto in più vi arriverà...meno incazzature e più realtà.. "

La replica:
caro Enci secondo me dovresti leggere meglio quello che è scritto nel commento che ho ripreso dal manifesto.
In quel commento viene fatto un confronto tra una cosa fatta 30 anni fa in condizioni molto incasinate e quello che si fa a l'Aquila oggi.
Come si può leggere anche in condizioni più critiche c'era gente che faceva qualcosa in più di quello che decanta il tuo leader.
Ora, poiché come tu giustamente fai capire ciò accadde in una situazione in cui si rubava c'è da pensare che se quello che viene fatto oggi porta risultati più modesti qualcuno ruba di più.
Lo scandalo della Sanità abruzzese è una roba che è iniziata con la giunta di destra, proseguita con quella di Del Turco (oggi vostro sponsor) e che ha un mandante in quell'articolo della legge regionale,fatto ed approvato da gente come voi, con cui si permetteva il pagamento di prestazioni sanitarie a prescindere dai giustificativi. Una legge dei sodali del tuo amico Berlusca.
Poi, all'Aquila ho due zii, due cugini ed altri conoscenti che hanno perso case e cari. Conosco quello che vi accade e sono incazzato proprio per le balle che quelli come voi raccontano in giro.
Mica per altro.
Cloroalclero ha detto…
ottimo post
:-)

cloro

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