Le illuminate dichiarazioni dei soloni del PD
Ho letto le dichiarazioni di quelli del PD dopo le elezioni tedesche; quelle sul corriere della sera dicono:
«Noi abbiamo costruito la nostra politica del lavoro sul fordismo, oggi superato, quella dello Stato sociale quando i tassi di crescita erano molto alti e la competizione internazionale non era aggressiva quanto oggi, non c’era la delocalizzazione in India o Romania. Al riformismo serve una 'nuova frontiera'. Non perché abbia sbagliato. Perché il mondo è cambiato». Secondo Ranieri, non va inseguita la sinistra della sinistra, capace di raccogliere più voti che però non la porteranno a governare. «Il rischio è che il successo della Linke sia visto come l’indicazione per una svolta radicale», dice Ranieri. Mentre Roberto Gualtieri, eurodeputato del Pd, avverte: «Trarre dal voto in Germania lezioni per il congresso del Pd o le elezioni in Italia è esercizio da risparmiare. La Grande coalizione è stata un ottimo governo, il consenso della Linke è legato a una questione tedesca, quella dell’Est».
Qualche osservazione:
quello che dice Fassino non è granché originale (il mondo è cambiato); lo dice da un sacco di tempo ed il prodotto della sua visione, di come il mondo sia cambiato, ha come risultato un pastrocchio insapore in termini di proposta politica. Potremmo definire quelli alla Fassino dei radical chic laici di destra.
Si contorcono su analisi astruse (la fine del fordismo) senza neanche prendere in considerazione l'ipotesi che quel fordismo è morto da noi ma vivo e vegeto da altre parti. Ma anche con la morte del fordismo che impatto ha avuto questo sul tessuto della società italiana?
Il punto di vista che non vogliono prendere in considerazione è in una semplice domanda:
"cosa, chi e quali fenomeni stanno cambiando il mondo e perché?"
Noi pensiamo che questi "fenomeni" non appartengano al pianeta papalla dove ciò che accade è dato dall'imponderabile destino delle cose.
Siamo qui sulla terra, dove gli uomini (quelli che governano l'economia ed i sistemi politici) hanno ben presente perché si va in una certa direzione piuttosto che in un'altra.
Non entriamo ora in un discorso sui massimi sistemi registriamo solo come inquietante ciò che dice Fassino e ciò che contiene quell'abbozzo di analisi.
L'altro genio (Ranieri) non vuole vedere in quel risultato una spinta alla radicalizzazione per la sinistra (mettiamoci anche loro). Per lui due partiti (verdi e linke) che insieme valgono quanto i socialdemocratici non rappresentano un segnale. A questo qui gli unici segnali che interessano sono quelli che arrivano dall'altro campo.E poi sono quegli ex comunisti di merda della Germania Est che ancora non hanno capito quanto sia bello il capitalismo. Pensa te, non lo capiscono in Germania chi sa come si comporteranno in posti più sfigati stì proletari del cazzo che si ostinano a non voler pagare il conto per lor signori.
Magari si masturba al pensiero di quanto i liberali valgono in Germania. Ci fossero da noi, sai che figo!
E pensare che di radicalità in giro se ne respira un bel po'. In Grecia ne sanno qualcosa, in Portogallo anche. Da noi semplicemente non si va a votare, si preferisce stare sui tetti dei capannoni per difendere i posti di lavoro, entrare nelle sedi della Croce Rossa per porre la questione dell'immigrazione e dei diritti umani, spargere merda in qualche ristorante di lusso per discutere di risorse negate ai poveri e fare a botte con la polizia per stanare quattro rettori di merda che discettano di "cultura" in un club chiuso al Valentino.
«Noi abbiamo costruito la nostra politica del lavoro sul fordismo, oggi superato, quella dello Stato sociale quando i tassi di crescita erano molto alti e la competizione internazionale non era aggressiva quanto oggi, non c’era la delocalizzazione in India o Romania. Al riformismo serve una 'nuova frontiera'. Non perché abbia sbagliato. Perché il mondo è cambiato». Secondo Ranieri, non va inseguita la sinistra della sinistra, capace di raccogliere più voti che però non la porteranno a governare. «Il rischio è che il successo della Linke sia visto come l’indicazione per una svolta radicale», dice Ranieri. Mentre Roberto Gualtieri, eurodeputato del Pd, avverte: «Trarre dal voto in Germania lezioni per il congresso del Pd o le elezioni in Italia è esercizio da risparmiare. La Grande coalizione è stata un ottimo governo, il consenso della Linke è legato a una questione tedesca, quella dell’Est».
Qualche osservazione:
quello che dice Fassino non è granché originale (il mondo è cambiato); lo dice da un sacco di tempo ed il prodotto della sua visione, di come il mondo sia cambiato, ha come risultato un pastrocchio insapore in termini di proposta politica. Potremmo definire quelli alla Fassino dei radical chic laici di destra.
Si contorcono su analisi astruse (la fine del fordismo) senza neanche prendere in considerazione l'ipotesi che quel fordismo è morto da noi ma vivo e vegeto da altre parti. Ma anche con la morte del fordismo che impatto ha avuto questo sul tessuto della società italiana?
Il punto di vista che non vogliono prendere in considerazione è in una semplice domanda:
"cosa, chi e quali fenomeni stanno cambiando il mondo e perché?"
Noi pensiamo che questi "fenomeni" non appartengano al pianeta papalla dove ciò che accade è dato dall'imponderabile destino delle cose.
Siamo qui sulla terra, dove gli uomini (quelli che governano l'economia ed i sistemi politici) hanno ben presente perché si va in una certa direzione piuttosto che in un'altra.
Non entriamo ora in un discorso sui massimi sistemi registriamo solo come inquietante ciò che dice Fassino e ciò che contiene quell'abbozzo di analisi.
L'altro genio (Ranieri) non vuole vedere in quel risultato una spinta alla radicalizzazione per la sinistra (mettiamoci anche loro). Per lui due partiti (verdi e linke) che insieme valgono quanto i socialdemocratici non rappresentano un segnale. A questo qui gli unici segnali che interessano sono quelli che arrivano dall'altro campo.E poi sono quegli ex comunisti di merda della Germania Est che ancora non hanno capito quanto sia bello il capitalismo. Pensa te, non lo capiscono in Germania chi sa come si comporteranno in posti più sfigati stì proletari del cazzo che si ostinano a non voler pagare il conto per lor signori.
Magari si masturba al pensiero di quanto i liberali valgono in Germania. Ci fossero da noi, sai che figo!
E pensare che di radicalità in giro se ne respira un bel po'. In Grecia ne sanno qualcosa, in Portogallo anche. Da noi semplicemente non si va a votare, si preferisce stare sui tetti dei capannoni per difendere i posti di lavoro, entrare nelle sedi della Croce Rossa per porre la questione dell'immigrazione e dei diritti umani, spargere merda in qualche ristorante di lusso per discutere di risorse negate ai poveri e fare a botte con la polizia per stanare quattro rettori di merda che discettano di "cultura" in un club chiuso al Valentino.
In questo contorcimento vediamo degli sviluppi interessanti. Loro pensano a bruciare i ponti con il passato e ad avvelenare i pozzi disprezzando il loro stesso popolo; noi di questo siamo contenti. Per ciò che ci consentirà di fare.
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