Noi, i disoccupati del nuovo millennio


Ieri ho letto questo post. L'ho commentato perché vivo la stessa esperienza. Se non sei passato attraverso la logica "dell'eccedenza", dei costi aziendali da tagliare, dei giovani che sgomitano tra di loro e schiacciano i vecchi, di quella cosa impalpabile che convince la gente a parlare della vita degli altri ed a considerarla come un contenitore vuoto buono solo se "utile" ed in grado di produrre "utili", di quella roba che mette in testa cose come produttività/competizione/merce/successo/status senza passare da altre cose come depressione/sconfitta/marginalità/inutilità perché te le dovrai vivere da solo, bene se non sei ancora in quella situazione non hai il diritto di stare qui a sindacare, giudicare e fare proposte.

Dovremmo rappresentarci da soli e portare avanti noi le nostre istanze, insieme a quelle di milioni di individui che non hanno diritto di parola.
E invece abbiamo gente come Ichino, Calearo e Colannino insieme a Borsani e Maurizio Sacconi che vuole parlare per noi.

Per lasciare una traccia a futura memoria metto qui tutti i commenti di quel post, è una bella umanità gente. Siamo noi le eccedenze del nuovo millennio.

Blogger Chiara Milanesi ha detto...

mentre in Francia, il figlio di Sarkhozy, 23 anni, due semestri alle spalle alla facoltà di giurisprudenza, un CV lungo una riga, sta per essere nominato a capo dell'ente che gestisce La Defense, il più grosso centro d'affari d'Europa....

14 ottobre 2009 8.06

Blogger Alessandro Arcuri ha detto...

Il problema è che nessuno, al governo, leggendo questa lettera, si sentirà minimamente una merda.

14 ottobre 2009 8.09

Blogger Vagamundo ha detto...

Provo vergogna, indotta, a far crescere dei figli in un mondo cosí... Ma una cosa è certa, i figli di quell'uomo non proveranno vergogna del loro padre.

14 ottobre 2009 8.09

Blogger Bruno ha detto...

ma scusa.....se uno degli spot di questo governo dice: "NESSUNO starà a casa ad euro ZERO" ... a chi credere dei due?
ehhh purtruppo so a chi credere .....

14 ottobre 2009 8.14

Blogger Susanna ha detto...

All'inizio pensavo parlassi di te, e mi pareva strano che avessi 53 anni...non che fossi disoccupato, purtroppo(spero che tu non lo sia!). Ma il signor Bucci si scontrerà con una propaganda che dice che siamo un paese ricco, fuori dalla crisi (no, la crisi non c'è... anzi sì, c'è, ma non c'è più...) e che chi si lamenta è un povero comunista (come se essere comunisti fosse un'offesa).

gatta susanna

14 ottobre 2009 8.43

Blogger NADIA ha detto...

hola....
lo capisco e fin troppo bene.....
io 49 anni mio marito 52 anni disoccupati entrambi con 2 figli di 14 e 12 anni....ci arrangiamo mangiando i pochi risparmi di una vita e arrangiandosi a destra e a manca e pensi che a qualcuno al governo interessi??? o al mondo intero???
non è una bella giornata!!!

14 ottobre 2009 9.02

Blogger silvano ha detto...

L'espressione mi sento male come una merda è perfetta a descrivere le mie sensazioni leggendo quella lettera.
Domani potrei essere io, certo sono più giovane ma non più così tanto da potermi "ricollocare con facilità", ammettendo che anche un ventenne al giorno d'oggi si collochi con facilità, cosa non vera peraltro.
E allora cosa fare, cosa dire a quest'uomo abbandonato nella terra di nessuno, troppo vecchio per trovare lavoro e troppo-troppo giovane per la pensione?
La prima soluzione dovrebbe essere una società diversa e più accogliente, ma abbiamo imparato che babbo natale non c'è e che le favole funzionano solo sui libri dei bambini.
La seconda soluzione, l'unica possibile, è la riforma degli ammortizzatori sociali.
Ammortizzatori sociali che coprano il cittadino in tutta la sua vita lavorativa.
Quando la sinistra e anche i nostri blog smetteranno (spero presto) di avere come nemico il caimano, questo bisognerà fare. Questa sarebbe una vera rivoluzione, altrochè sognare una società perfetta.
Una rivoluzione in cui bisognerà sporcarsi le mani ad assicurare ai giovani in entrata nel lavoro la possibilità di un lavoro vero e dignitoso che permetta loro di fare delle libere scelte (ti vuoi sposare? vuoi accendere un mutuo? vuoi un prestito per comprarti l'auto?) e a chi un lavoro ce l'ha già e lo perde un'assistenza economica e la possibilità concreta di rientrare nella vita attiva. Oggi come oggi mi sembra che i giovani precari rimangano tali fino a 40 anni (e di questo passo lo rimarranno tutta la vita)di contro chi perde il lavoro a 50 anni è praticamente finito, viene lasciato solo e disperato; se poi è un divorziato/a e non ha una casa di proprietà rischia veramente di finire sotto i ponti.
Non è più sufficiente pensare e sperare che non accada a noi...

14 ottobre 2009 9.09

Anonimo brianzolo doc ha detto...

bisogna aspettare il Partito Padano dei "Duri e PURI". Il capo ha la Ricetta. L'ha sta già testando e funziona! Il figlio Renzo guadagna > 10000 euro in Fiera a Mi. L'altro gira in Porsche. Il fratello invece..Chi dice che al governo nessuno pensa ai disoccupati è in malafede!!!!!

14 ottobre 2009 9.26

Anonimo Tina ha detto...

Se fosse residente in Germania non avrebbe questo problema.
E' residente in un Paese posto "ai confini della realtà" e...mi è andato il caffè di traverso.

14 ottobre 2009 9.37

Blogger Chica ha detto...

..mi sento una merda anche io...anzi..una merda impotente...

14 ottobre 2009 9.49

Blogger SCHIAVI O LIBERI? ha detto...

Mi verrebbe da lasciarti come commento il post che ho fatto oggi.
Abbiamo fallito, il sistema che prometteva ricchezza per tutti, ha fallitto.
E' difficile, ma dobbiamo ricominciare da questi fallimenti: noi come sinistra, e il sistema per non essere riuscito a mantenere ciò che si prefissava almano a parole.

14 ottobre 2009 11.00

Blogger Punzy ha detto...

pero' la crisi non esiste
la disoccupazione non esiste
vorrei che non esistesse questo governo di merda

14 ottobre 2009 11.18

Blogger ♥gabrybabelle ۶(๏̯͡๏)۶ ha detto...

mentre in Francia, il figlio di Sarkhozy, 23 anni, due semestri .....ETC ETC ,SENZA ANDARE IN FRACIA,VI RICORDO che il figLio di Bossi,senza nessuna laurea ma ben tre bocciature al liceo ,pur di sitemarlo il paparino lo ha messo al sottosegretariato di non so' che cosa,MA quel che conta è il suo stipendio netto 12.000,00 Euro,DICO AVETE LETTO BENE 12.000,00 EURO!!E' CHIARO CHI SONO QUESTI QUI|!!!

14 ottobre 2009 11.35

Blogger mario ha detto...

Ho 52 anni e più o meno la sfango come il protagonista della lettera.
Ho la fortuna di avere una moglie che lavora ed un figlio di 15 anni tosto.
Dopo di che la questione è che non ti aspetti che gli altri si sentano delle merde per la tua condizione (e ti assicuro che c'è un sacco di gente così e della nostra età) quanto la mancanza della percezione che stiamo costruendo un mondo di gente avvitata su sé stessa, in cui l'indifferenza a quello che capita al tuo vicino è la norma perché tu hai il bisogno di sopravvivere.
D'altro canto quando vedo che c'è gente che corre dietro (perché trentenni) a personaggi come Ichino senza rendersi conto che quelli sono tra i responsabili di una società che produce eccedenze come noi cosa vuoi che si senta una merda chi governa?

14 ottobre 2009 11.39

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Blogger paoladany ha detto...

Purtroppo è davvero così per molti, il mio compagno è stato disoccupato per 1 anno e mezzo, io sono precaria della scuola e ti dico che è davvero difficile, riuscire a far quadrare tutto.. anche noi abbiamo speso tutti i nostri risparmi in quel periodo. meno male ora da 6 mesi lavoriamo tutti e due, ma rimetterci in pari è un casino. E poi siamo sempre sul filo del rasoio...

14 ottobre 2009 12.44

Blogger la Volpe ha detto...

lo so che è una magrissima consolazione, e lo so che non aiuta ad arrivare alla fine del mese... ma anche solo nelle poche righe qui sopra, di tutti i commentatori, io vedo tanta umanità, tanto affetto, per persone che non si sono mai viste né conosciute

se riuscissimo, quando camminiamo per strada o incontriamo i vicini nella via, o nell'ascensore, o dal giornalaio, a sportare il nostro sguardo dalla punta delle scarpe ai loro volti e a guardarli negli occhi, ad allungare una mano... siamo a un tale disastro civico e sociale che dobbiamo ripartire da zero. da un "ciao come va?". specialmente quelli che sono un minimo più fortunati. anche se non è un livello degno di uno stato civile.

14 ottobre 2009 13.03

Anonimo www.iTch.it ha detto...

il problema è che chi si dovrebbe sentire una merda non siamo noi, ma quei parassiti che manteniamo in parlamento! ecco chi si dovrebbe sentire una merda per aver affossato anno dopo anno il nostro paese...
che rabbia!!!

14 ottobre 2009 14.12

Blogger Faber ha detto...

Negli ultimi sette anni ne ho lavorati 4 , sempre mezzo a nero senza un cazzo di niente come pensione, malattia etc.
Ora non lavoro da 9 mesi , e non trovo una cippa . Anche io sono relativamente fortunato , mia moglie lavora è il suo posto e più che sicuro , ma lentamente sento la terra mancarmi sotto i piedi , anche perchè diciamocelo la solidarietà scorre fra di noi , ma fuori è inesistente. A cominciare casomai dai parenti che col loro silenzio e i loro giudizi ti fanno sentire una merda.E poi gli amici che ben sapendo della tua situazione ti sbattono in faccia il SUV nuovo o la vacanza ai tropici...
Penso di avere un carattere forte , in questa situazione mi sono detto ok non lavoro ma a differenza degli altri posso stare vicino ai miei figli , e questo oltre che bello mi è molto di conforto . Ascoltatemi se avete figli investite su di loro curate la loro educazione , insegnategli le stortute di questo sistema malato e corrotto. Forse un giorno potranno evitare i nostri errori.
Da parte mia cerco di stringermi sempre di più , ho venduto l'auto 4 anni fa e non sono mai stato meglio , ho azzerato praticamente tutti i miei vizi , ma ancora non basta .Dove andremo a finire dico io ? Forse sui monti con un mitra in mano ....

14 ottobre 2009 14.47

Blogger giudaballerino ha detto...

E' difficile esprimere a parole una sensazione di rabbia molto fisica... che richiederebbe come minimo l'utilizzo verso certi politici di una serie di attrezzi da tortura medievale...

14 ottobre 2009 14.53

Blogger Silvia ha detto...

Che orrore... ed è una cosa che ci riguarda tutti: adulti e giovani. Tutti uniti dalla disoccupazione, dalle porte chiuse in faccia, dall'indifferenza del sistema. Mia cognata con una laurea in chimica industriale da 108 non trova lavoro e si arrangia con le ripetizioni, mio fratello è stato messo alla porta dalla sua azienda in crisi dopo dieci anni. E dicono che la crisi è una menzogna!
Questo Paese mi schifa sempre di più.

14 ottobre 2009 14.54

Blogger Faber ha detto...

http://www.julienews.it/notizia/cronaca/gianni-geracirischio-20-anni-per-aver-coltivato-marijuana/33769_cronaca_2.html

certe cose fanno sbiellare , da 6 a 20 anni per qualche pianta di ganja , e sti vermi che governano , rubano , ammazzano , distruggono rimangono impuniti e anzi presi a modello dalla massa .

Non riesco neanche a trovare le parole per spiegare il mio disgusto...

14 ottobre 2009 15.19

Blogger Ernest ha detto...

...parole che ti fanno davvero sentire una merda... e pensare che ho appena letto un articolo del Fatto Quotidiano sul parlamento italiano che lavora 2 ore alla settimana... una vergogna continua...

14 ottobre 2009 15.40

Anonimo redazione ha detto...

mi fa pensare a chi fra poco si butterà nel mondo del lavoro.....

14 ottobre 2009 15.49

Blogger Joe ha detto...

Se mi ricordo bene la Ericsson qualche anno fa licenzio' tutti i dipendenti piu' vecchi di trentacinque anni. Volevano soltanto cervelli giovani e creativi. La parte umana non era rilevante.
Ecco cosa e' il capitalismo selvaggio......

14 ottobre 2009 16.11

Anonimo aleph ha detto...

Difficile dire qualcosa in più. Agire sarebbe la cosa più doverosa da fare. Bisognerebbe scendere in piazza ogni giorno ormai, ma vediamo che alla lunga anche questo è sfiancante e demotivante per il fatto che nemmeno ne danno notizia.E' vero, la crisi c'è, come dicono in tanti non è colpa del governo, ma non dar voce a tutte queste situazioni sì che è colpa del governo. In altri tempi vedere tutti i disoccupati che manifestano nei TG dava un segnale reale dell'economia del paese e la necesità di intervenire CONCRETAMENTE. Tacere e non mostrare equivale a non essere. Il problema non esiste , se esiste è per la crisi mondiale, ed esiste in modo marginale : questo è il messaggio.
Forse è il caso che si inondino le mail dei quotidiani e dei ministeri anche per questa cosa.
Parole consolatorie per chi è in questa situazione non ne ho. Non so nemmeno come facciano.

14 ottobre 2009 16.15

Anonimo Luca Ghezzani ha detto...

Mi sento impotente,impaurito sull'orlo di un baratro ( sociale ) dove vedo cadere a peso morto persone. Persone. Persone senza paracadute. Cadere e cadere e cadere senza rete di protezione.
Mi domando se sarà più duro il precipitare o l'impatto.
Vedremo anche in Italia, in Europa quelle scene catastrofiche su cui ha indirizzato lo sguardo freddo ed obiettivo della telecamera Muccino, modernissimo Serafino Gubbio, ne "La Ricerca della Felicità"? Frotte di persone che si incolonnano davanti a mense sociali e ricoveri per senza tetto comunque insufficienti nel "Paese dell'abbondanza".
Possibile, mi domando, che nessun dirigente abbia la benchè minima voglia di copiare qualche idea di Paesi con welfare più evoluti e provare a realizzarla in Italia?
Possibile che esperienze lavorative così specializzate non abbiano spzio in Italia?
Questo significa che oltre al dramma di questa persona esiste una carenza di servizi per chi necessita di tale superprofessionalità: è uno scempio sociale ed assistenzialistico.

14 ottobre 2009 19.20

Blogger Gap ha detto...

Io cassintegrato, Luz disoccupata, Riccioli Neri precaria, Lilla precaria. Di tre gatti, uno è scomparso, uno l'abbiamo dato via perché rompeva i c... il terzo è morto davanti la porta di causa. Domani vado a pagare l'assicurazione...
Che altro cazzo vuoi che ti dica?
Mal comune è una epidemia. (Marcello Marchesi)

14 ottobre 2009 19.24

Blogger il Russo ha detto...

Io disoccupato, è peggio d'una epidemia...

14 ottobre 2009 20.11

Anonimo aleph ha detto...

Ahoooooo...so precaria della scuola anche io eh????
Mazza che compagnia! E son mica ragazzuola. Me sa che vado a cercare i blog della confindustria.

14 ottobre 2009 20.29

Blogger Uhurunausalama ha detto...

Ti senti sempre una merda quando leggi storie simili:ti porto la mia esperienza personale affinchè la gente apra gli occhi e la smetta di credere che tutto va bene.
Mia mamma,54 anni,ha iniziato a lavorare da giovanissima:i suoi genitori beneficiari -secondo loro- della politica di mussolini e ora fervidi sostenitori del premier,non potevano permettersi molto e per questo,mamma,una volta finita la 3 media,da una mano nella loro pasticceria;si spacca la schiena per tutta una vita,stringendo i denti e mantenendo una figlia che non aveva un padre -presente ahimé fino ai miei 18 anni,ma solo fisicamente.Liberatasi da questo enorme peso ricomincia d'accapo,ormai non più giovane e con una stanchezza accumulata che molti conoscono.Cambia un paio di lavori,non per colpa sua,ma per i fallimenti degli altri;a 53 anni,dopo un ennesimo periodo buio,viene assunta con un contratto a tempo determinato per un anno;le verrà rinnovato per un anno alle stesse condizioni (ha dovuto firmare un contratto nel quale rinunciava ad iscriversi ai sindacati,in caso contrario il titolare avrebbe potuto licenziarla);finalmente il prossimo mese,a 54 anni e con gli acciacchi di chi fa il suo lavoro non godendo mai di mutua per PAURA di esser lasciata a casa,avrà il suo contratto a tempo indeterminato.La guardo e mi dico che posto per noi,qui,non ce n'è più.Mia mamma è una delle tante madri e padri costretti a vivere in questo stato di merda!è ora di finirla!!!!

14 ottobre 2009 20.30

Blogger kauffman ha detto...

Cosa fare? Cosa possiamo fare oltre a denunciare la nostra situazione, oltre a dircele tra di noi.
Cosa fare. Cosa ca...spita fare.

14 ottobre 2009 20.30

Blogger Harmonica ha detto...

L'ammortizzatore sociale dello stato: win for life....
Intanto anche oggi si sproloquia sul ponte di Messina e su due kamikaze alla cuscussara.

14 ottobre 2009 23.58

Blogger Martina Buckley ha detto...

Ma che tristezza. Leggendo questa lettera, ho avuto la reazione impellente di dare un abbraccio a questa persona. Ma un abbraccio non basta.
Anch'io mi sto "ricostruendo" una professione, dopo anni ed anni fuori dal mondo del lavoro. Viene da piangere.
P.S. un abbraccio forte va anche a Gap...

15 ottobre 2009 0.56

Commenti

Rouge ha detto…
Su quel blog che citi vado tutti i giorni. Il Russo è un amico e anche ieri l'ho fatto, senza commentare, sarebbe stato l' ennesimo lamento di un precario e comincio ad essere un po' stanco di tutto questo.
L'unica cosa che mi veniva da dire, in risposta alla domanda che fare? di uno di loro era di arrangiarsi e aspettare che passi la buriana, che è quello che sto facendo da un anno a questa parte.
Vedremo, quando tutto questo passerà, se sarà servito ad aprire un po' di menti.
Un saluto

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