Come e con chi preparare il cambiamento, 2
Io:
Molto interessanti le tue considerazioni. In questo tuo ragionare manca il tuo punto di vista sullo strumento.
Una volta era un partito di avanguardie, ma oggi?
Giuseppe:
Tutto sembra cosi semplice ma credo sia molto piu` complesso. E quei soldati (molti poco piu` che ragazzini cresciuti tra i videogiochi) e i lavoratori che caricano le armi e le loro famiglie come faranno a vivere? Invece, quali cambiamenti di stile di vita dovrebbero adottare le persone-noi (soprattutto dei paesi piu` ricchi) per rendere meno ... Visualizza altroappetibile andare a fare le guerre per il petrolio. Negli ultimi anni almeno nella mia citta` si e` fatto moltissimo per abituare le persone ad andare in bici o prendere i mezzi di trasporto pubblci elettrici o ibridi. Le istituzione pubbliche e le associazioni hanno investito moltissimo in piste ciclabili, segnaletiche e informazioni per i cittadini e vari incentivi. Si e` anche investito nelle metropolitane leggere. Io credo che queste siano azioni concrete. Anche qui si potrebbe comunque obiettare dicendo. Si e` vero, ma si aumentano gli utili delle societa` che producono biciclette o macchine ibride magari delocalizzando e impiegando manodopera a basso costo ... Il circolo e` vizioso ma credo che in questo sistema quello che sia importante e` nel nostro piccolo fare delle scelte quotidiane che promuovano aziende fondate su commercio equo, agricoltura organica, aziende che non usino capitali delle mafie, aziende che non siano solo controllate dagli azionisti ma anche (o solo) dallo stato soprattutto in determinati settori come la sanita`... bisogna inoltre dare supporto alle scuole e alle universita e garantire l'accesso e soprattutto il successo a tutti, bisogna smetterla di tramandare le professioni piu` prestigiose e di potere di padri in figlio (come succede soprattutto in Italia- da quello che ne so) e creare realmente pari opportunita`per tutti (obama e molti altri come lui negli usa non sono figli di papa`) e permettere ad ogni individuo di avere una vita dignitosa e non doversi arruolare negli eserciti o nelle polizie per avere un pezzo di pane... A proposito di profitti dalle guerre, Avete letto questo articolo? http://www.eni.it/en_IT/media/press-releases/2009/10/2009-10-13-zubair-field.shtml
Maria:
È triste quando al posto dell'implementazione della politica della cosiddetta "pari opportunità" si assiste all'insorgere di situazioni di discriminazione o persecutorie.
Negli Stati Uniti c'è il sistema bipartitico che, secondo Ralph Nader per esempio, limita la capacità degli americani di rappresentare l'interesse di molti, specialmente quando quel sistema bipartitico ammette solo una leadership di centro (o centro-destra) come quella di Obama o di destra come quella precedente (e lì non conta essere figlio del papà, per prima cosa bisogna fare gli interessi del sistema imperiale). Nader ne parla come se il sistema bipartitico fosse una sorta di prigione. Incollo questo pezzo di un'intervista esemplificativa:
JAY: Well, the one argument you can make is that Obama got elected and Ralph Nader didn't—you could say you need to speak this way. And then it comes down to, I think, a lot of what you were saying. Even if one wants to read all these things into his candidacy—and I don't know that you can—then it doesn't come down to, as far as advisers, they're all the same-old-same-old advisers. We haven't seen anything fresh and new here....
NADER: That's the first tip that you get: you see who he surrounds himself with. And, look, the problem is he has no competition from the left. I mean, I went into this campaign knowing that I was going to be kept off the debates even though every national poll from 2000 wanted my by name. Okay. So that means you don't reach tens of millions of people. If you're not scheduled on the debates, the national media won't cover you—The New York Times, the networks, Washington Post in April, May, June, July, August—because, they say, "You don't have a chance. You're not a mega-billionaire like Perot who can put ads on." And then the third thing that happens is that we're drained during the summer just trying to get on the ballot, because no country in the western world obstructs voters and obstructs candidates the way our country does with these draconian state laws enacted by the two parties. We have a two-party dictatorship in this country. Let's face it. And it is a dictatorship in thralldom to these giant corporations who control every department agency in the federal government, including the Department of Labor. I mean, this is how far it's gone. We have a corporate state. Franklin Delano Roosevelt put it very well in 1938 in a message to Congress. He said when government is controlled by private economic power, he said, quote, "that's fascism," end quote. That's the definition of fascism. And look at every big industry now screwing the average guys, going for bailouts.
http://therealnews.com/t/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=74&jumival=2718
Giuseppe
Molto interessanti le tue considerazioni. In questo tuo ragionare manca il tuo punto di vista sullo strumento.
Una volta era un partito di avanguardie, ma oggi?
Giuseppe:
Tutto sembra cosi semplice ma credo sia molto piu` complesso. E quei soldati (molti poco piu` che ragazzini cresciuti tra i videogiochi) e i lavoratori che caricano le armi e le loro famiglie come faranno a vivere? Invece, quali cambiamenti di stile di vita dovrebbero adottare le persone-noi (soprattutto dei paesi piu` ricchi) per rendere meno ... Visualizza altroappetibile andare a fare le guerre per il petrolio. Negli ultimi anni almeno nella mia citta` si e` fatto moltissimo per abituare le persone ad andare in bici o prendere i mezzi di trasporto pubblci elettrici o ibridi. Le istituzione pubbliche e le associazioni hanno investito moltissimo in piste ciclabili, segnaletiche e informazioni per i cittadini e vari incentivi. Si e` anche investito nelle metropolitane leggere. Io credo che queste siano azioni concrete. Anche qui si potrebbe comunque obiettare dicendo. Si e` vero, ma si aumentano gli utili delle societa` che producono biciclette o macchine ibride magari delocalizzando e impiegando manodopera a basso costo ... Il circolo e` vizioso ma credo che in questo sistema quello che sia importante e` nel nostro piccolo fare delle scelte quotidiane che promuovano aziende fondate su commercio equo, agricoltura organica, aziende che non usino capitali delle mafie, aziende che non siano solo controllate dagli azionisti ma anche (o solo) dallo stato soprattutto in determinati settori come la sanita`... bisogna inoltre dare supporto alle scuole e alle universita e garantire l'accesso e soprattutto il successo a tutti, bisogna smetterla di tramandare le professioni piu` prestigiose e di potere di padri in figlio (come succede soprattutto in Italia- da quello che ne so) e creare realmente pari opportunita`per tutti (obama e molti altri come lui negli usa non sono figli di papa`) e permettere ad ogni individuo di avere una vita dignitosa e non doversi arruolare negli eserciti o nelle polizie per avere un pezzo di pane... A proposito di profitti dalle guerre, Avete letto questo articolo? http://www.eni.it/en_IT/me
Maria:
È triste quando al posto dell'implementazione della politica della cosiddetta "pari opportunità" si assiste all'insorgere di situazioni di discriminazione o persecutorie.
Negli Stati Uniti c'è il sistema bipartitico che, secondo Ralph Nader per esempio, limita la capacità degli americani di rappresentare l'interesse di molti, specialmente quando quel sistema bipartitico ammette solo una leadership di centro (o centro-destra) come quella di Obama o di destra come quella precedente (e lì non conta essere figlio del papà, per prima cosa bisogna fare gli interessi del sistema imperiale). Nader ne parla come se il sistema bipartitico fosse una sorta di prigione. Incollo questo pezzo di un'intervista esemplificativa:
JAY: Well, the one argument you can make is that Obama got elected and Ralph Nader didn't—you could say you need to speak this way. And then it comes down to, I think, a lot of what you were saying. Even if one wants to read all these things into his candidacy—and I don't know that you can—then it doesn't come down to, as far as advisers, they're all the same-old-same-old advisers. We haven't seen anything fresh and new here....
NADER: That's the first tip that you get: you see who he surrounds himself with. And, look, the problem is he has no competition from the left. I mean, I went into this campaign knowing that I was going to be kept off the debates even though every national poll from 2000 wanted my by name. Okay. So that means you don't reach tens of millions of people. If you're not scheduled on the debates, the national media won't cover you—The New York Times, the networks, Washington Post in April, May, June, July, August—because, they say, "You don't have a chance. You're not a mega-billionaire like Perot who can put ads on." And then the third thing that happens is that we're drained during the summer just trying to get on the ballot, because no country in the western world obstructs voters and obstructs candidates the way our country does with these draconian state laws enacted by the two parties. We have a two-party dictatorship in this country. Let's face it. And it is a dictatorship in thralldom to these giant corporations who control every department agency in the federal government, including the Department of Labor. I mean, this is how far it's gone. We have a corporate state. Franklin Delano Roosevelt put it very well in 1938 in a message to Congress. He said when government is controlled by private economic power, he said, quote, "that's fascism," end quote. That's the definition of fascism. And look at every big industry now screwing the average guys, going for bailouts.
http://therealnews.com/t/i
Giuseppe
su nader non ci troviamo d'accordo. Capisco le sue posizioni ma non mi rappresenta. Meglio 10, 100, 1000 obama. Leggi piu` sull'attivismo di obama presente e passato e rifletti che forse sono persone come nader che impediscono cambiamenti reali. Il sistema si cambia dal di dentro attraverso, per esempio, cose concrete come quelle che scrivevo ... Visualizza altrosopra di cui mi piacerebbe sentire il tuo commento e permettendo a chi non proviene dal mondo elitista e salottiero di stampo europeo ad entrare nel sistema. Sono sicuro che la sola esperienza personale/familiare (anche se apparentemente parte del sistema) possa portare cambiamenti piu` concreti di mille parole gettate al vento o della resistenza armata. Ci sono giovani registi (alcuni di essi immigrati che hanno avuto la possibilita` di formarsi in America) che anche se parte del sistema producono delle cose molto interessanti che servono a scuotere le coscienze e forse a cambiare un po' le cose.
Maria
Sono a favore del commercio equo, dell’agricoltura organica... Che poi la strategia imperiale non possa cambiare così, e non possa diventare più gentile, sarebbe un altro problema. Nel sistema attuale non sarà possibile rintracciare nessuna traccia di un’universalizzazione alternativa, cioè anticapitalistica e postcapitalistica, per via di un'economicizzazione del conflitto. O di una globalizzazione virtuosa o alternativa (sarebbe assurdo immaginare che possa esistere). Penso che lo stato di cose esistenti possa essere cambiato un po’ attraverso pratiche di convivivialità e solidarietà nelle relazioni umane solo a livello locale, in alcune regioni... E per alcuni sarebbe ideale riuscire a mantenere sfere vitali non mercificabili, o almeno non completamente mercificate...
Il commercio equo e solidale, anche quello animato dalle migliori intenzioni, non può e non potrà influire che in misura minima sui rapporti di forza internazionali e sugli equilibri geopolitici e militari controllati dagli Stati Uniti, ai quali tante oligarchie devono la loro fortuna. Impossibile da ignorare poi il fatto che i consumatori occidentali sono viziatissimi e gli interessi degli importatori internazionali sono venali e mutevoli. L’economia si regge su preventivi rapporti di forza. Il dolce commercio equo e solidale non basta. E neanche la disobbedienza.
Obama non mi era mai sembrato tutto cuore e ragione... In Afghanistan per esempio, lo è?... Non mi sentirei di dare interpretazioni neoromantiche dei nostri tempi, e del futuro, se penso all’operato di Obama finora...... Visualizza altro
Ecco tra l’altro cosa dicevano di lui due americani qualche settimana fa:
"Climate change- mass extinction, drought, death...Is that motivating enough? Wall Street billion dollar bonuses while tax payer money is still in their coffers? Corporate health care- no public option- no cost control- major loop holes? Congressional resolutions that are outright lies? Gross militarism? Deliberate catering to the fascist right (who don't even know their fascists) to justify watered down policies that cater to corporations.
What exactly is the left waiting for? Give Obama a chance? Nader is right on. Fire in the belly.
Push Congress? Lobby harder than the opposition? Civil disobedience? Yes- but more the ability to face the truth, speak the truth and pay the price for doing so..."
"Ralph's insight - that Obama will not challenge power - really seems to resonate in these post-100 days era of the Obama Presidency. It may be an explanation for Obama's ability to say one thing, but do the opposite. I'm still not sure if it's a gross character flaw or whether Obama just shamelessly manipulates his political base."
http://www.commondreams.org/video/2009/11/04-1
E si chiedeva Nader: “How much has he campaigned in Latino and African-American areas? He was up there all over the country with all the cameras. He could have brought such attention to poor areas in this country and he didn't do it.”
http://therealnews.com/t/index.php?option=com_content&task=view&id=31&Itemid=74&jumival=2718
Come impedisce Nader i cambiamenti reali?... Nader esortiva tra l’altro al ritiro completo delle truppe dall’Afghanistan e dall’Iraq...
Io:
Il sogno di cambiare le cose senza porsi il problema del potere che assume il punto di vista delle classi subalterne è un "sogno " e basta.
E' una roba che appartiene alla notte dei tempi e che ha visto nel "capitale" (inteso come classi dominanti) un interlocutore molto interessato ed attento.
I sistemi economici (precapitalismo, capitalismo, comunitarismo) hanno un comune denominatore :
Cosa produrre, come produrre, in che modo produrre. Questa struttura governa direttamente ed indirettamente sovrastrutture e rapporti sociali determinati dal come si risponde a quei problemi.
Se manca in termini di rappresentanza, nel dare le risposte, l'interlocutore principale, che è colui il quale è strumento subordinato oggi nei processi di produzione (di ogni tipo) come si pensa di operare dei cambiamenti?... Visualizza altro
Andando in bicicletta tutti? Ci andiamo già (anche in bus) per una ragione semplice, non abbiamo i soldi per mantenere una macchina.
La concretezza della politica subordinata alla logica del capitale produce la svendita del patrimonio pubblico, la flessibilità al ribasso delle condizioni di lavoro, la subordinazione ed il silenzio rispetto ai processi in atto. A questo hanno portato i ragionamenti "verdi". Le fabbriche magari saranno un po' più ecologiche ma la sostanza per me e per mio figlio non cambia.
Questa roba bisogna spezzarla agitando e producendo conflitto contro le istituzioni.Non c'è bisogno di "armi" per questo. C'è bisogno di agire rompendo lo schema della non rappresentanza istituzionale. Io milito in un partito e sempre di più mi rendo conto che non rappresenta nulla in termini di prospettiva e di cambiamento. fagocitati in un sistema di relazioni in cui vieni sbattuto ai margini se vai sopra le righe di ciò che è consentito. E allora il mio tempo preferisco spenderlo concretamente sviluppando il conflitto in ogni occasione possibile. Formando una nuova generazione che abbia il coraggio di stare fuori dal palazzo e che per il palazzo diventi un incubo.
Qui la prima parte:
http://pensareinprofondo.blogspot.com/2009/11/come-e-con-chi-preparare-il-cambiamento.html
Sono a favore del commercio equo, dell’agricoltura organica... Che poi la strategia imperiale non possa cambiare così, e non possa diventare più gentile, sarebbe un altro problema. Nel sistema attuale non sarà possibile rintracciare nessuna traccia di un’universalizzazione alternativa, cioè anticapitalistica e postcapitalistica, per via di un'economicizzazione del conflitto. O di una globalizzazione virtuosa o alternativa (sarebbe assurdo immaginare che possa esistere). Penso che lo stato di cose esistenti possa essere cambiato un po’ attraverso pratiche di convivivialità e solidarietà nelle relazioni umane solo a livello locale, in alcune regioni... E per alcuni sarebbe ideale riuscire a mantenere sfere vitali non mercificabili, o almeno non completamente mercificate...
Il commercio equo e solidale, anche quello animato dalle migliori intenzioni, non può e non potrà influire che in misura minima sui rapporti di forza internazionali e sugli equilibri geopolitici e militari controllati dagli Stati Uniti, ai quali tante oligarchie devono la loro fortuna. Impossibile da ignorare poi il fatto che i consumatori occidentali sono viziatissimi e gli interessi degli importatori internazionali sono venali e mutevoli. L’economia si regge su preventivi rapporti di forza. Il dolce commercio equo e solidale non basta. E neanche la disobbedienza.
Obama non mi era mai sembrato tutto cuore e ragione... In Afghanistan per esempio, lo è?... Non mi sentirei di dare interpretazioni neoromantiche dei nostri tempi, e del futuro, se penso all’operato di Obama finora...... Visualizza altro
Ecco tra l’altro cosa dicevano di lui due americani qualche settimana fa:
"Climate change- mass extinction, drought, death...Is that motivating enough? Wall Street billion dollar bonuses while tax payer money is still in their coffers? Corporate health care- no public option- no cost control- major loop holes? Congressional resolutions that are outright lies? Gross militarism? Deliberate catering to the fascist right (who don't even know their fascists) to justify watered down policies that cater to corporations.
What exactly is the left waiting for? Give Obama a chance? Nader is right on. Fire in the belly.
Push Congress? Lobby harder than the opposition? Civil disobedience? Yes- but more the ability to face the truth, speak the truth and pay the price for doing so..."
"Ralph's insight - that Obama will not challenge power - really seems to resonate in these post-100 days era of the Obama Presidency. It may be an explanation for Obama's ability to say one thing, but do the opposite. I'm still not sure if it's a gross character flaw or whether Obama just shamelessly manipulates his political base."
http://www.commondreams.or
E si chiedeva Nader: “How much has he campaigned in Latino and African-American areas? He was up there all over the country with all the cameras. He could have brought such attention to poor areas in this country and he didn't do it.”
http://therealnews.com/t/i
Come impedisce Nader i cambiamenti reali?... Nader esortiva tra l’altro al ritiro completo delle truppe dall’Afghanistan e dall’Iraq...
Io:
Il sogno di cambiare le cose senza porsi il problema del potere che assume il punto di vista delle classi subalterne è un "sogno " e basta.
E' una roba che appartiene alla notte dei tempi e che ha visto nel "capitale" (inteso come classi dominanti) un interlocutore molto interessato ed attento.
I sistemi economici (precapitalismo, capitalismo, comunitarismo) hanno un comune denominatore :
Cosa produrre, come produrre, in che modo produrre. Questa struttura governa direttamente ed indirettamente sovrastrutture e rapporti sociali determinati dal come si risponde a quei problemi.
Se manca in termini di rappresentanza, nel dare le risposte, l'interlocutore principale, che è colui il quale è strumento subordinato oggi nei processi di produzione (di ogni tipo) come si pensa di operare dei cambiamenti?... Visualizza altro
Andando in bicicletta tutti? Ci andiamo già (anche in bus) per una ragione semplice, non abbiamo i soldi per mantenere una macchina.
La concretezza della politica subordinata alla logica del capitale produce la svendita del patrimonio pubblico, la flessibilità al ribasso delle condizioni di lavoro, la subordinazione ed il silenzio rispetto ai processi in atto. A questo hanno portato i ragionamenti "verdi". Le fabbriche magari saranno un po' più ecologiche ma la sostanza per me e per mio figlio non cambia.
Questa roba bisogna spezzarla agitando e producendo conflitto contro le istituzioni.Non c'è bisogno di "armi" per questo. C'è bisogno di agire rompendo lo schema della non rappresentanza istituzionale. Io milito in un partito e sempre di più mi rendo conto che non rappresenta nulla in termini di prospettiva e di cambiamento. fagocitati in un sistema di relazioni in cui vieni sbattuto ai margini se vai sopra le righe di ciò che è consentito. E allora il mio tempo preferisco spenderlo concretamente sviluppando il conflitto in ogni occasione possibile. Formando una nuova generazione che abbia il coraggio di stare fuori dal palazzo e che per il palazzo diventi un incubo.
Qui la prima parte:
http://pensareinprofondo.blogspot.com/2009/11/come-e-con-chi-preparare-il-cambiamento.html
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